Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
La Messa nelle automobili.
– Tra le tante forme cercate e inventate dai sacerdoti per offrire la possibilità ai fedeli di partecipare alla messa domenicale, è da sottolineare quella avvenuta
in Francia, a Chalons-en-Champagne, a est di Parigi, dove a causa del ritardo delle autorità a “liberare” la celebrazione della messa dalle strette del blocco totale causato dal coronavirus, è stata celebrata la prima Messa stile “drive in” con il vescovo domenica 17 maggio.
– Già vari paesi avevano allentato le misure strette usate durante il lockdown, e l’Italia si preparava a partire per il giorno dopo, il 18 maggio. Ecco l’ardimentosa scelta, appoggiata e anche realizzata dal vescovo Touvet.
– L’evento ha sorpreso un po’ tutti, chi in senso positivo, e chi in senso negativo (uno spettacolo da “drive in”). Ma ha ottenuto il suo scopo, perché all’indomani il Consiglio di Stato di Francia ha dato un ordine categorico: riaprire i luoghi di culto entro 8 giorni.
Chalons-en-Champagne 17 maggio 2020.
♦ Prima assoluta nella Francia che, nonostante la riapertura dopo il lockdown, non ha ancora concesso l’autorizzazione a riprendere le celebrazioni religiose in presenza dei fedeli. 500 persone, sedute nelle loro 200 automobili, hanno partecipato domenica 17 maggio a una Messa celebrata in stile “drive in” dal vescovo della diocesi, a Chalons-en-Champagne, a est di Parigi.
♦ Le auto erano state parcheggiate con cura a non meno di un metro l’una dall’altra sul grande parcheggio del parco esposizioni .
♥ “Questa Messa in automobile non è una scorciatoia – ha commentato monsignor Touvet, vescovo di Chalons, autore dell’iniziativa – è una vera messa. È una vittoria della vita”.
♦ E per evitare che i fedeli aprissero i finestrini o uscissero dalle auto, la messa era trasmessa dall’emittente cattolica locale, e poteva essere ascoltata dalle autoradio.
♦ I sacerdoti hanno percorso tutte le file di auto parcheggiate per distribuire l’eucaristia, rigorosamente consegnata nelle mani dopo un passaggio con il disinfettante idroalcolico.
♥ La Messa in auto è stata resa possibile dalle prime misure di de-confinamento in Francia, che consentono alle persone di muoversi pressoché liberamente.
Ora si attende il via libera anche alle funzioni religiose nelle chiese.
(Ansa, martedì 19 maggio 2020).
Il giorno dopo a Parigi, martedì 19 maggio 2020.
♥ Il Consiglio di Stato di Francia dà un ordine perentorio: riaprire i luoghi di culto entro 8 giorni
Nell’ordinanza si definisce sproporzionato il divieto totale di riti aperti ai fedeli contenuto nel decreto dell’11 maggio. – Un attentato grave e manifestamente illegale alla libertà di culto.
♥ In Francia, anche durante le settimane di confinamento più stringente, le chiese erano rimaste spesso aperte per momenti solitari di raccoglimento. Poi, la fase 2 nazionale cominciata l’11 maggio aveva “dimenticato” la libertà religiosa: mantenuto, in particolare, il divieto totale di riti aperti ai fedeli negli edifici di qualsiasi culto.
♥ Ma questo prolungamento del divieto è ora riconosciuto come “illegale” e “sproporzionato” dall’organismo al vertice della giustizia amministrativa, il Consiglio di Stato, pronto subito ad ordinare al governo di autorizzare i riti entro 8 giorni.
♥ L’ordinanza del giudice delle procedure per direttissima, datata 18 maggio, contiene un’inequivocabile ingiunzione verso l’esecutivo, chiamato a prendere «le misure strettamente proporzionate ai rischi sanitari corsi, per inquadrare i raggruppamenti e le riunioni nelle strutture di culto».
♥ Ancor più chiaramente, il Consiglio di Stato ordina al «Primo ministro di modificare, entro otto giorni, il decreto dell’11 maggio 2020 prendendo le misure strettamente proporzionate ai rischi sanitari incorsi e appropriati alle circostanze di tempo e di luogo applicabili in quest’inizio di “de-confinamento”».
(fonte: Avvenire.it, martedì 19 maggio 2020).
Non arrendersi, saper cercare e anche inventare…
E’ stata una vittoria della buona ragione e della fede sulla ottusità di certe leggi.