Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
La pace nel segno della Madre.
Oggi è la 50.ma Giornata mondiale della Pace: La non violenza, stile di una politica per la pace. – Iniziamo il nuovo anno accanto a Maria, Madre di Dio. È la festa liturgica più antica in suo onore. Ella, che ci ha dato Gesù, ci ottenga da lui salute e benedizione, e impetri il dono natalizio della pace. In questo primo giorno del nuovo anno è caro a tutti scambiarsi gli auguri di bene, di prosperità e di pace.
♥ Dal Vangelo di questa domenica (cf Lc 2,16-18)
In quel tempo, i pastori andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori.
Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
♦ In questo primo giorno del nuovo anno è caro a tutti scambiarsi gli auguri di bene e di prosperità: essi ci provengono anzitutto dalla benedizione di Aronne, fratello di Mosè, che chiede al Signore di proteggerci e di far brillare il suo volto su di noi.
♥ E Dio ha esaudito questa invocazione attraverso il suo Figlio incarnato. Maria, obbediente alla volontà del Padre, ha dato alla luce la persona del Verbo e per questo possiamo invocarla a buon diritto con il titolo alto e sublime di “Madre di Dio”.
♥ La sua maternità ha segnato definitivamente la sua esistenza, che ha vissuto totalmente riferita al Figlio, nella gioia come nel dolore; ha conservato ogni parola e gesto di Gesù, meditando tutto nel suo cuore e lo ha seguito fino al gesto del suo sacrificio supremo nella passione e nella morte.
♥ In Maria noi vediamo allora l’immagine della Chiesa e dell’atteggiamento che deve avere ogni discepolo di Gesù Cristo per condividere la sua stessa gloria nella risurrezione, di cui Maria è segno, esempio e anticipazione. (Tiberio Cantaboni)
Papa Francesco, uomo di pace
♦ «Solo chi serve con amore costruisce la pace», ha affermato Papa Francesco nel suo discorso alla cittadinanza e alla comunità cattolica di Lesbo il 16 aprile 2016, nella memoria delle vittime delle migrazioni.
♦ Il Santo Padre alla presenza del patriarca Bartolomeo e dell’arcivescovo Ieronymos ha testimoniato la volontà di una collaborazione finalizzata alla crescita della civiltà dell’amore. «Dio Padre nel Figlio ha mostrato la via della pace e facendosi nostro servo, in un servizio d’amore, a salvato il mondo».
♦ Come non ricordare il viaggio in America Latina: Ecuador, Bolivia e Paraguay (12 febbraio) e l’incontro con il Patriarca di Mosca Kirill, durante lo scalo all’aereoporto di Cuba, viaggio poi proseguito in Messico e negli Stati Uniti. Papa Francesco ha contribuito al ristabilirsi delle relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti dopo cinquanta anni di embargo.
♦ Poi nell’apertura del Giubileo straordinario ha definito la pace: «Frutto di una cultura di solidarietà, misericordia e compassione».
♦ Il ministero di Papa Francesco è proprio all’insegna di una missione della Chiesa aperta, accogliente e “in uscita” che ha spalancato le sue porte ad ogni uomo bisognoso nel suo cuore di pace.
♥ In questo spirito possiamo leggere l’evento della consegna del premio Carlo Magno, consegnato al Pontefice dai vertici dell’Unione Europea il 6 maggio scorso. «La pace sarà duratura nella misura in cui armiamo i nostri figli con le armi del dialogo, insegniamo a loro la battaglia dell’incontro e della negoziazione». (Lucia Giallorenzo).
Il messaggio di questa giornata mondiale della Pace: La non violenza, stile di una politica per la pace.