Rubrica religiosa settimanale a cura di P. Salvatore Brugnano
Pensieri sparsi per nutrire la mente e l’anima durante la settimana
Dicembre 2013, seconda settimana: 8-14 dicembre
1. Vangelo della domenica 8 dicembre = “Ecco concepirai un figlio e lo darai alla
luce”.
2. Aspetti della vita = La morte di Nelson Mandela.
3. Le Opere di S. Alfonso = Il
giuramento per l’Immacolata.
4. Vivere la settimana con la liturgia = 9-14 dicembre 2013.
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1. Vangelo della domenica – (Lc 1,26-38). – dell’Immacolata.
“Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce”.
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
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Abramo concepì Isacco per la fede nella promessa di Dio “e divenne padre di molti popoli” (cf. Rm 4,18-22). Ugualmente Maria concepì Gesù per mezzo della fede. La concezione verginale di Gesù fu opera dello Spirito Santo, ma per mezzo della fede di Maria.
È sempre Dio che opera, ma attraverso la collaborazione dell’uomo. Credere, infatti, è rispondere con fiducia alla parola di Dio, accogliere i suoi piani come se fossero propri e sottomettersi in obbedienza alla sua volontà per collaborarvi.
La fede vuole sempre: 1) la fiducia in Dio e 2) la professione di ciò che si crede, poiché “con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza” (Rm 10,10). Una volta riconosciuta vera la parola di Dio, Maria credette alla concezione verginale di Gesù e credette pure alla volontà di Dio di salvare gli uomini peccatori, la volle e aderì a quel piano lasciandosi coinvolgere: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1,38).
Dalla sua fede quindi nacque Gesù e pure la Chiesa. Perciò, insieme ad Elisabetta che esclamò: “Beata colei che ha creduto all’adempimento delle parole del Signore” (Lc 1,45), ogni generazione oggi la proclama beata (cf. Lc 1,48). La Chiesa ha il compito di continuare nel mondo la missione materna di Maria, quella di comunicare il Salvatore al mondo.
Il cristiano di oggi deve fare proprio il piano di Dio “il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati” (1Tm 2,4), proclamando la propria salvezza e lasciandosi attivamente coinvolgere nel portare la salvezza al prossimo, poiché “in questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli (Gv 15,8). (da Chiesa.it).
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Oggi onoriamo Maria Santissima, la sua Immacolata Concezione. Ringraziamo Dio che l’ha colmata di grazia perché diventasse la madre del Salvatore. Il nostro amore verso Maria è nostalgia di Paradiso, desiderio di grazia, volontà di purezza.
La Donna nuova vittoriosa sul maligno
Maria è stata preservata dal peccato originale, perché piena di grazia fosse degna madre del Redentore. Dopo il peccato originale, Adamo colpevole si nasconde. Contestato da Dio, accusa Eva. Eva accusa il serpente tentatore. Ma ecco un quadro pieno di speranza. A Eva, che con Adamo ha scelto un piano alternativo a quello di Dio, si sostituisce una Donna nuova: in lei Dio pone un’inimicizia vittoriosa contro il Maligno.
Su questo sfondo si colloca la celebrazione dell’Immacolata Concezione. La storia della salvezza riprende con la Vergine di Nazaret. Scelta dalla grazia del Signore per diventare degna dimora del nuovo Adamo, la Donna nuova sceglie Dio donandosi del tutto al suo volere (Vangelo).
San Paolo esorta a tener viva la speranza, affinché tutti i credenti uniti tra loro in Cristo, rendano gloria a Dio per la sua misericordia. Un insegnamento prezioso per noi: mentre Eva, madre di tutti i viventi, colei cioè che trasmette la vita, per la sua disobbedienza diventa de-formata e causa di morte, Maria, obbedendo, diventa dei-forme: Madre di Dio e degli uomini. Ella disegna davanti a noi un itinerario completo di fede luminosa e di speranza certa. (Sergio Gaspari, smm in La Domenica).
Una preghiera per restare vigili
Signore, il saluto dell’angelo a Maria può avere un senso anche per noi. Se siamo in grazia di Dio possiamo sentire la tua presenza che allontana ogni timore. Negli avvenimenti della nostra vita non dobbiamo temere ma nell’ascolto della tua Parola, fidarci di te e confidare nel tuo Amore. Donaci di guardare oltre il limite dei nostri pensieri perché «nulla è impossibile a Dio». (Lucia Giallorenzo).
2. Aspetti della vita
La morte di Nelson Mandela: il suo impegno per la riconciliazione.
La morte di Mandela è stata annunciata giovedì sera dal presidente sudafricano Jacob Zuma in un commosso discorso televisivo alla Nazione ed ha suscitato cordoglio in tutto il mondo.
Papa Francesco ha espresso il proprio cordoglio in un telegramma inviato al presidente della Repubblica del Sud Africa: «È con tristezza che ho appreso della morte dell’ex Presidente Nelson Mandela, e invio fervide condoglianze a tutta la famiglia Mandela, ai membri del Governo e a tutto il popolo del Sud Africa. Affidando l’anima del defunto alla misericordia infinita di Dio Onnipotente, chiedo al Signore di consolare e di sostenere tutti coloro che piangono la sua perdita. Rendendo omaggio al fermo impegno dimostrato da Nelson Mandela nel promuovere la dignità umana di tutti i cittadini della nazione e nel forgiare un nuovo Sud Africa costruito sulle solide fondamenta della non violenza, della riconciliazione e della verità, prego affinché l’esempio del presidente defunto ispiri generazioni di sudafricani a porre la giustizia e il bene comune in prima linea nelle loro aspirazioni politiche. Con questi sentimenti, invoco su tutto il popolo del Sud Africa i doni divini della pace e della prosperità».
In un messaggio ai familiari di Mandela i vescovi sudafricani ai familiari di Mandela esprimono la gratitudine della Chiesa cattolica in Sud Africa al leader “per il sacrificio offerto per tutti i popoli del Sud Africa” e per il modo in cui “ci ha guidato sulla via della riconciliazione”.
Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha osservato un minuto di silenzio, mentre il segretario generale, Ban Ki-moon ha parlato di “un gigante della giustizia e fonte di ispirazione per l’umanità”.
Di “un grande essere umano che ha elevato le condizioni dell’umanità”, ha parlato la leader dell’opposizione birmana, Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace come Mandela e come lui per anni in prigionia.
“Abbiamo perso uno degli uomini più buoni, coraggiosi e influenti dell’umanità”, ha detto il presidente statunitense, Barack Obama, visibilmente commosso. “Non posso immaginare la mia vita senza l’esempio di Nelson Mandela”.
(da L’Osservatore Romano del 7 dicembre 2013).
3. Le Opere di S. Alfonso
1713 – Il giuramento di S. Alfonso per l’Immacolata
S. Alfonso, giovane avvocato napoletano nel 1713, subito dopo aver conseguito la laurea in “utroque jure”, proclama solennemente il suo giuramento di sangue per difendere il privilegio dell’Immacolata Concezione della Madonna.
Nella mattina del 21 gennaio 1713 aveva sostenuto l’esame di laurea in giurisprudenza, ottenendo il dottorato in diritto civile e canonico. “All’unanimità, senza nessuna voce discordante”, malgrado la sua aria e la sua taglia ancora di ragazzo, Alfonso venne proclamato dottore in utroque jure con la menzione di lode “Summo cum honore maximisque laudibus et admiratione”.
Dopo i rituali auguri datigli dai presenti, Alfonso, in ginocchio, fece prima la professione di fede cattolica nei termini della cosiddetta formula tridentina, quindi si impegnò solennemente riguardo al dogma, allora non ancora definito, dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria, pronunziando il seguente testo, ufficiale certo, ma scritto e firmato di pugno, a volte anche con il sangue, da ogni nuovo dottore:
“Io, Alfonso Maria de Liguori, umilissimo servitore di Maria sempre Vergine Madre di Dio, prostrato ai piedi della Divina Maestà in presenza dell’ineffabile Trinità dell’unico Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, prendendo a testimoni tutti gli abitanti della Gerusalemme celeste, credo fedelmente con lo spirito, abbraccio veramente col cuore e proclamo fermamente con la bocca che tu, Madre di Dio sempre Vergine, tu sei stata oggetto da parte dell’onnipotente Iddio di un privilegio assolutamente unico: sei stata interamente preservata da ogni macchia di peccato originale, fin dal primo istante della tua concezione, cioè dal momento dell’unione del tuo corpo con la tua anima. In pubblico e in privato, fino all’ultimo respiro della mia vita, insegnerò questa dottrina e mi impegnerò con tutte le mie forze affinché tutti gli altri la ritengano e l’insegnino. Così attesto, così prometto, così giuro e che Dio mi aiuti e questi santi Vangeli ”..
4. Vivere la settimana con la liturgia = II Settimana del Tempo di Avvento
(9-14 dicembre) Liturgia delle Ore: II settimana
9 dicembre lunedì – colore liturgico – viola
- Ecco il nostro Dio, egli viene a salvarci. – Il Signore strappa il giogo di ogni schiavitù, non soltanto fisica “come mostra il paralitico guarito”. Sul piano spirituale, poi, egli smentisce i ragionamenti dei presunti esperti della Legge e dei gruppi religiosi zelanti del suo tempo.
- Is 35,1-10; Sal 84,9ab.10-14; Lc 5,17-26.
- Beati 10 Padri Mercedari.
10 dicembre martedì – colore liturgico – viola
- Ecco, il nostro Dio viene con potenza. L’unica preoccupazione di Gesù è salvare tutti, non soltanto quelli che già sono al sicuro nel “recinto” della comunità credente o della legge morale. L’attenzione privilegiata è sempre per coloro che si sono smarriti e non riconoscono più la voce del pastore.
- Is 40,1-11; Sal 95,1-3.10ac-11-13; Mt 18,12-14.
- B.V. Maria di Loreto; Sant’Eulalia; San Mauro; San Gregorio III.
11 dicembre mercoledì – colore liturgico – viola
- Benedici il Signore, anima mia. Il Signore viene, ma noi dobbiamo prepararci all’incontro. Egli sarà esigente, ma non imporrà mai dei pesi per noi insopportabili. Lo stile richiesto sarà soltanto quello della mitezza e dell’umiltà di cuore.
- Is 40,25-31; Sal 102,1-4.8.10; Mt 11,28-30.
- San Damaso I; San Daniele Stilita; San Sabino.
12 dicembre giovedì – colore liturgico – viola
- Il Signore è misericordioso e grande nell’amore. Evocando Elia e collocando il Battista nella linea del profetismo biblico, Gesù sta re-interpretando la pedagogia del Dio-Amore e sta presentando in termini di coraggio l’adesione al Regno da lui inaugurato. Siamo davvero disponibili all’ascolto di questo suo “nuovo annuncio”?
- Is 41,13-20; Sal 144,1.9-13; Mt 11,11-15.
- B.V. Maria di Guadalupe ; B. Giacomo Capocci.
13 dicembre venerdì – colore liturgico – rosso
- Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita. Una generazione intera non sa riconoscere gli inviti dei bambini alla gioia o al lamento, non sa neppure entrare nel giusto significato dei gesti profetici compiuti dal Battista. Invochiamo, per intercessione di santa Lucia, gli occhi adatti per leggere sapientemente i segni dei tempi inaugurati dal Messia!
- Is 48,17-19; Sal 1,1-4.6; Mt 11,16-19.
- Santa Lucia, vergine e martire. Santa Ottilia; Beato Giovanni Marinoni.
14 dicembre sabato – colore liturgico – bianco
- Fa splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi. In un’ennesima disputa con gli scribi circa l’interpretazione del testo sacro, Gesù chiarisce il ruolo del Battista e del Figlio dell’uomo, cioè di se stesso. La sofferenza e l’incomprensione segneranno qualunque missione profetica.
- Sir 48,1-4.9-11; Sal 79,2.3bc.15-16.18-19; Mt 17,10-13.
- San Giovanni della Croce, sacerdote e dottore della Chiesa. San Venanzio Fortunato.