Sarà presentato a Caria
Il volume è stato pubblicato dall’agenzia Thoth.
Domani presso il padiglione scolastico di Caria alle ore 17.00, verrà presentato l’ultimo libro del giovane Francesco Pugliese dal titolo “Figli del suo oratorio”. Un libro edito dall’agenzia Thoth (di cui l’autore del libro è socio fondatore) che racconta dell’esperienza salesiana vissuta nella comunità cariese. Interverranno Mario Vallone, giornalista; Don Francesco Sicari, rettore del seminario vescovile di Mileto; don Sergio Meligrana, parroco di Brattirò e Gasponi, viceparroco di Caria dal 2000 al 2006; don Pino Varrà, parroco di Rosarno; Sr. Maria Teresa Pellegrini, direttrice comunità FMA di Rosarno e infine l’autore del libro. Francesco, è giunto alla sua terza pubblicazione. Il primo libro “La nostra regina Maria SS del Carmelo”, basato sul culto della comunità cariese verso la Vergine Maria e sulle tradizioni popolari ad esso collegate. Il secondo libro intitolato “La terra di Cheria”, una raccolta di poesie, dalla quale traspare l’attaccamento dell’autore verso il suo paese. Da quest’ultimo, invece, «vi traspare da ogni rigo, da ogni pagina, il rimpianto di un tempo ormai passato e nello stesso tempo la gioia di averlo potuto vivere».In ogni suo scritto emerge, dunque, una grande fede, un forte attaccamento alle tradizioni e alla comunità di Caria. Una comunità che presenta un passato quanto mai importante ed un futuro da ricostruire sulla base dell’esperienza vissuta. Tutto ha avuto inizio il 12 settembre del 1965, giorno in cui, vi è stata l’apertura della casa FMA fortemente voluta da don Agostino Pugliese, quattro suore figlie di Maria Ausiliatrice, così iniziarono ad operare per l’educazione cristiana della gioventù. Dal 1965 al 2000,la comunità cariese ha vissuto splendidi anni, ha avuto modo di respirare l’atmosfera salesiana, ma soprattutto è stata affascinata dal Santo dei giovani, San Giovanni Bosco, al quale è stato dedicato lo stesso oratorio intrapreso dalle suore di allora e che tutt’ora si cerca di mantenere vivo. Quest’opera è un omaggio che l’autore vuole offrire a Suor Rosetta, da poco scomparsa, la quale ha contribuito a sanare le radici cristiane della comunità cariese. È anche un omaggio a tutti i figli del suo oratorio, per non dimenticare i meravigliosi anni trascorsi nella casa delle figlie di Maria Ausiliatrice. Una lodevole iniziativa che racchiude in sé un grande messaggio, ricolma i cuori della popolazione stessa e possa spingere ad operare sull’esempio del Padre e maestro della gioventù. L’appuntamento è a domani!