Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
La principessa mendicante
Un giorno una principessa volle conoscere il cuore dei suoi sudditi. Prese in una mano un bastone, nell’altra una sporta e andò a mendicare in un villaggio per mettere alla prova il cuore degli abitanti.
In alcune case fu scacciata con rozze parole, in altre le diedero cose di nessuna utilità; soltanto in una casa fu accolta assai bene, e fu appunto quella di un povero lavorante, il quale condusse la mendicante in una stanza calda, ove le fece dare dalla moglie un pezzo di ottima focaccia.
Il giorno appresso tutte quelle persone, presso cui la principessa aveva mendicato, ebbero l’inatteso invito di recarsi al castello, ove dalla servitù furono introdotti in una grande sala da pranzo ai posti loro assegnati . Quindi ad ognuno fu messo nel piatto appunto quelle cose che il giorno avanti aveva donato alla mendicante travestita. Così uno aveva dinanzi a sé un pezzo di pane duro; un secondo due patate marce; un altro una mela acerba, alcuni piatti poi erano del tutto vuoti; due persone soltanto, moglie e marito, avevano dinanzi a sè ottimi cibi.
Subito dopo entrò nella sala la principessa e disse agli ospiti meravigliati: «Io venni ieri nel villaggio, travestita da mendicante, per provare il vostro buon cuore, e oggi vi ho fatto servire gli stessi regali che mi avete dati ieri. Badate però che nell’altra vita non vi si serva anche allo stesso modo».
E poiché quasi tutti gli abitanti del villaggio erano occupati a lavorare presso il principe e vivevano della sua beneficenza, nessuno si arrischiò di mostrare alla principessa il suo dispetto.
Ricorda:
Gesù, come giudice, verrà nella sua gloria e giudicherà tutte le genti. Dirà ai buoni: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.