Protagonista, accanto alla narrativa
Tanti e prestigiosi gli ospiti della IV edizione del premio nazionale “Tropea”
Protagonista, accanto alla narrativa, anche la poesia nella seconda serata del premio nazionale “Tropea”, che si conferma per il quarto anno consecutivo l’evento clou dell’offerta turistica tropeana in grado di attrarre un pubblico di qualità, numeroso e motivato alla lettura, come dimostrato dall’affluenza di visitatori e compratori al “gazebo libro” dove l’agenzia Bottega editoriale ha esposto i libri finalisti e le opere dei numerosi autori che si sono avvicendati sul palco.
E non sono pochi coloro che hanno dichiarato di programmare la vacanza a Tropea in coincidenza con la data dell’importante evento.
Tra i prestigiosi ospiti della serata, impreziosita dalla presenza della presidente del Comitato tecnico- scientifico del Premio, Isabella Bossi Fedrigotti, scrittrice e giornalista del Corriere della sera oltre che presidente del “Bagutta”, il più antico premio letterario italiano, due figure di spicco nel panorama poetico-letterario: Corrado Calabrò e Marcello Vitale.
I due poeti-magistrati, pur ricoprendo importanti incarichi professionali in altri settori – ricordiamo tra l’altro che Calabrò ricopre anche l’importante ruolo di presidente dell’Autorità per le garanzie nella Comunicazione, si sono guadagnati un posto di onore per la loro importante produzione poetica, fatta conoscere anche attraverso diversi recital e spettacoli teatrali mandati in scena in Italia e all’estero e riconosciuta con numerosi premi, di cui alcuni ricevuti, come hanno ricordato, proprio a Tropea già negli anni ’80.
L’amore, il sentimento universale maggiormente celebrato dai poeti di ogni tempo e luogo, è al centro dell’ultima raccolta di poesie di Calabrò, “T’ amo di due amori”, una delle quali è stata recitata dall’attrice tropeana Maria Grazia Teramo.
Per l’autore “c’è sempre qualcosa che manca nell’amore, sia nel rapporto realizzato, sia quando è finito, perche c’è un divario tra l’aspettativa che portiamo dentro nell’innamoramento e quello che l’amore ci può dare”. Ma lo straordinario poeta Calabrò, per comporre versi, riesce ad essere ispirato anche dal freddo mondo delle moderne tecnologie, come dimostrato dall’originale poesia “Chiamata non risposta”, costruita sul linguaggio del cellulare, da lui stesso recitata all’attento nonché stupito e divertito pubblico.
Di diverso registro la poesia recitata dal collega Marcello Vitale, inserita nella sua ultima opera, “Serpe che Maria col piede schiaccia” che ha sollecitato le domande dei due conduttori, Pasqualino Pandullo e Livia Blasi, sul posto che la poesia occupa tra gl’impegni professionali. Per il magistrato-poeta la poesia rappresenta la via di uscita “dalla turris eburnea in cui spesso il lavoro costringe ad isolarsi per riappropriarsi della propria umanità”.
La serata ha visto ancora la salita sul palco dell’architetto e artista Fernando Miglietta, del Preside emerito della Facoltà di Lettere dell’Università della Calabria Franco Crispini, della scrittrice Cettina Castorina, dei giornalisti-scrittori Giuseppe Baldessarro e Manuela Iatì, della ventunenne esordiente Angela Bubba, dello scrittore Andrea di Consoli, dello sceneggiatore Paolo Logli, e dei giornalisti Tonino Raffa e Francesco Repice, che hanno offerto spunti di riflessione e di dibattito sui temi oggetto della loro produzione letteraria o della loro attività lavorativa.
Ed infine spazio alle voci dell’imprenditoria: Alexia Aloe (Responsabile alla Comunicazione della Spi), Nicodemo Librandi (Presidente dell’Azienda Vinicola Librandi), Pina Amarelli (Presidente di Liquirizia Amarelli), Francesco Lucifero (Presidente della Banca Popolare del Mezzogiorno) e Mario Romano (Presidente dei Giovani Industriali di Vibo Valentia).