Attualità

La luce della pace

La fiamma proveniente dalla Terra Santa

Nel reparto di Oncologia dell’ospedale di Tropea

I ragazzi del gruppo scout “Tropea 1” - foto Barritta
I ragazzi del gruppo scout “Tropea 1” - foto Barritta

La luce della pace brillerà anche quest’anno nel reparto di Oncologia dell’ospedale di Tropea.
A portare la piccola fiamma proveniente dalla Terra Santa sono stati, ieri mattina, i ragazzi del gruppo scout “Tropea 1”, che si erano recati alla stazione di Vibo-Pizzo per attingere alla fiamma itinerante, che si diffonde lungo tutta la penisola partendo da Trieste.
Il gesto simbolico di porre la lanterna di fronte al piccolo presepe di Oncologia è stato il dottor Giuseppe Euticchio, anch’egli membro degli scout di Tropea.
Alla cerimonia, aperta da un momento di preghiera, erano presenti molti medici del nosocomio locale, ma anche pazienti, parenti degli ammalati in cura e i rappresentanti delle associazioni.
A rendere ancor più particolare la giornata di ieri è stato il gesto di beneficenza fatto dalla dottoressa Aurora Vallone, vedova di Poponio Rombolà, ex paziente oncologico, che ha donato al reparto tre computer portatili.
Con essi, i pazienti potranno distrarsi durante le lunghe ore di degenza richieste dalla cura. Anche l’associazione “Insieme per. . .”, attraverso la presidente Mary Giofrè, ha voluto contribuire alla realizzazione di questa iniziativa, corredando i tre portatili di altrettante chiavette per l’accesso a internet e tre abbonamenti al servizio telematico della durata di un anno.

Il riconoscimento alla dottoressa Aurora Vallone, vedova di Poponio Rombolà, ex paziente oncologico - foto Barritta
La dottoressa Aurora Vallone, vedova di Poponio Rombolà, dona al reparto tre notebook - foto Barritta

Questo importante gesto, che offrirà agli ammalati l’opportunità concreta di trovare attraverso internet qualche momento di evasione durante la somministrazione dei farmaci, ma soprattutto di essere attivi anche in quei momenti, è stato ispirato da alcune parole che Poponio Rombolà amava ripetere sempre, per affrontare con l’animo giusto la propria condizione di ammalato: «per fare goal, la vita va vissuta all’attacco».
La dottoressa Maria Grazia Arena, responsabile del reparto, ha ricevuto così le postazioni multimediali ed ha ringraziato personalmente e a nome dei suoi pazienti quanti hanno offerto il loro contributo per alleviare la sofferenza di chi lotta contro la malattia.
Un momento molto commovente si è registrato quando la Arena ha ringraziato, una ad una, le volontarie che operano nel suo reparto ed ha elogiato con parole cariche d’affetto i suoi collaboratori.

Condividi l'articolo
Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it