Ingiustificabile, diseducativa ed ecologicamente dannosa
Non si diventa ecologisti liberando alcuni pesci dopo averli torturati e feriti con gli ami
Nonostante la motivata richiesta della LAV di annullarla, la gara di pesca chiamata “3° trofeo Tropea surfcasting” si è svolta alla marina di Zambrone come da programma.
Eticamente ingiustificabile, pericolosamente diseducativa ed ecologicamente dannosa per la proposta, anche ai bambini, di un rapporto aggressivo nei confronti del mare e di un atteggiamento di indifferenza per la sofferenza procurata ad esseri viventi, questa scellerata iniziativa è l’ennesima manifestazione di gratuita crudeltà umana nei confronti della natura e degli animali.
Né certamente cambia la sostanza dei fatti l’aver rimesso in mare parte del pescato, nel tentativo patetico di acquietare le coscienze più sensibili o forse di darsi un tocco francescano o magari nella speranza che ciò possa bastare a mettere a tacere le contestazioni.
Non si diventa ecologisti liberando alcuni pesci dopo averli torturati e feriti con gli ami, per gioco, nell’illusione che essi sopravvivano nonostante le gravi lesioni certamente subite. Inoltre, per manifestare il proprio amore verso il mare e avere un “contato con la natura, rispettoso e umile”, tutto serve tranne che armarsi di fucili, reti, ami e canne da pesca. L’amore e il rispetto della vita non passa attraverso strumenti di morte.
La LAV e i cittadini realmente rispettosi dell’ambiente non possono accettare questa come altre attività ludiche a spese degli animali e continueranno a lottare con tutte le proprie forze contro queste forme di violenza e sopraffazione del più debole, convinti che certamente ci sono modi migliori, più sani e costruttivi di passare il tempo, soprattutto per i bambini.
LAV – Lega Anti Vivisezione
Gruppo attivo Provincia di Vibo Valentia