Tante tombe incaricate di custodire i figli più illustri tropeani
Lapidi ultracentenarie e monumenti in ricordo dei propri cari
Per molte persone il giorno della commemorazione dei defunti rappresenta, spesso, una delle poche occasioni per riportare alla mente ricordi di parenti, amici o semplici concittadini con cui si è condivisa un’esperienza di vita.
In alcuni cimiteri, come quello di Tropea, è difficile non lasciarsi suggestionare dal susseguirsi di innumerevoli lapidi ultracentenarie, dalla presenza di grandi monumenti innalzati in ricordo dei propri cari estinti, dalle tante tombe incaricate di custodire i figli più illustri della città.
Uomini santi e venerabili, nobili patrizi e valorosi ufficiali, artisti del calibro di Albino Lorenzo o di Raf Vallone, tutti insigni personaggi che hanno dato lustro e onori alla città, portandosela nel cuore anche quando, ancora in vita, si trovarono altrove.
Oggi è Tropea a custodirne le spoglie, e spetta ai tropeani occuparsi di preservarne il ricordo e tutelarne le reliquie.
Accanto alla sua storia e ai tanti motivi di vanto, il cimitero monumentale cittadino ha però anche molti problemi di degrado, che necessitano di interventi urgenti.
Forse anche per questo motivo, lo scorso 13 agosto, il Consiglio comunale aveva approvato con delibera n. 33 uno studio di fattibilità per l’affidamento della concessione di progettazione, costruzione e recupero dei loculi presenti nelle mura perimetrali e per i locali di servizio del cimitero Comunale di Tropea.
Durante la scorsa settimana è stato finalmente pubblicato il bando di gara, relativo a tali interventi, che avverrà con procedura aperta e con il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa (project financing a gara unica). Le opere saranno totalmente realizzate, quindi, con capitali di privati, ai quali verrà garantito, per il rientro dell’investimento, l’affidamento «in concessione delle opere realizzate nella gestione tecnico-economica dell’impianto delle lampade votive dell’esistente cimitero nonché delle nuove opere».
«L’intervento consiste – si legge nel bando – nella demolizione e ricostruzione dei colombari posti lungo il muro perimetrale». Tali strutture non soddisfano i minimi dimensionali previsti dalla normativa e «risultano vetusti e in taluni casi pericolanti». La riqualificazione dell’impianto cimiteriale esistente, con conseguente aumento di posti disponibili nel breve e medio termine, è un altro degli obiettivi.
A circa 300 loculi ammonterebbe la riserva risultante dalle nuove strutture, oltre «ai necessari ossari etti per la tumulazione dei resti mortali di soggetti». Altra parola d’ordine del bando sembra quella dell’ottimizzazione dello spazio, visto che le nuove strutture «dovranno essere organizzate in modo tale da garantire il maggior numero di posti nel minor spazio possibile, al fine di garantire camminamenti più ampi».
I loculi perimetrali verranno abbattuti e ricostruiti e il muro perimetrale, ove necessario, sarà risanato o rifatto. Vicino l’ingresso principale, inoltre, sarà ristrutturato un locale che un tempo era adibito ad uffici ed è oggi «interdetto per motivi di sicurezza». Restauro previsto, infine, per l’immobile che «in passato era adibito a camera mortuaria e ai locali annessi, posti a margine del cortile della chiesa dell’Annunziata».