Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
La Santa dei migranti nel centenario della morte.
Il 15 luglio 1850 nasceva Santa Francesca Saverio Cabrini. Quest’anno che è centenario della morte (1917– 22 dicembre – 2017) le celebrazioni estive culmineranno il 15 luglio, a Sant’Angelo Lodigiano, nel tradizionale volo di colombe. Ma altre celebrazioni sono state programmate solennemente e non soltanto nel paese natio ma in molte altre parti d’Italia e del mondo, dove la santa è ben conosciuta. La drammatica situazione dei migranti oggi richiama l’esperienza di colei che consacrò la sua vita a tale apostolato e divenne “la madre dei migranti”.
Santa Francesca Saverio Cabrini
(Sant’Angelo Lodigiano, Lodi, 15 luglio 1850 – Chicago, Stati Uniti, 22 dicembre 1917)
La sua storia nella storia di oggi
Una madre per i migranti di oggi
♦ In Italia, che si trova in prima linea per l’accoglienza dei migranti, quest’anno si è assistito a un nuovo e sorprendente interesse per la “madre degli emigranti”, forse perché si sente ancora più forte il bisogno di invocare la sua intercessione per i tanti migranti che drammaticamente raggiungono le coste italiane.
♦ Nei primi sei mesi di quest’anno oltre ottocento alunni hanno visitato la casa natale di madre Cabrini a Sant’Angelo Lodigiano e altrettanti hanno visitato il museo cabriniano di Codogno.
♦ Numerose le parrocchie che hanno dato un’impronta cabriniana alla preparazione ai sacramenti della comunione e della cresima.
♦ E molto numerosi sono stati i gruppi italiani, e anche esteri, che hanno sentito il bisogno di avvicinarsi alla storia e all’insegnamento di questa santa.
♦ Varie le mostre su madre Cabrini che si sono susseguite in questi primi sei mesi del 2017. Soprattutto, l’esposizione itinerante dei quadri di Meo Carbone che da Roma a Genova e passando per vari altri centri tra cui Codogno e Sant’Angelo Lodigiano, è arrivata il 7 luglio — giorno che ricorda la canonizzazione di madre Cabrini — alla stazione di Milano già dedicata alla santa degli emigranti nel novembre del 2010.
Infatti Alla Santa, nominata da Pio XII Patrona degli emigranti, è stata dedicata la stazione Centrale di Milano durante la cerimonia di inaugurazione ufficiale, il 13 novembre 2010, a conclusione dei lavori di restauro.
(cf Osservatore Romano 11 luglio 2017)
Una madre per i migranti di ieri: 5 milioni di italiani
♦ Tra il 1901 e il 1913 emigrarono in America ben quasi cinque milioni di italiani, di cui oltre tre milioni provenivano dal meridione. Un vero morbo sociale, un salasso, come lo hanno definito parecchi politici e sociologi.
♦ Accanto ai drammi che l’emigrazione ebbe a suscitare, merita ricordare una santa italiana, festeggiata il 22 dicembre, che a questo fenomeno guardò con gli occhi umanissimi di donna, di cristiana, meritando così il titolo di “madre degli emigranti”: Santa Francesca Saverio Cabrini.
♦ Nata a Sant’Angelo Lodigiano il 15 luglio 1850 e rimasta orfana di padre e di madre, Francesca desiderava chiudersi in convento, ma non fu accettata a causa della sua salute malferma.
♦ Accettò allora l’incarico di accudire un orfanotrofio, affidatole dal parroco di Codogno. Da poco diplomata maestra, la ragazza fece ben di più: convinse alcune compagne ad unirsi a lei, costituendo il primo nucleo delle Suore missionarie del Sacro Cuore; era il 1880.
♦ Ispirandosi al grande San Francesco Saverio, sognava di salpare per la Cina, ma il Papa le indicò quale luogo di missione l’America, dove migliaia e migliaia di emigranti italiani vivevano in drammatiche e disumane condizioni.
♥ Anche lei nella prima delle sue ventiquattro traversate oceaniche condivise i disagi e le incertezze dei nostri compatrioti, poi con straordinario coraggio affrontò la metropoli di New York, badando agli orfani e agli ammalati, costruendo case, scuole e un grande ospedale. Passò poi a Chicago, quindi in California, onde allargare ancora la sua opera in tutta l’America, sino all’Argentina.
♥ A chi si congratulava con lei per l’evidente successo di cotante opere, Madre Cabrini soleva rispondere in sincera umiltà: “Tutte queste cose non le ha fatte forse il Signore?”.
♥ La morte la colse in piena attività durante l’ennesimo viaggio a Chicago il 22 dicembre 1917.
Il suo corpo venne trionfalmente traslato a New York presso la chiesa annessa alla “Mother Cabrini High School”, perché fosse vicino ai suoi “figli”. Nei suoi quaderni di viaggio aveva scritto “Oggi è tempo che l’amore non sia nascosto, ma diventi operoso, vivo e vero”.
(da santi e beati.it)