La Festa apparentemente pagana e ricca di tradizione popolare
In serata, il concerto della cantante Fiordaliso
Anche quest’anno ricorre la Festa “i tri da Cruci” organizzata dall’Associazione Culturale capitanata da Nicola Cricelli (Presidente), da Pasquale Tropeano (Vice Presidente), dal Cassiere Pasquale Russo, dal Segretario Antonio Caracciolo e dai Consiglieri tutti giovanissimi: Pietro Montoro, Franco Padula e Alberto Romano che si stanno adoperando per offrire un programma molto “succoso”.
La Festa apparentemente pagana e ricca di tradizione popolare ha in realtà una essenziale componente religiosa. Le tre Croci esistevano in una Chiesetta vicino alla discesa del Convento ma il tempio dove si trovavano venne distrutto da una tempesta. Vennero portate nell’antico borgo in via Umberto I e portate successivamente nell’attuale Chiesa del Purgatorio. Si sono perse le tracce di queste 3 Croci ma è rimasta un’edicola che raffigura il Cristo deposto dalla Croce.
Le donne, ancora oggi, pregano la sera per tutta la novena, illuminano la locandina e la ricoprono di fiori in un altarino improvvisato.
All’alba del 3 Maggio un rullo di tamburi precede il posizionamento delle barche colorate con le bandierine che verranno collocate in tutta la via ed in piazza del cannone.
Il programma prevede una festa che comincerà il 2 maggio: al mattino per la gioia di tutti bambini ci saranno giochi con clown e tanta musica ed al pomeriggio un karaoke professionale.
I giganti, al suono della caricatumbula, annunceranno la festa in tutte le strade della città.
Le barche ricordano la cacciata dei turchi oppure la vittoria alla battaglia di Lepanto, dove 200 tropeani parteciparono distinguendosi non solo per la perizia marinara ma anche per il loro valore.
Al pomeriggio del 3 maggio ci saranno, invece, i classici ed immancabili giochi popolari: tra questi è la gara della “pasta abbruscenti”, dove il campione in carica, Francesco Vallone, sarà l’uomo da battere.
Sarà proiettato anche un filmato che ricorderà qualche edizione degli anni passati e, in serata, il concerto della cantante Fiordaliso.
Il volo della Colombina darà inizio ad un susseguirsi incalzante della festa.
U camiuzzu di focu, ovvero il cammello di fuoco, quest’anno, almeno uno sarà fatto di canne come da antica tradizione: simboleggia la derisione dei tropeani al turco che, a bordo di un cammello, impauriva i tropeani e pretendeva il pagamento delle tasse..
Le barche verranno incendiate, le girandole faranno le loro piroette e per finire i magnifici fuochi pirotecnici della Ditta Schiavon di Reggio Calabria. Pare che qualche fuoco uscirà addirittura dall’acqua del mare per illuminare l’Isola, Tropea ed i paesi vicini. .
Non si esclude qualche sorpresa e verrà, ovviamente, comunicato il vincitore della lotteria che mette in palio una Fiat Cinquecento mod. Top.