Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
La Divina Misericordia 2021 con i vaccini.
– La Divina Misericordia è per tutti in questo secondo anno di pandemia: per i tanti morti causati dal coronavirus e per i vivi che vivono nell’angoscia del pericolo sempre incombente. – Abbiamo imparato a partecipare a distanza alle celebrazioni pasquali e pregarle nelle nostre case, diventate piccole chiese domestiche. E così è anche per questa seconda Domenica di Pasqua, chiamata Domenica della Divina Misericordia.
– Questa Domenica fu istituita da san Giovanni Paolo II (1920-2005), il quale si ispirò alla spiritualità di Suor Maria Faustina Kovalska (1905-1938): oggi la devozione che l’accompagna, è diffusa grandemente in tutto il mondo.
– Anche per quest’anno i cristiani e tutti gli uomini del mondo sentono un bisogno straordinario della Divina Misericordia, che li salvi da una pandemia micidiale che ancora non non si arresta. Quest’anno la Divina Misericordia si coniuga con la condivisione dei vaccini.
– Mentre i vari Stati sono impegnati duramente a regolarizzare le campagne di vaccinazione, a livello personale e comunitario siamo chiamati, con il nostro comportamento, a condividerli con chi è più bisognoso, vincendo le varie tentazioni di utilizzarli per accrescere i propri interessi.
– A tutti noi viene offerta l’occasione di andare in profondità nella Misericordia infinita di Dio che rifulge nelle nostre fragilità. Forse potremo conoscere attese lunghe in cui sembra che Dio non voglia più concederci i suoi doni. – Ma Egli non rinuncia mai ad affidarci i tesori della sua misericordia.
– Oggi, con il forte desiderio di conversione, con la comunione spirituale e la preghiera per le intenzioni del Papa, si può ottenere la indulgenza plenaria.
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Dal Vangelo di questa domenica (Gv 20,19-31).
♦ La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!».
Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
♦ Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi».
Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
♦ Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
♥ Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!».
Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
♥ Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
«Mio Signore e mio Dio!»
♦ “Con il rinnegamento di Pietro, con il tradimento di Giuda, con le nostre infedeltà, sarà tutto finito”: forse così avranno pensato gli apostoli. Perché è sera, e Gesù non è venuto.
♥ Ma la sera di quel giorno, il primo della settimana, Gesù venne dai suoi, ed essi lo riconobbero dai segni della passione. La misericordia divina è più grande di tutte le nostre debolezze umane. Ha una capacità, che non immaginiamo, di rigenerarci.
♥ Come? Mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti. Infatti Gesù venne quella sera, e affidò agli Undici proprio il ministero della Riconciliazione. “Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi”, cioè nella medesima misericordia di Dio, nello stesso Spirito. E i primi frutti si vedono nella nascente Chiesa di Gerusalemme
♥ Anche noi, come singoli o come comunità, possiamo conoscere attese lunghe, in cui sembra che Dio non voglia più concederci i suoi doni. Ma Dio non rinuncia mai ad affidarci i tesori della sua misericordia. Egli, però, sa scavare in noi uno spazio più grande, usando le nostre fragilità, perché risplenda più chiaramente la gratuità del suo amore.
♥ Così impariamo a esultare di gioia indicibile e gloriosa, mentre conseguiamo la meta della nostra fede, cioè la salvezza delle anime. Non solo della nostra anima. Ma delle anime. Gioia indicibile e gloriosa perché la letizia pasquale entra in tante anime!
(fr. Antoine-Emmanuel, Frat. Monast. di Gerusalemme, Firenze).
I vaccini anti-Covid, “via” della Divina Misericordia 2021.
♥ La Misericordia di Dio che abbiamo ricevuto a livello esistenziale, spirituale, quest’anno passa attraverso la condivisione dei vaccini. Mentre i vari Stati sono impegnati duramente a regolarizzare le campagne di vaccinazione, a livello personale e comunitario siamo chiamati, con il nostro comportamento, a condividerli con chi è più bisognoso.
♥ Abbiamo sentito nei giorni scorsi il forte richiamo del Presidente del Consiglio Mario Draghi: «Ma con che coscienza ci sono persone che saltano la lista d’attesa cercando di farsi vaccinare prima, pur sapendo che in questo modo si lascia esposto a rischi chi ha più di 65 anni o qualche fragilità e, di conseguenza, un rischio concreto di morte?».
♥ Papa Francesco denuncia: “Troppi ritardi sui vaccini. E la loro distribuzione non è equilibrata. Le conseguenze peggiori le pagano i Paesi poveri. Per loro la vaccinazione resta una chimera e l’immunità di gregge è ancora più lontana che in Europa. Bisogna accelerare la distribuzione dei vaccini.
♥ In queste condizioni, con la nostra condotta responsabile, bisogna “aiutare” la Divina Misericordia a raggiungere i più bisognosi. Favorire la condivisione dei vaccini. – «Tutti soprattutto le persone più fragili, hanno bisogno di assistenza e hanno diritto di avere accesso alle cure necessarie. Ciò è ancora più evidente in questo tempo in cui tutti siamo chiamati a combattere la pandemia e i vaccini costituiscono uno strumento essenziale per questa lotta».
♥ L’intera Comunità internazionale è chiamata ad un impegno condiviso per superare i ritardi nella loro distribuzione e favorirne la condivisione, specialmente con i Paesi più poveri. Ecco perché in tutti è necessario un atteggiamento di misericordia verso chi è più bisognoso.
♥ Vaccinarsi è un’opzione etica: perché tu ci giochiamo non solo la nostra salute, ma anche ti giochi anche la vita di altri.
♥ E bisogna respingere ogni interesse di parte nella distribuzione, perché le tentazioni restano forti: per esempio c’è chi vorrebbe appropriarsi dei vaccini e poi venderli agli altri. C’è chi approfitta della situazione per fomentare divisioni, per cercare vantaggi economici o politici, generando o aumentando conflitti.
♥♥ Perciò occorre pregare perché in tutta questa situazione di pandemia, di tentazioni e di peccati la Divina Misericordia raggiunga il cuore di tutti.