Il 7 maggio 2019 è morto a 90 anni Jean Vanier, sconosciuto a molti, ma noto a molti altri: franco-canadese, filosofo, filantropo, scrittore e fondatore cattolico, un gigante dell’umanità a 360 gradi. Uomo di pace e intelligenza, fondatore della comunità L’Arche (Arca); l’uomo dell’incontro a prescindere dalle differenze genetiche, razziali, culturali, religiose e politiche e soprattutto della disabilità. Senza ombra di dubbio, uno dei più grandi testimoni contemporanei della carità e della pace. Ha vissuto sulla sua pelle il rifiuto di molti e le benedizioni dei più emarginati. La sofferenza e il dolore hanno segnato la sua vita, ma non gli hanno tolto la fede e la gioia.
Oggi è la memoria del Santissimo Nome di Gesù, il solo in cui, nei cieli, sulla terra e sotto terra, si pieghi ogni ginocchio a gloria della maestà divina.
– “Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre” (Fil 2, 10-11).
– “Non vi è altro nome dato agli uomini sotto il cielo, nel quale è stabilito che abbiamo salvezza (At 4, 12). – In Gesù, Verbo di Dio fatto uomo per noi, pieno di grazia e di verità, l’uomo è chiamato a divenire partecipe della stessa filiazione divina: divenire figlio del Padre.
E’ in corso nella chiesa del Carmine la Novena alla Madonna Giovedì 16 la festa La Madonna del Carmine nella pietà tropeana. Anche quest’anno i fedeli tropeani si stanno preparando all’annuale appuntamento con la Madonna del Carmine. Lo zelo per mantenere in efficienza e sicurezza l’antica chiesa dedicata alla Madonna ha indotto i membri della Confraternita a promuovere […]