Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
La lampada accesa per la visita.
A volte occorre usare una dolce insistenza per vincere la paura generata dall’isolamento e da tristi esperienze vissute. Incontrare persone che vivono abbrutite in situazioni di sofferenza e di disperazione richiede una bella dose di coraggio e una fantasia d’amore che può dare solo il Signore, il quale ha detto: “Amerai il prossimo tuo come stesso”.
– Madre Teresa di Calcutta, oggi santa, aveva trascorso la prima parte della sua vita religiosa insegnando ai ragazzi nelle scuole dei ricchi. Ma poi il Signore la chiamò e la inviò in una terra, l’India, tra gli abbandonati, per accendervi il fuoco della carità. La sua festa cade il 5 settembre.
– Ecco una sua bella storia.
Una volta, Madre Teresa andò a visitare un vecchio uomo nella sua baracca.
♦ Tutto era in disordine all’interno. Il vecchio viveva solo, triste e arrabbiato.
Così la suora fu ricevuta con freddezza.
Ella disse: “Mi permetta di metter ordine nella sua casa“.
Egli rispose che non lo permetteva.
♥ Ma la suora, con bel fare, prese una scopa e cominciò a spazzare lo sporco più grosso.
Dopo un po’, il vecchio cambiò idea e diede il permesso di spazzare tutta la sua baracca.
Durante la pulizia, la suora trovò una lampada tutta coperta di polvere.
♦ Gli disse: “Perché se ne sta al buio, se ha a disposizione una lampada?
♦ E il vecchio: – Perché accenderla, se non viene nessuno qui?
– Ma se qui viene una suora, lei l’accende?
– Sì.
♥ Da quel giorno in poi la suora, insieme ad una consorella, andava a fargli visita ed egli accendeva la lampada.
♦ Un giorno, Madre Teresa ricevette una lettera che diceva:
La luce si accesa nella mia casa, è più ancora nel mio cuore.
♥ ♥ I poveri hanno più bisogno del nostro affetto che dell’elemosina. Essi chiedono la nostra presenza per sostenerli nella lotta della vita: “Ero in carcere e mi avete visitato” (Mt 25,36).