Napolitano Bis: prima volta nella storia della Repubblica
La parlamentare tropeana non condivide il discorso del Presidente in quanto poco istituzionale
Ieri a Montecitorio si è tenuto il giuramento di Giorgio Napolitano, di nuovo Presidente della Repubblica.
Ricordo che la rielezione, per un secondo mandato, del Presidente uscente, non si era mai verificata nella storia della Repubblica.
Ma d’altronde stiamo vivendo in “tempi eccezionali”, come ha detto lo stesso Presidente: ogni regola può andare in deroga in nome dell’eccezionalità, dell’emergenza.
Il discorso del Presidente della Repubblica è stato a dir poco imbarazzante, veramente inconsueto per colui che rappresenta la massima carica dello Stato, colui che dovrebbe essere il garante della Costituzione ed imparziale rispetto alle forze politiche.
Questo Presidente, ha deciso di leggere in aula, davanti al Parlamento a Camere riunite, un discorso che di “istituzionale” aveva bene poco: ha letteralmente dettato la linea politica di questa XVII legislatura.
Una legislatura, a quanto pare, in cui i partiti in blocco (sia di destra, di centro che di sinistra) sono detentori della democrazia, mentre pare non ci sia spazio per i “grillini” pericolosi sobillatori di folle ed irrispettosi delle prassi di palazzo.
Il Presidente ha fatto riferimento implicito alla nostra forza politica parlando di “Movimento” collegando il discorso all’utilizzo della Rete.
Credo che demonizzare la Rete sia stato davvero uno schiaffo al progresso ed alle giovani generazioni.
Non credo che la Rete sarà mai in contrapposizione con le forme di organizzazione politica; ciò lo testimonia la nostra stessa presenza in Parlamento. Grazie alla Rete, e non solo, siamo diventati “Istituzione”, con la stessa passione e la stessa serietà con cui si approcciò Giorgio Napolitano quando a 28 anni diventò parlamentare. Io sono diventata deputata a 26 anni e pretendo lo stesso rispetto che Napolitano ha riconosciuto alla sua storia personale ed alle altre forze politiche.
Disprezzare il 25% dei votanti delle scorse elezioni in un discorso ufficiale, lo trovo alquanto azzardato.
E poi, vivere nel 2013 e dire che la Rete sia un luogo dove “non c’è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche” significa svilire tutto il processo che ha portato alla creazione del M5S e che tutt’ora unisce milioni di cittadini italiani. Cittadini di ogni sesso ed età che al passo con i tempi utilizzano la Rete per procedere nelle scelte in modo più efficiente e condiviso.
Un sistema organizzativo moderno attraverso il quale, ben presto ed in molti ambiti della nostra vita, saremo tutti chiamati ad interagire.
E poi abbiamo assistito alla schizofrenia dei partiti di destra e di sinistra, i quali di fronte all’ammonimento illusorio del Capo dello Stato che li definiva inefficienti ed inconcludenti, applaudivano compiaciuti. Che dire…Signor Presidente, grazie per l’accoglienza!”
Cittadina 5 stelle – Deputato XVII Legislatura
Eletta nella Circoscrizione Calabria