Da comunicato stampa
Oggi Dalila Nesci ha illustrato un’interpellanza parlamentare contro i crimini delle banche
La deputata M5S Dalila Nesci ha illustrato stamani un’interpellanza parlamentare urgente contro i crimini delle banche, con richiesta al governo di revocare l’autorizzazione all’attività in caso di reati penali e garantire l’immediato risarcimento dei clienti.
La parlamentare Cinque Stelle ha contestato la risposta all’interpellanza fornita dal governo, per il quale i controlli sulle banche funzionano, grazie all’autonomia di Banca d’Italia. Secondo Nesci, invece, con la versione data stamani «l’esecutivo non tiene conto delle tante persone truffate, usurate e costrette a subire abusi dalle banche», lasciando «aperto il libro bianco delle vittime, che da oggi hanno più certezza che lo Stato è forte con i deboli ed è debole con i forti».
Durissima Nesci, che al sottosegretario alla Salute Paolo Fadda (Pd), stranamente delegato a rispondere, ha obiettato che il governo «non considera a modo l’impunità di chi ha rubato denaro sfruttando commissioni bancarie equivoche, tassi da usura ben nascosti, giochi sulla data delle valute e altri raggiri d’alta scuola».
Per la deputata M5S la vigilanza sulle banche è da rivedere, a partire dalla Banca d’Italia, «le cui quote sono prevalentemente di banche e assicurazioni private». Sul punto, Fadda non ha trovato argomenti per ribattere. Nesci ha chiesto inoltre una commissione parlamentare d’inchiesta sui crimini delle banche e ribadito «l’urgenza di bloccare quelle che truffino i clienti e la necessità di avere un meccanismo di risarcimento rapido», assicurando che il Movimento Cinque Stelle proseguirà «la battaglia, perché l’Italia non può crescere, se il governo non vuole intervenire a tutela del risparmio privato».