Politica

“La politica calabrese utilizza in modo deviato i fondi europei”

Dichiarazioni della deputata Nesci, vicepresidente della commissione delle Politiche Ue

Arrestato il sindaco di Nardodipace

Dalila Nesci  Cittadina 5 stelle  - vicepresidente della commissione delle Politiche Ue - foto Libertino
Dalila Nesci
Vicepresidente della commissione delle Politiche Ue – foto Libertino

«L’arresto del sindaco di Nardodipace (Vibo Valentia), Romano Loielo, conferma quanto la politica calabrese utilizzi in modo deviato e rovinoso i fondi europei». Lo dichiara la deputata M5S Dalila Nesci, vicepresidente della commissione delle Politiche Ue, a proposito dell’arresto di Loielo per truffa verso Ue, Stato e Regione Calabria.
«In Calabria i fondi europei – insiste la parlamentare – sono sottratti e rubati facilmente, il che mantiene il sottosviluppo e l’inquinamento mafioso. Nel caso di Nardodipace c’erano, però, delle avvisaglie, poiché il comune fu già sciolto con l’ipotesi di infiltrazioni. Allora era sindaco Loielo, dichiarato incandidabile e poi riabilitato dalla Corte d’Appello».
Nesci conclude: «Ringrazio la procura di Vibo Valentia e le forze dell’ordine. Il problema, però, va risolto a monte. Serve una vigilanza serrata da parte di forze politiche e società civile, che devono allontanare subito i personaggi sospetti. Sul piano normativo, invece, bisogna migliorare i controlli di spesa dei fondi Ue, per cui auspico un imminente tavolo istituzionale presso la Regione Calabria».
«L’arresto del sindaco di Nardodipace (Vibo Valentia), Romano Loielo, conferma quanto la politica calabrese utilizzi in modo deviato e rovinoso i fondi europei». Lo dichiara la deputata M5S Dalila Nesci, vicepresidente della commissione delle Politiche Ue, a proposito dell’arresto di Loielo per truffa verso Ue, Stato e Regione Calabria.
«In Calabria i fondi europei – insiste la parlamentare – sono sottratti e rubati facilmente, il che mantiene il sottosviluppo e l’inquinamento mafioso. Nel caso di Nardodipace c’erano, però, delle avvisaglie, poiché il comune fu già sciolto con l’ipotesi di infiltrazioni. Allora era sindaco Loielo, dichiarato incandidabile e poi riabilitato dalla Corte d’Appello».
Nesci conclude: «Ringrazio la procura di Vibo Valentia e le forze dell’ordine. Il problema, però, va risolto a monte. Serve una vigilanza serrata da parte di forze politiche e società civile, che devono allontanare subito i personaggi sospetti. Sul piano normativo, invece, bisogna migliorare i controlli di spesa dei fondi Ue, per cui auspico un imminente tavolo istituzionale presso la Regione Calabria».

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Salvatore Libertino
Fotoreporter, editore e proprietario della testata Tropeaedintorni.it, è giornalista pubblicista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria nell'elenco pubblicisti.