Rubriche

La bisaccia del pellegrino 5-2013

Rubrica religiosa settimanale a cura di P. Salvatore Brugnano

Pensieri sparsi per nutrire la mente e l’anima durante la settimana10ott

 

 

Gennaio 2013, quinta settimana: 27 gennaio-2 febbraio 2013.

1. Vangelo della domenica 20 gennaio – « Oggi si è compiuta questa Scrittura».
2. Aspetti della vita  – Gli eroi sconosciuti dell’Olocausto: i «Giusti tra le Nazioni».
3. Le Opere di S. Alfonso = Le Canzoncine spirituali:  sin dal 1732.
4. Vivere la settimana con la liturgia =  28 gennaio-2 febbraio 2013.
5. Santi calabresi del passato  = Venerabile Gesualdo da Reggio Calabria.

1. Vangelo della domenica –  (Lc 1,1-4; 4,14-21)
Oggi si è compiuta questa Scrittura.
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore».

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Gesù: «Oggi si è compiuta questa Scrittura…»  – Il brano evangelico di questa domenica nei primi quattro versetti ci propone l’inizio del vangelo di Luca, che dichiara di voler scrivere un racconto ordinato degli avvenimenti riguardanti Gesù.
Poi al capitolo IV ci guida a Nazaret, dove nella sinagoga in giorno di sabato Gesù si presenta come un lettore dell’antica legge, ma per dare ad essa novità. Infatti afferma «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Gesù è il Messia, la sua missione è inaugurare un tempo di grazia per i poveri.
La Chiesa ha questo compito: annunciare la buona novella che è Gesù Cristo, principio di unità e di vita. I cristiani sentono l’impegno di valorizzare i doni che hanno ricevuto per edificare il corpo di Cristo, la Chiesa, comunità unita, strumento di liberazione e di salvezza. La liturgia accosta come prima lettura la scena del popolo ritornato dall’esilio che ascolta la parola letta dallo scriba Esdra e ne prova emozione e lacrime. È l’esperienza che ha da rinnovarsi in ogni comunità cristiana che nella Parola celebrata riconosce il Signore che dona gioia e forza.
(Bartolomeo Stellino, liturgista in “La Domenica”).

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A Nazaret, quel sabato, Gesù annunciò il tempo nuovo che non avrebbe più avuto per protagonista l’uomo, ma “Dio fatto uomo”.  La gente della sinagoga una cosa udì allora con chiarezza: l’inizio di “un anno della grazia del Signore”.
In sostanza il Vangelo dice: non sono gli ordinamenti umani a salvare l’umanità, sarà lo Spirito del Signore. In questa affermazione c’è, se si vuole, tanto pessimismo, purtroppo fin troppo documentato dalla storia; ma c’è anche, e più grande, tanta speranza, perché ci assicura che lo Spirito è su Gesù e, perciò, su tutti quelli che fanno comunione con Gesù.
E questo riguarda l’oggi: “Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi ascoltate”. L’oggi storico di Gesù diventa, per la forza dello Spirito, l’oggi liturgico della Chiesa, il nostro di ogni Messa.
La predica di Nazaret diventa oggi storia nostra. (cf. La Chiesa.it). 

 

 2. Aspetti della vita
Gli eroi sconosciuti dell’Olocausto: i
«Giusti tra le Nazioni».
Nella “Giornata della Memoria”, 27 gennaio, è doveroso ricordare anche gli eroi sconosciuti dell’Olocausto: non-ebrei che salvarono vite ebraiche. . La storia dei “Giusti tra le Nazioni”, racconta di uomini e donne che ignorarono le leggi naziste, si opposero all’opinione pubblica e osarono fare ciò che era giusto.
Molti degli ebrei che sopravvissero al dominio e all’occupazione nazista dell’Europa tra il 1939 e il 1945 devono la loro sopravvivenza a non-ebrei. La pena per aver aiutato un ebreo a nascondersi era spesso la morte, specialmente in Polonia e nell’Europa dell’est. Molte centinaia di non ebrei furono giustiziati per aver tentato di aiutare gli ebrei. Vicini di casa ostili potevano essere pericolosi come la Gestapo, perché spesso tradivano sia coloro che si erano nascosti sia quelli che li nascondevano.
All’inizio del 2002, 56 anni dopo la fine della guerra in Europa, più di 19.000 non-ebrei erano stati onorati allo Yad Vashem. Se una singola pagina stampata fosse dedicata a ciascuna persona già riconosciuta come Giusto, ci vorrebbero almeno 50 libri per raccontare tutte le loro storie.
Soprattutto toccanti sono le storie di bambini nascosti e salvati dalla furia omicida nazista.  È doveroso dare riconoscimento a coloro che hanno salvato le vite di tanti bambini, salvandoli dalla deportazione e dalla morte: cattolici – tra essi anche religiosi francescani, benedettini e gesuiti – ortodossi greci e russi, protestanti, battisti e luterani, come anche musulmani in Bosnia e Albania. Tra i salvatori c’erano preti e suore, infermiere e bambinaie, insegnanti e studenti, vicini e amici, impiegati e colleghi dei loro genitori.
Finora, per più di cinquant’anni dopo l’Olocausto i sopravvissuti hanno dato testimonianza del male, della brutalità e della bestialità. Oggi è tempo di dare testimonianze di bontà, poiché in quell’inferno chiamato Olocausto, vi fu la bontà, la gentilezza, nonché l’amore e la compassione di molti che per salvare gli ebrei misero a rischio la loro vita.

Il prossimo sei marzo 2013 (dopo 50 anni dell’avvio del progetto della ricerca dei Giusti tra le Nazioni) si celebrerà la prima Giornata europea dedicata alla memoria dei Giusti, approvata recentemente dal Parlamento europeo.

Una preghiera per restare vigili
Signore, vorremmo veder realizzate le nostre speranze ponendoci in relazione con Te e accogliendoti in noi. Guardaci con benevolenza, affinché liberati dai nostri peccati, nell’esperienza del tuo amore, ci apriamo al prossimo. Nell’incontro con Te celebriamo la Parola, attualizzandola nella nostra vita. (Lucia Giallorenzo).

 

3. Le Opere di S. Alfonso
Le Canzoncine spirituali:  sin dal 1732…
Chi non ha cantato, almeno una volta nella vita, qualcuna delle canzoncine di S. Alfonso? Esse da tempo si sono travasate nel patrimonio orale/scritto della devozione religiosa popolare finendo col risultare: “di autore anonimo”, come è capitato alla famosissima “Tu scendi dalle stelle”. Eppure non mancano studi a riparare a questi vuoti di memoria.

Le Canzoncine di S. Alfonso sono cantici religiosi, composti con lo scopo di sostituire le canzoni licenziose in uso durante i lavori dei campi, e utilizzate durante le missioni predicate da S. Alfonso e dai suoi compagni. Il loro numero è cresciuto insieme all’anno di edizione. L’edizione del 1758 ne contiene 28; quella con la traduzione in versi latini, pubblicata da P. Reuss nel 1896, ne contiene 45.
E’ probabile che le prime Canzoncine siano state composte prima che S. Alfonso diventasse sacerdote; dopo il 1730 ne veniamo informati dalla corrispondenza del Santo e dal luglio 1732 incominciano ad essere pubblicate d’intesa col p. Sarnelli. Infatti, verso questa data apparve una prima edizione assai modesta, al prezzo di 33 grana il centinaio: senza dubbio si trattava di un foglietto distribuito durante le missioni.
A partire dal 1737 le Canzoncine appaiono in diverse opere del Sarnelli, ma senza firma; al punto che la maggior parte di esse, non si distinguono da quelle del Sarnelli stesso: i due erano amici e prendevano l’uno dall’altro. Gennaro Sarnelli,  dichiarato Beato nel 1996, muore nel 1744; S. Alfonso ne scrive la biografia e continua nella produzione di Canzoncine spirituali.
Bisogna attendere il 1769 per vedere stampata a Napoli una raccolta completa con il titolo di Canzoncine Spirituali dell’Ill.mo e Rev.mo Monsignor Don Alfonso de Liguori. Esse sono numerate come Edizione Settima. Tre altre edizioni di questa raccolta compaiono mentre l’autore è in vita; e una quindicina dopo la sua morte, senza contare le molte pubblicazioni parziali.

P. Oreste Gregorio col la sua opera critica Canzoniere Alfonsiano, pubblicata nel 1932, dà un assetto definitivo alla materia. Molti critici hanno evidenziato sia il valore letterario delle Canzoncine: spontaneità, freschezza di sentimento e di poesia popolare, sia l’ispirazione profonda che a volte le avvicina alla poesia classica.
Oggi la ricerca e la divulgazione delle Canzoncine del Santo sta avvenendo grazie all’impegno dei Redentoristi Salvatore Brugnano, Paolo Saturno e Alfonso Vitale.

 

4. Vivere la settimana con la liturgia = III Settimana del Tempo Ordinario (28 gennaio-2 febbraio) Liturgia delle Ore: III Settimana. 

28  gennaio  (lunedì) – Colore liturgico bianco.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  = Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie. – Mentre alcuni lo criticano ritenendolo posseduto dal demonio, Gesù mostra l’incoerenza di ogni accusa e dichiara che è contro lo Spirito Santo l’ostinarsi nel peccato.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =  Eb 9,15.24-28; Sal 97,1-6; Mc 3,22-30.
  • – Santi di oggi  =  San Tommaso d’Aquino, sacerdote e dottore della Chiesa. Beata Olga Olimpia Bidà.

29  gennaio  (martedì) – Colore liturgico verde.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  = Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà. – Compiere quello che Dio vuole da noi: ecco la verità, rivelata ai piccoli e agli umili, che ci fa diventare intimi del Signore, ben oltre i legami di sangue.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =  Eb 10,1-10; Sal 39,2.3.7-8a.10-11; Mc 3,31-35.
  • – Santi di oggi  =  Santi Papia e Mauro; Santa Gilda; San Sulpicio Severo.

30  gennaio  (mercoledì) – Colore liturgico verde.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  = Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore. – Gesù stesso spiega ad un gruppo ristretto la parabola: il seme è la Parola di Dio, seminata dal Figlio incarnato; i diversi tipi di terreno sono gli atteggiamenti assunti in modo libero da parte dei destinatari.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =  Eb 10,11-18; Sal 109,1-4; Mc 4,1-20.
  • – Santi di oggi  =  Santa Martina; Santa Giacinta Marescotti; Beato Sebastiano Valfré.

31  gennaio  (giovedì) – Colore liturgico bianco.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  = Noi cerchiamo il tuo volto, Signore. – Lampada destinata ad illuminare e misura giusta: attraverso queste immagini, Gesù fa luce sul nostro agire. Bisogna ascoltare la Parola, operare alla luce del sole, amare oltre ogni misura.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =  Eb 10,19-25, Sal 23,1-6; Mc 4,21-25.
  • – Santi di oggi  =  San Giovanni Bosco, sacerdote. San Gimignano; Santa Marcella.

1  febbraio  (venerdì) – Colore liturgico verde. – Primo Venerdì.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  = La salvezza dei giusti viene dal Signore. – Gesù sottolinea i ritmi spontanei di crescita in agricoltura, per indicare la potenza di sviluppo del regno di Dio, inaugurato da Lui in mezzo a noi.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =  Eb 10,32-39; Sal 36,3-6.23-24.39-40; Mc 4,26-34.
  • – Santi di oggi  =  San Trifone; San Severo; Beato Carlo Ferrari.

2  febbraio  (sabato) – Colore liturgico bianco.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  = Vieni, Signore, nel tuo tempio santo. – Pieno di Spirito Santo, il vecchio Simeone scioglie un cantico di lode all’Altissimo; anche la profetessa Anna riconosce, nel piccolo Gesù, la salvezza e la redenzione attese da Israele.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =  Eb 2,14-18; Sal 23,7-10; Lc 2,22-40.
  • – Santi di oggi  =  Presentazione del Signore. Santa Caterina de’ Ricci.
  • Oggi, nella Basilica di san Pietro in Roma e in ogni diocesi Celebrazione per i consacrati e le consacrate.

 

5. Santi calabresi del passato o venerati in Calabria
Venerabile Gesualdo da Reggio Calabria – 28 gennaio
 Nacque il 18 ottobre 1725 da nobili e pii genitori. A quindici anni entrò nell’ordine dei Cappuccini, facendo grandi progressi negli studi: prova ne sia che non essendo ancora sacerdote fu inviato ad insegnare filosofia nel convento di Fiumara di Muro. Fu tra l’altro grande conoscitore dell’aramaico, dell’ebraico e greco biblico. Esemplare nelle virtù della mortificazione, della povertà, della semplicità e dell’umiltà, soprattutto della fede della speranza e della carità. Fu grande direttore di anime e confessore, formatore di laici, sacerdoti e religiosi. Rinnovò con grande tenacia l’Ordine Cappuccino, svolgendo il suo apostolato in Calabria e Sicilia. Vivendo in mezzo alla gente, e dividendo con essa la sofferenza e la speranza del terremoto del 1783, fu presente come Cristo e Francesco in mezzo ai poveri. Come prove della sua santità, Dio gli concesse il dono dei miracoli in vita e in morte: fra questi il più celebre fu la traversata dello Stretto di Messina con un confratello, compiuta sul suo mantello.
Il 28 gennaio del 1803, mentre era Padre provinciale dei Cappuccini, morì dopo una vita dedicata ai poveri e alla chiesa del suo tempo. Il 2 aprile 1982 è stato promulgato il Decreto della Sacra Congregazione per la causa dei Santi da cui risulta che il Servo di Dio, Padre Gesualdo da Reggio Calabria, ha esercitato in modo eroico le tre virtù teologali, sia verso Dio, che verso il prossimo.
I suoi resti mortali attualmente riposano nel Santuario di Maria SS. della Consolazione in località Eremo e la sua tomba è meta di continui pellegrinaggi di fedeli che vanno a chiedere la fede, la protezione, ma soprattutto grazie.
(da Calabriaecclesia2000.it).

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