Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
La luce dalla lampada.
A volte occorre usare una dolce insistenza per vincere la paura generata dall’isolamento e da tristi esperienze vissute. Incontrare persone che vivono abbrutite in situazioni di sofferenza e di disperazione richiede una bella dose di coraggio e una fantasia d’amore che può dare solo il Signore, il quale ha detto: “Amerai il prossimo tuo come stesso”. Madre Teresa, oggi santa, aveva trascorso la prima parte della sua vita religiosa insegnando ai ragazzi nelle scuole dei ricchi. Ma poi il Signore la chiamò e la inviò in una terra, l’India, tra gli abbandonati, per accendevi il fuoco della carità. Ecco una sua bella storia.
Una volta, Madre Teresa andò a visitare un vecchio uomo nella sua baracca.
♦ Tutto era in disordine all’interno. Il vecchio viveva solo, triste e arrabbiato.
Così la suora fu ricevuta con freddezza.
Ella disse:”Mi permetta di metter ordine nella sua casa”.
Egli rispose che non lo permetteva.
♥ Ma la suora, con bel fare, prese una scopa e cominciò a spazzare lo sporco più grosso.
Dopo un po’, il vecchio cambiò idea e diede il permesso di spazzare tutta la sua baracca.
Durante la pulizia, la suora trovò una lampada tutta coperta di polvere.
Gli disse: “Perché se ne sta al buio, se ha a disposizione una lampada?
E il vecchio: – Perché accenderla, se non viene nessuno qui?
– Ma se qui vieni una suora, lei l’accende?
– Sì.
♥ Da quel giorno in poi la suora, insieme ad una consorella, andava a fargli visita ed egli accendeva la lampada.
♦ Un giorno, Madre Teresa ricevette una lettera che diceva:
La luce si accesa nella mia casa, è più ancora nel mio cuore.
♥ ♥ I poveri hanno più bisogno del nostro affetto che dell’elemosina. Essi chiedono la nostra presenza per sostenerli nella lotta della vita: “Ero in carcere e mi avete visitato” (Mt 25,36).