Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
La persona più povera del mondo.
Si può fare una classifica delle persone più povere del mondo? E’ difficile. Sembre più facile fare la classifica delle persone più ricche: basta guardare ai loro conti in banca; basta calcolare i numeri. Ma per essere la persona più povera del mondo non devi avere di di niente, in senso di beni e in senso di diritti. La ong australiana Fund for Peace ha provato a fare una speciale classifica che comprende le cento persone più povere del mondo. Ed ecco chi sta all’ultimo posto e perché della “Bottom 100”.
Una donna sudsudanese è la persona più povera del mondo: Mary Myaluak Gai.
♦ Mary Myaluak Gai aveva tredici anni quando suo padre decise, senza interpellarla minimamente, di darla in sposa a uno zio. La bambina rifiutò, ma la famiglia la consegnò lo stesso all’uomo, che per prima cosa decide di violentarla.
Mary viveva in Sud Sudan e non aveva altra scelta che fuggire.
Così attraversò il confine e arrivò in Uganda, ma venne arrestata e rispedita a Juba.
♦ Oggi ha trovato rifugio in uno dei tanti campi profughi disseminati alla frontiera tra i due paesi.
Sta studiando e vuole diventare un avvocato dei diritti umani.
♥ Mary è la persona più povera del mondo.È infatti risultata al primo posto della speciale classifica stilata dalla ong australiana Fund for Peace, che comprende le cento persone più povere del mondo, la “Bottom 100”.
In questo modo l’ong ha deciso di rispondere indirettamente alla famosa classifica dei più ricchi del mondo pubblicata ogni anno dalla rivista statunitense «Forbes». Mary Myaluak Gai diventa l’alter ego di Bill Gates, l’uomo più ricco del mondo.
♥ La ragione è semplice: «È troppo facile pensare ai miliardi di poveri in astratto; speriamo che gettando luce su un numero piccolissimo di poveri riusciremo a dare un volto alle sofferenze e alle disuguaglianze che schiacciano tante persone» spiegano gli autori della ricerca.
♥ ♥ Il richiamo a «Forbes» è dunque soltanto il pretesto per dare uno spaccato delle masse dimenticate dalla globalizzazione: ottocento milioni, secondo le ultime stime delle Nazioni Unite, costretti a vivere con meno di due dollari al giorno.
(fonte :Osservatore Romano, 28 giugno 2017).