Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
La principessa e il barbone.
Siamo stati creati da Dio e siamo da Lui amati teneramente. Da sempre Dio è stato raffigurato come lo Sposo che ama l’umanità, sua Sposa. Ma sappiamo anche come l’umanità (uomini e donne) fuggono dal suo amore, aspettando altri (ed ingannevoli) amori. Molto bella la favola di oggi, di quelle che si raccontano ai bambini, ma che, probabilmente, sono state inventate per gli adulti.
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C’era il solito re innamorato della solita principessa capricciosa, che si intestardiva a dirgli di no. Le si presentava sotto vari travestimenti, ma lei lo criticava, insultava, derideva, lo trattava in modo sgarbato, trovando in lui tutti i difetti. Voleva sì un marito, ma nessuno le andava bene.
Il padre della principessa incontentabile, esasperato, decise un giorno di darla al primo venuto. E toccò proprio al solito re, travestito questa volta da povero, come un barbone. Nonostante le proteste e l’orrore della figlia, il padre gliela diede in sposa.
♦ Il re travestito da barbone se la portò in una catapecchia, costringendola a lavorare, umiliandola in mille modi. Quando finalmente la principessa orgogliosa e capricciosa mise giudizio; crollò e pianse stanca e desolata, invocando quel re, che lei aveva tante volte rifiutato… ecco che il barbone si rivela: è proprio lui, che l’ha sempre desiderata, ma che ha voluto farla diventare una vera regina, e non una bamboccia piena di capricci.
Da quel momento, ecco l’amore e la tenerezza dell’amore, e anche lo splendore del trono in una reggia da favola.
♥ Una favola, appunto. Come quella dell’amore di Dio: che si fa anche straccione e chiede la “carità” di un po’ d’amore; bussa sempre al nostro cuore, mendica alla nostra porta: “Sto alla porta e busso” dice nell’Apocalisse, “se uno mi apre, entreremo e ceneremo insieme” con gioia d’amore infinito.
Dio le ha inventate tutte per vincere la durezza del nostro cuore: la grotta di Betlemme, la nuda croce sul Calvario, il pane dell’Eucaristia, sua madre Maria donata a tutti…
♥ ♥ Che cosa poteva fare ancora il re travestito da povero per convincerci? Quando non c’è più nulla da fare, egli tenta la carta del dolore, per vedere se almeno noi comprendiamo e gli diciamo di “sì”.
(fonte: C. Falletti, Togliti i Calzari, E. P.)