Attualità

La festa del Corpus Domini

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

146a-CorpusLa festa del Corpus Domini.

Il Calendario Liturgico universale ha celebrato giovedì scorso la solennità del Corpus Domini. Essendo festa di precetto, in alcuni Stati, come in Italia, per comune accordo con la Chiesa Cattolica sulla necessità di ridimensionare il calendario festivo, è stata trasferita alla domenica che segue quella della SS. Trinità e oggi 7 giugno 2015 in Italia è la festa del Corpus Domini, allietata da artistiche infiorate. Ma come nasce questa solennità? Ecco la storia.

La festa del Corpus Domini nasce dal miracolo di Bolsena, avvenuto nel 1263. Le più antiche cronache parlano di un sacerdote boemo, cui la tradizione dà il nome di Pietro da Praga, il quale in quel tempo di controversie teologiche sul mistero eucaristico fu assalito da dubbi sulla reale presenza di Cristo nel pane e nel vino consacrato.
Per trovare finalmente pace, risolse nel suo animo di intraprendere un lungo pellegrinaggio di penitenza e meditazione alla volta di Roma per pregare sulla tomba di San Pietro. Dopo aver pregato sulla tomba del principe degli apostoli, rinfrancato nello spirito riprese il viaggio di ritorno verso la sua terra.
Lungo la via Cassia, si fermò a dormire a Bolsena nei pressi del chiesa di Santa Cristina e per ringraziare Iddio, il mattino seguente, chiese di celebrare la S. Messa. Durante la celebrazione, dopo la consacrazione, alla frazione dell’Ostia, apparve ai suoi occhi un prodigio al quale da principio non voleva credere. Quell’Ostia che teneva tra le mani era diventata carne da cui stillava miracolosamente abbondante sangue.
Impaurito e nello stesso tempo pieno di gioia cercò di nascondere ai rari presenti quello che stava avvenendo: concluse la celebrazione, avvolse tutto nel candido corporale di lino usato per la purificazione del calice che si macchiò immediatamente di sangue e fuggì verso la sagrestia. Ma durante il tragitto alcune gocce di sangue caddero sul pavimento tradendo la segretezza del prodigio.
A seguito di questo miracolo, nel 1264, con la Bolla “Transiturus de hoc mundo”, Urbano IV decretò che la festa del Corpo del Signore fosse celebrata ogni anno in tutto il mondo cristiano e venne edificato il Duomo di Orvieto, dove è conservato il reliquiario che contiene l’ostia.

"Ecco il pane degli angeli, pane dei pellegrini, vero pane dei figli. Buon pastore, vero pane, o Gesù, pietà di noi:  nutrici e difendici".
“Ecco il pane degli angeli, pane dei pellegrini, vero pane dei figli. Buon pastore, vero pane, o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici”.

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