Fede e dintorni

La Madonna del Perpetuo Soccorso a Tropea

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

La Madonna del Perpetuo Soccorso a Tropea.

– Oggi è la festa della Madonna del Perpetuo Soccorso, la cui immagine è tra le più diffuse nel mondo, come anche la sua devozione promossa dai Missionari Redentoristi.
– Consegnandola ad essi nel 1866 e ammirando la bellezza della Madonna nella sacra Icona, il beato Pio IX disse: “Quant’è bella! Fatela conoscere!”. – La sacra immagine appartiene al genere della Madonna della Passione e ne porta il salvifico messaggio. “La beata Vergine Maria, Madre di Dio, intimamente partecipe all’economia della salvezza, specialmente nel mistero della Redenzione operata da Cristo, coopera con il Figlio alla salvezza degli uomini. Per questo ha voluto farsi conoscere da tutti come Madre del Perpetuo Soccorso”.
A Tropea viene venerata nella chiesa dei Redentoristi, la chiesa del Gesù con la Novena Perpetua ogni sabato. Nel 1949 i fedeli offrirono oggetti d’oro per fare la corona alla Madonna del Perpetuo Soccorso e alla Madonna di Pompei, come si può vedere ancora oggi. – I fedeli in visita alla Madonna lasciano i loro messaggi scritti nella cassetta “Posta della Madonna”: essi vengo letti e accompagnati dalla preghiera di tutta l’assemblea presente alla celebrazione.

Breve storia della Madonna del Perpetuo Soccorso
♦ La sacra Icona era venerata in un santuario dell’isola di Creta. Quando l’isola fu concquistata dai turchi, l’Icona fu trafugata e salvata da un mercante che la portò a Roma su di un vascello con un viaggio avventuroso sulla fine del secolo XV.
♦  In Roma l’immagine dapprima fu tenuta in una casa privata, finché la Madonna stessa non rivelò il suo nome. Apparendo ad una fanciulla disse: «Va a dire a tua madre che Santa Maria del Perpetuo Soccorso vuole che la sua immagine sia portata fuori della vostra casa, e posta tra S. Maria Maggiore e S. Giovanni in Laterano, nella chiesa dedicata a S. Matteo Apostolo».
♦  Per tre secoli rimase in questa chiesa, attirando devoti e pellegrini e moltiplicando prodigi.
Nel 1799 la chiesa di S. Matteo fu distrutta dai rivoluzionari francesi. L’Icona, salvata dai Padri Agostiniani e poi smarrita, fu ritrovata grazie ai Missionari Redentoristi che nel 1855 avevano costruito sul luogo dell’antica chiesa di S. Matteo una nuova chiesa dedicata a S. Alfonso.
Pio IX volle che l’immagine del Perpetuo Soccorso fosse lì riportata con grande solennità il 26 aprile 1866. Affidandola ai Padri Redentoristi disse: «Fatela conoscere, fatela amare!». Il titolo di “Perpetuo Soccorso” sembrava racchiudere tutti gli altri titoli della Madonna.
Numerosi e continui furono e sono ancora oggi i pellegrinaggi dei fedeli, nazionali ed esteri, alla chiesa di S. Alfonso, divenuta Santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso.

Indimenticabili i pellegrinaggi di due Papi.
♦ Il primo, quello di Papa Pio IX la sera del 5 maggio 1866. Al termine della funzione mariana il Sommo Pontefice, che era rimasto quasi estatico dinanzi alla sacra Icona, esclamò: «Quanto è bella! Quanto è bella!». E volle che una copia della medesima fosse posta nella sua cappella privata.
♦ Il secondo, quello del 30 giugno 1991 di Papa Giovanni Paolo II che nutriva il desiderio di visitare la chiesa dove si conservava l’Icona della Madonna del Perpetuo Soccorso. Il Papa celebrò la santa Messa e pregò la supplica da lui stesso preparata. Poi, nell’incontro ravvicinato con i Redentoristi confidò:
♥ «Ricordo che durante l’ultima guerra, nel periodo dell’occupazione nazista della Polonia, io ero operaio in una fabbrica a Cracovia. La sera quando dalla fabbrica tornavo verso casa, mi fermavo sempre nella chiesa dei Redentoristi, dove c’era un’immagine della Madonna del Perpetuo Soccorso.
♥ Io trovavo quell’immagine molto bella. Ho continuato a visitare quella chiesa anche quando sono stato nominato Vescovo, e poi anche da Cardinale. Ringrazio la Madonna del Perpetuo Soccorso, che mi si è mostrata Perpetuo Soccorso in circostanze assai difficili».

Il culto della Madonna del Perpetuo Soccorso è andato sempre crescendo tra i fedeli, e ora è largamente diffuso in tutto il mondo.

19 giugno 1949 – a Tropea la festa del Perpetuo Soccorso e incoronazione della Immagine.
– Un po’ di storia.
 ♦ Il redentorista P. Vicenzo Carioti (1899-1974), essendo Rettore a Tropea fece fare e mettere in chiesa due Edicole in legno, addossate ai due pilastri della Balaustra, con i quadri della Madonna di Pompei a destra di chi entra in chiesa, e della Madonna del Perpetuo Soccorso a sinistra.
♦ In seguito, durante il Rettorato del P. Carmelo Di Meo (1902-1991), furono fatti dipingere a olio su legno compensato le stesse immagini dal pittore Pietro Negro di Tropea  che le indovinò splendidamente, ma non vennero subito sostituite con quelle che erano nelle Edicole.
♦ Per iniziativa del P. Giuseppe Vitullo (1870-1949), economo del Rettore P. Di Meo, furono raccolti fra il popolo oggetti di oro e di argento con l’intenzione di fare le corone di oro alle due immagini. Gli oggetti si raccolsero; ma sopravvenuto il cambiamento del P. Vitullo [che morirà in novembre], e poi quello del P. Di Meo da questa Casa non si fecero le corone.
♦ Detta opera era riservata al nuovo Rettore P. Paolo Comparelli (1884-1965). Questi infatti fece fare due cornici indorate alle due immagini del Negri e il 1° Ottobre 1948 le mise nelle Edicole sostituendole a quelle in oleografia che vi erano. E affinché le donne non le avessero macchiate con toccarle e baciarle, fece apporre davanti alle Edicole due lastre di cristallo, doppie 3 millimetri.
♦ Andando a Pagani per le Consultazioni Provinciali, P. Paolo Comparelli portò gli oggetti di oro e di argento, raccolti e lasciati dal P. Vitullo: li fece fondere a Napoli e ne risultò una verghetta di oro di 21 grammi, e un pezzo di argento di 459 grammi.
Non essendo sufficiente l’oro per tutte quattro le Corone (2 per ogni quadro, Madonna e Bambino) le fece fare in argento indorato, e ne affidò la lavorazione al Gioielliere Comm. Perez di Napoli, che le fece bellissime.
♥ Il giorno 19 giugno, festa del Perpetuo Soccorso, al pomeriggio, alla presenza di S. E. il Vescovo, dei R.mi Canonici, della Comunità, delle Suore, e di una gran folla di persone che gremivano la Chiesa, le quattro Corone furono benedette e applicate sulla testa delle due immagini della Madonna e dei rispettivi Bambini. Da tutti i presenti si levò un’esclamazione di giubilo e di gioia al vederle: a tutti piacquero, e tutti ne rimasero contenti.
Per quel giorno e per molti altri successivi fu un continuo afflusso di Tropeani per vedere e ammirare le Corone.
Gloria a Dio e alla Madonna!
(dalla cronaca della Chiesa)

Note.
♦ Le due Edicole in legno furono rimosse durante i lavori di restauro della chiesa a cura della Soprintendenza delle Belle Arti nel 1976 e le immagini furono fissate direttamente alle colonne.
♦  Oggi, ogni sabato, viene pregata la Novena Perpetua in onore della Madonna del Perpetuo Soccorso, e il sacerdote, durante la preghiera, legge i bigliettini della posta scritta alla Madonna, invitando i fedeli a pregare per coloro che si sono raccomandati alla Madonna.

Preghiera
– Signore Gesù Cristo, che hai dato per madre, sempre pronta a soccorrerci, la tua stessa Madre Maria (della quale veneriamo la miracolosa immagine), fa’ che, implorando assiduamente il suo materno soccorso, meritiamo di godere per sempre il frutto della tua redenzione. Tu sei Dio e vivi e regni con Dio Padre nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

L’immagine della Madonna del Perpetuo Soccorso è tra le più diffuse nel mondo, come anche la sua devozione promossa dai Missionari Redentoristi. Consegnandola ad essi nel 1866 e ammirando la bellezza della Madonna nella sacra Icona, il beato Pio IX disse: “Quant’è bella! Fatela conoscere!”. – A Tropea viene venerata nella chiesa dei Redentoristi, la chiesa del Gesù. Nel 1949 i fedeli offrirono oggetti d’oro per fare la corona alla Madonna del Perpetuo Soccorso e alla Madonna di Pompei, come si può vedere ancora oggi.

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