Fede e dintorni

LA DOMENICA DELLA GIOIA

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

La Domenica della gioia.

– Oggi, terza domenica di avvento, la Chiesa ci invita alla gioia: “Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto: rallegratevi. Il Signore è vicino!”
– La gioia è quella appunto di saper vicina la nascita del Salvatore che recherà a tutti una grande speranza. Gesù viene a noi, per restare e farsi vicino, soprattutto ai poveri e ai diseredati.
– A chi lo interrogava, Giovanni Battista rispondeva: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore».
– “Giovanni fu una voce per un certo tempo, ma Cristo, che in principio era il Verbo, è il Verbo per l’eternità” (S. Agostino) – L’imminente venuta del Signore nel Natale ridesta la nostra gioia: Signore Gesù, tu sei venuto a salvarci dal peccato e dalla morte, aiuta tutti noi a ricevere con gioia il dono della salvezza, e ad essere segno nel mondo della salvezza che che ci offri”.

Dal Vangelo di questa domenica (Gv 1,6-8.19-28)
♦ Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
♦ Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo».
Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?».
Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
♦ Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Gesù è la gioia del mondo.
♦ Il Vangelo è chiaro: Giovanni Battista non è il Cristo, e il battesimo di Giovanni non è il battesimo di Gesù. Altro è colui che predica la conversione, altro è colui che offre al mondo la misericordia divina.
Anzi, Gesù, venendo in mezzo a noi, è la misericordia divina in persona. Perciò è lui la luce del mondo! Quando le forze e l’oscurità del male ci sommergono, lui non ci abbandona mai.
♦ Perciò, come scrive il profeta Isaia, possiamo esultare nel profondo dell’anima, perché «il Signore fa germogliare» nel mondo di oggi – che ne ha tanto bisogno – i propri semi di giustizia e di lode.
Esultare, «essere sempre lieti», è possibile? Sì, ci risponde Paolo, perché degno di fede è colui che ancora oggi ci chiama. Ma si tratta di una gioia “nel Signore”, e di una gioia inseparabile dalla preghiera.
È la gioia che chiediamo per il mondo intero. È la gioia che porteremo noi stessi agli altri, se ci lasciamo convertire e consacrare dallo Spirito Santo.
(fr. Antoine-Emmanuel, Frat. Monast. di Gerusalemme, Firenze, in la domenica.it)

Per la preghiera
♦  O Dio della gioia, ascoltaci.
♦  O Dio, tu ci chiami ad essere sempre lieti, certi della tua presenza in mezzo a noi.
♦ O Dio, che chiami gli umili e i poveri a entrare nel tuo regno di pace, fa’ germogliare tra noi la tua giustizia.
♦  O Dio, la Chiesa ritrovi l’unità e sappia annunciare il Vangelo ai poveri, fasciare le piaghe di chi è nel dolore e guarire le ferite di chi è nel peccato.
♦ O Dio, coloro che sono impegnati nel servizio alla comunità non rincorrano prestigio e successo, ma siano attenti al bene comune e alle necessità dei più deboli.
♦ O Dio, soprattutto in questo tempo di pandemia dona ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari la grazia di riconoscere il tuo Figlio e servirlo in tutti i malati.
♦ O Dio, tu solo sei fonte di gioia, di speranza e di consolazione. Concedici l’abbondanza della tua grazia, fonte di gioia e di serenità.

Questa terza domenica di Avvento è all’insegna della gioia: «Rallegratevi, il Signore è vicino». La nascita del Salvatore Gesù apre alla speranza i poveri, gli esclusi, gli emarginati; non possiamo far la parte di coloro che rimangono indifferenti verso questi fratelli disagiati. Diffondiamo questa gioia: “Rallegratevi sempre nel Signore: ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino” (Fil 4,4.5).

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