Attualità

La Giornata della Donna nel segno del Quaderno dell’8 Marzo

La comunità di Tropea e dintorni si è riunita per celebrare la Giornata della Donna

La mistica di Paravati, conosciuta come Natuzza, prima Donna della pubblicazione di quest’anno

8-Marzo-Diritti-Delle-Donne-sos-KORAI-8-03-2025
 
Come ormai tradizione, la comunità di Tropea e delle località limitrofe si è riunita per celebrare la Giornata Internazionale della Donna nel segno del Quaderno
dell’8 Marzo dell’Organizzazione di Volontariato per i diritti delle donne sos KORAI in partenariato col Gruppo Caffo.
La Sala Print Academy della Romano Arti Grafiche non è riuscita a contenere gli affezionati al Quaderno che, pur di seguire l’evento, hanno affollato l’ampio salone d’ingresso dello stabilimento.
Sia la notevole presenza di pubblico che la prima Donna della pubblicazione, quest’anno la mistica di Paravati conosciuta e amata in tutto il mondo, hanno caricato la celebrazione di un’energia positiva enorme che ha contagiato tutti i presenti con un’unica e intensa suggestione.
I contributi dei relatori, coordinati dalla socia del sodalizio, Pia Rispoli, hanno assunto forme diverse e la testimonianza di Padre Cordiano, Rettore dell’Opera voluta da Natuzza, ha aperto la carrellata degli interventi presentando la Serva di Dio, una delle splendide diciotto donne narrate, a cui il Quaderno é stato dedicato. Nel giorno dell’8 Marzo, Padre Michele ha voluto parlare di Lei come Donna, capace, come tante, di conciliare innumerevoli compiti e ruoli, sempre col sorriso dell’accoglienza: la grande mistica non ha rinunciato ad essere madre e sposa ed ha, altresì, seguito la chiamata del Signore divenendo un Angelo dispensatore di conforto.
Padre Michele, nella sua appassionata testimonianza, ha raccontato, tra l’altro, la reazione di alcuni stranieri, importanti rappresentanti del mondo della comunicazione, che, vedendola, erano ripartiti subito, delusi dal suo aspetto umile: in Lei avevano visto una “poveraccia” e non la prescelta del Signore, dispensatrice di pace e trascinatrice di popoli, una reazione evocativa della pochezza umana attratta, troppo spesso, dall’apparire anziché dall’essere.
Molto coinvolgente anche la testimonianza di Delfina Barbieri Caffo, Madrina del Quaderno, che ha narrato episodi toccanti del suo rapporto con la mistica ed ha invitato tutti a rivolgersi a Lei per ottenere serenità.
Gli interventi successivi del Presidente del Gruppo Caffo, Pippo, del Priore della Confraternita dei Bianchi di San Nicola, Peppino Romano, del Presidente della Consulta delle Associazioni, Francesco Rotolo, del Presidente della Romano Arti Grafiche, Mario Romano e della Presidente di sos KORAI, Beatrice Lento hanno approfondito la problematica della Parità di Genere condividendo col pubblico la propria esperienza.
Se per alcuni dei relatori il traguardo della Parità è stato raggiunto o quasi per altri é ancora da conquistare, tutti hanno riconosciuto il valore dei talenti femminili e secondo alcuni vi sono dei chiari segnali che preannunciano un futuro connotato dal pieno successo della donna.
Dalla discussione é anche emerso un omaggio al Femminismo che, con le sue lotte, rappresenta il presupposto imprescindibile del grado di emancipazione femminile conquistato.
La Presidente Lento, rispondendo ad una domanda della conduttrice, ha rimarcato come le donne contemporanee stiano sulle spalle di quelle combattenti, troppo spesso vilipese e condannate dai benpensanti, e come non si possa né si debba abbassare la guardia perché la parità ancora non é stata conquistata: sono passati solo 29 anni dalla legge che ha riconosciuto lo stupro come reato contro la persona, fino al 1996 era un delitto contro la morale, solo 44 anni dall’abolizione del matrimonio riparatore e dal delitto d’onore, avvenuta nel 1981 e, ancor oggi, se una donna é uccisa per quelli che, vergognosamente, vengono definiti motivi passionali, all’assassino, spesso, sono riconosciute le attenuanti.
Il MeToo, i femminicidi, gli stupri, il corpo della donna usato come uno strumento pubblicitario o merce di consumo, la scarsa presenza femminile nei posti di potere dimostrano che il percorso per la parità non é terminato per questo è importante, anche oggi, nel 2025, essere femministi. Dovrebbero esserlo tutte le persone di buona volontà, uomini e donne, per conquistare insieme un più alto livello di civiltà dove non ci sia spazio per gli odii e le guerre ma solo per la convivenza democratica e la pace.
L’attrice Noemi Di Costa, nel corso della manifestazione, ha coinvolto tutti con l’interpretazione di diciassette stralci dei racconti di donna contenuti nel Quaderno mentre quello relativo a Natuzza é stato letto dall’autrice Giusy Staropoli Calafati.
Molto toccante anche l’intervento di Marika Mazzara, che ha riportato nel Quaderno la storia della madre ed ha voluto testimoniare la gioia di averlo fatto, per puro caso, in quello dedicato a Natuzza che considera come la sua mamma spirituale.
La conclusione dell’evento é stata affidata a LaboArt, l’associazione artistica presieduta da Maria Grazia Teramo, che ha portato in scena, grazie a quattro bravissime e giovanissime allieve, una performance dedicata a Frida Kahlo, ispirata ad un testo della prof. Michela Ruffa, con l’esecuzione della bellissima canzone d’amore “Diego e io” di Brunori Sas.
La condivisione di emozioni é stata ampia e coinvolgente e, come osservato, dal Presidente della Romano Arti Grafiche, casa editrice del Quaderno, che ha ospitato l’evento nel proprio stabilimento, tutti i presenti si sono sentiti coinvolti, hanno partecipato con grande attenzione e in silenzio ed ognuno é tornato a casa commosso e con un’emozione bella nel cuore!

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Redazione
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