I Discepoli di Padre Pio a Tropea per fare il punto della situazione.
Il progetto voluto dalla sig. Irene Gaeta prevede la costruzione, sul territorio di Drapia, di una Struttura Sanitaria per i bambini e di un centro per la ricerca scientifica.
Si sa, i grandi sogni sono quelli più difficili da realizzare; ecco che, per chi ha fede, ci si affida alla sconfinata Misericordia divina.
E di un grande sogno si è parlato a Tropea due giorni di seguito, il sogno dei “Discepoli di Padre Pio” associazione fondata dalla signora Irene Gaeta che sin dalla tenera età si è ispirata alla figura di San Pio da Pietralcina, intraprendendo diverse opere benefiche tra cui la “Casa Accoglienza per l’uomo solo” a Vitinia in provincia di Roma.
La signora Gaeta parla di quotidiani contatti in “sogno” con Padre Pio, di devozione totale al Signore e di apostolato all’interno della Chiesa e che ciò che la spinge a voler realizzare un’opera, in nome del Santo del Gargano, è la risultanza di quello che tanti anni fa proprio Lui le predisse.
Perché Tropea, allora? Perché qui, più specificatamente sopra le colline che sovrastano la Perla del Tirreno, in territorio comunale di Drapia, dovrebbe sorgere una grande struttura sanitaria la “Cittadelle di Padre Pio”; si tratta di un progetto molto imponente che ha già visto l’atto d’acquisto di un vasto terreno su cui sorgeranno diverse costruzioni: una chiesa a Cristo Re dei Re, una struttura di assistenza pediatrica, un centro di ricerca scientifica nel campo delle malattie genetiche rare, una casa d’accoglienza per i sofferenti ed i genitori dei bambini con problemi di salute.
Questi ultimi incontri di cui uno indirizzato ai soli sindaci della zona interessati e l’altro aperto al pubblico hanno cercato di fare un po’ il punto della situazione dell’iter burocratico che permetterà l’inizio dei lavori. All’incontro pubblico, coordinato dall’avvocato Saverio Ciccarelli, hanno partecipato oltre alla signora Irene ed a diversi membri dei Discepoli di Padre Pio provenienti da Roma, i sindaci di Drapia, Alessandro Porcelli, il sindaco di Ricadi Giuseppe Giuliano, il vicesindaco di Tropea Massimo L’andolina, il sindaco di Pedace Lucio Martire in segno di cortesia verso la sig. Gaeta, il presidente della Consulta delle Associazioni cittadine di Tropea il Prof. Giuseppe Lonetti.
La signora Irene dopo essersi presentata in tutta la sua semplicità ha sottolineato il fatto che l’opera che vuole realizzare non è assolutamente semplice, ma che con l’aiuto di tutti, con il supporto e l’ausilio di uomini capaci e volenterosi come quelli calabresi e la fede nella Divina Misericordia tutto è possibile e realizzabile.
Il sindaco Porcelli ha innanzitutto affermato il suo personale impegno nel seguire le pratiche burocratiche che sottostanno ad un progetto così grande, ricordando che la realizzazione di questo sogno sul territorio di Drapia era stata avviata dal suo predecessore Rombolà: “Quest’opera può rappresentare anche uno strumento di sviluppo oltre che punto di riferimento sanitario e di fede, un’opportunità di crescita in un periodo come questo di forte crisi economica, un segno di speranza” ha detto il sindaco di Drapia. L’Andolina invece ha affermato: “ E’ un sogno talmente grande che quasi quasi può lasciare perplessi; dopo tanti anni è giunto il momento di dare una spinta a questo progetto che potrebbe rappresentare per l’intero comprensorio un punto di riferimento unico per le cure sanitarie; è bene che anche le Istituzioni maggiori, Provincia, Regione, se ne interessino perché potrà essere un punto di riferimento per tutta la Calabria anche da un punto di vista occupazionale e di ritorno delle professionalità calabresi disperse per il mondo”.
L’appuntamento ha lasciato tutti con la speranza che da qui ad un anno possa essere messa a dimora la prima pietra confidando ancora una volta nella Misericordia divina che ne permetta innanzitutto l’accellerazione dei tempi imposti dalla burocrazia e poi l’arrivo di offerte economiche da parte dei fedeli vero punto interrogativo di tutto il progetto.
Per saperne di più è possibile consultare il sito www.idiscepolidipadrepio.it