La serata, condotta da S. Bellantone, è stata intervallata dai brani “Ciccio e Moira”
La libreria Profumo di Libri ha incontrato Giuseppe Bagnato
“La scrittura, così come la lettura, è salvezza”. È con queste parole che venerdì 9 ottobre, presso la libreria Profumo di Libri di Tropea, si è inaugurato l’incontro con Giuseppe Bagnato, autore dei romanzi “Moira” e “Ozz” (Disoblio Edizioni), al quale hanno partecipato: Virginia Celano (Profumo di Libri), Carmelo Pellegrino (Storico), Salvatore Bellantone (Editore), Carmelo Morabito e Davide Aloi (Musicisti).
I mie libri – ha continuato Giuseppe Bagnato, dopo i saluti di Virginia Celano, titolare della libreria Profumo di Libri – nascono dalla necessità di tirare fuori quello che ho dentro e di mostrare agli altri il mondo così come lo vedo. C’è molta ipocrisia, non tutto quello che osserviamo è esattamente così come ci appare, eppure ci innalziamo a giudici, sentenziando sui fatti e sulle persone che ci stanno attorno a partire dai pregiudizi che altri, direttamente o per mezzo dei mass-media, ci hanno trasmesso. Siamo convinti di sapere tutto, di conoscere persone, avvenimenti e luoghi prima ancora di averli incontrati, di essersi informati al riguardo o di averli visitati, e in questa maniera non facciamo altro che mantenere lo status quo, la società, la realtà nella quale siamo cresciuti e che, tuttavia, non accettiamo. E a pagarne il prezzo – ha proseguito l’autore di Moira e Ozz – sono i più giovani, nei confronti dei quali puntiamo il dito ogni volta che commettono degli errori, senza guardare dentro di sé e senza chiedersi se le scelte operate dai ragazzi non dipendano proprio da noi. D’altronde, siamo noi e chi ci ha preceduto a volere questo mondo nel quale i ragazzi prendono scelte sbagliate, o a riconfermarlo ogni volta che non abbiamo fatto il nostro dovere, e cioè dare loro maggiore attenzione, stargli vicino in ogni fase della crescita e tenerli lontani, così, da quelle dimensioni entrati nelle quali non se ne esce più.
Siamo tutti dipendenti – ha spiegato Carmelo Pellegrino – in un modo o nell’altro, da qualsiasi cosa, fatto o persone, tuttavia questo un male perché in questa maniera non si educa alla libertà e allo sviluppo delle proprie doti naturali. Anzi, quando incontriamo, o sappiamo di qualcuno che fa qualcosa di buono facciamo di tutto per farlo tornare indietro, per fargli cambiare idea o per distruggere il suo entusiasmo, condannandolo a una vita mediocre, piena di vizi e scelte sbagliate, esattamente come quelle abbiamo preso noi. Nei mie libri – ha concluso Giuseppe Bagnato – racconto di noi, della nostra terra, dei tanti problemi che ci tormentano, primo fra tutti quello della solitudine e della mancanza di amore. Se ci fosse più amore – ha concluso Carmelo Pellegrino – le cose starebbero diversamente e la nostra società sarebbe migliore di quella che conosciamo. I libri di Giuseppe Bagnato hanno il merito di raccontare la nostra società così com’è, senza filtri, ma anche di lanciare un messaggio di speranza. C’è sempre un’altra strada, c’è sempre la possibilità di possibilità di correggere e di operare una seconda scelta. Se iniziassimo a capirlo anche noi, lasciando stare ogni preconcetto, potremmo trasmetterlo ai più giovani e dare a loro quelle occasioni che noi non abbiamo avuto e che con loro, forse, potrebbero dare origine a una società decisamente diversa e migliore della nostra.
La serata, condotta dall’editore Salvatore Bellantone, è stata intervallata dai brani “Ciccio e Moira” e “Appuntamento con il buon gigante”, cantati e suonati da Carmelo Morabito e Davide Aloi, e si è conclusa con la lettura del reading “Immaginate”, non prima però di aver acceso la lanterna della Disoblio, con la quale la città di Tropea si è illuminata del messaggio di speranza portato dalla letteratura e da quegli autori che, decisi a rimanere qui, raccontano i pregi e i difetti di una terra che può ancora aprire le ali e spiccare il volo.