Interviene il coordinatore cittadino di Forza Italia.
A pochi giorni dal manifesto intitolato “Ecce homo” del gruppo consiliare “Uniti per la Rinascita”, il leader del centrodestra tropeano si scaglia contro l’ex sindaco di Tropea.
Non v’è chi non veda tanta ipocrisia, o per meglio dire, falsità nelle stucchevoli e farneticanti affermazioni del prof. Gaetano Vallone (leggi il manifesto qui – ndr.) che, ricordo ancora una volta, è stato imposto quale candidato a Sindaco da quella stessa persona che lui oggi vorrebbe annullare dimenticando, probabilmente, che se è assurto allo scranno più alto di Palazzo Sant’Anna lo deve proprio al sottoscritto e a quel partito insieme al quale abbiamo lealmente cercato di fare da toppa ai suo limiti caratteriali e amministrativi. Evidentemente, quel partito che gli ha consentito di vincere non poteva subire passivamente le sue decisioni, ragion per cui, ha “interferito” con l’amministrazione pretendendo che le proprie legittime istanze e proposte trovassero la giusta e doverosa attenzione in ossequio al mandato ricevuto dai propri elettori.
La lista “Uniti per la rinascita”, per come più volte ho avuto modo di rilevare, sia pur formalmente civica, è nata come lista politica di centrodestra. La stessa tenuta a battesimo dal Presidente Scopelliti e dai vertici provinciali del Pdl, recava nel manifesto elettorale la chiara dicitura “con Scopelliti Presidente” ed era composta per oltre il 90% da iscritti al Popolo della Libertà. Se il Sindaco, dopo aver sfruttato la forza ed il prestigio del partito per ottenere la candidatura, formare la lista e vincere le elezioni, pensava di calpestarlo impunemente e se credeva, flagellando il sottoscritto con la diffamazione e la calunnia, di frenare il dilagante malessere e le legittime richieste di condivisione delle scelte e delle responsabilità, ha fatto decisamente male i suoi conti.
Il Sindaco, dal ‘93 ad oggi, è stato uno dei più importanti ed al contempo discussi protagonisti della vita politica tropeana, che è riuscito a dominare – fino a poco tempo fa – annientando il ruolo dei partiti politici e di conseguenza il dibattito ed il sano confronto che sono il sale della democrazia. Un autentico dittatore, che ha sempre preteso che i consiglieri eletti nella sua lista, sviliti nel loro ruolo, si sottraessero alle legittime indicazioni provenienti dal rispettivo partito e dai propri elettori, per sposare supinamente i suoi diktat. Il contraddittorio documento sottoscritto dagli eletti della lista “Uniti per la rinascita” , o meglio, l’interpretazione che ne dà il Sindaco, rappresenta la prova di questo proposito antidemocratico ai limiti dell’eversione. Un “regista occulto” che, terminata la propria esperienza amministrativa e non accettando ruoli di secondo piano, ha politicamente pugnalato prima Mimma Cortese, poi messo in trappola ed assassinato Antonio Euticchio, quindi flagellato una delle poche persone che gli era rimasta lealmente vicina, l’unica persona che poteva raccogliere la sua scarna eredità, additandola, a suo modo di vedere, al pubblico disprezzo ritenendo di avere ancora credito presso il popolo.
Ecce homo! Nessun’altra citazione sarebbe stata più azzeccata per descrivere questo tristissimo epilogo. Come Ponzio Pilato, Gaetanto Vallone, vuole mostrare alla folla, che si vorrebbe ingraziare, di avere fatto una cosa grande e condivisa.
Io, invece, leggo in quell’esclamazione, che ha il sapore del lapsus freudiano, verosimilmente suggerita da qualche incauto accolito, un ottimo auspicio per il mio futuro e per quello della mia amata città. Effettivamente, nella perfetta consapevolezza di non essere il Salvatore, spero di poter dare un importante e diretto contributo per condurre finalmente Tropea verso i traguardi che le competono.
Ecce homo!
Giovanni Macrì