Rubrica religiosa settimanale a cura di P. Salvatore Brugnano
Pensieri sparsi per nutrire la mente e l’anima durante la settimana
Agosto 2013, quarta settimana: 25- 31 agosto.
1. Vangelo della domenica 25 agosto – «Sforzatevi di entrare per la porta stretta».
2. Aspetti della vita: Un Egitto libero dalla violenza.
3. Le Opere di S. Alfonso = 1771 –
Il rimedio di chi si trova in peccato e vuol salvarsi.
4. Vivere la settimana con la liturgia = 26-31 agosto 2013.
5. La Calabria e i Santi = La Madonna di Romania a Tropea.
1. Vangelo della domenica – (Lc 13,22-30)
«Sforzatevi di entrare per la porta stretta».
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.
Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
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Gesù si rifiuta di rispondere alla domanda riguardo al numero di coloro che si salveranno: la questione della salvezza non si pone infatti in termini generali, non si pone innanzitutto per gli altri, ma si pone “per me”.
Dipende dalla mia accettazione o dal mio rifiuto della salvezza che Gesù mi offre.
Il cammino verso la salvezza consiste nel seguire Gesù: egli è la via. Lo sforzo di entrare per “la porta stretta” è lo sforzo di seguire il cammino intrapreso da Gesù, cioè il cammino verso Gerusalemme, il cammino verso il Calvario. Il Calvario fu solo una tappa nel cammino verso la destinazione finale, una tappa di grande sofferenza, di tenebre e di solitudine, ma che sboccò direttamente su un mondo di luce e di gioia, illuminato dal sole nascente di Pasqua, vivente della gioia della risurrezione.
L’ingresso al sepolcro di Gesù, nella basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme, è basso e stretto, all’interno l’ambiente è angusto e buio: eppure, proprio da qui la risurrezione, in tutta la sua potenza irresistibile, levò il masso e aprì le tombe riempiendo il mondo di luce e di vita.
Il punto in cui si incontrano i due bracci della croce è stretto e basso, ma i bracci indicano i quattro punti cardinali, i quattro venti del mondo. Là Gesù “stese le braccia fra il cielo e la terra, in segno di perenne alleanza” ed estese la sua offerta dell’amore e della salvezza di Dio a tutti gli uomini, ad oriente e ad occidente, a settentrione e a mezzogiorno, invitando ogni uomo e ogni donna, di ogni età e di ogni razza, di ogni colore e di ogni lingua, a partecipare al banchetto del regno di Dio.
La porta stretta è il mezzo per uscire dalle angustie di un mondo senza amore; essa è l’apertura verso l’amore senza confini, verso il perdono e la misericordia.
(da Chiesa.it).
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Vi sono primi che saranno ultimi – La conclusione del Vangelo odierno è piuttosto amara: «Vi sono primi che saranno ultimi». Che cosa devono fare allora i primi, davanti ai quali viene chiusa la porta della salvezza e si sentono rispondere: «Voi, non so di dove siete »? Anzitutto gli uni e gli altri devono ascoltare l’insegnamento di Cristo.
Quindi seguire l’itinerario suggerito dal Vangelo: per entrare nel regno di Dio bisogna varcare la porta stretta. Finora molti hanno cercato di entrarvi ma non ci sono riusciti, poiché il loro impegno di onestà, di fede e di amore è stato insufficiente o non perseverante.
Conviene mettersi alla scuola del Signore che si rivolge ai credenti come a figli: «Figlio mio, non trascurare la correzione del Signore», talora dura ma sempre benefica. Dio è Padre, e un padre corregge i propri figli (II Lettura). Inoltre il Signore va annunciato ai non-credenti, anch’essi chiamati al culto dell’unico Dio (I Lettura), percorrendo la via della porta stretta: la Croce.
Nella mensa del regno entreranno i discepoli, coloro che, illuminati e formati dalle parole del Signore, hanno perseverato nella preghiera, nella carità e nella giustizia sociale.
(Sergio Gaspari, smm, in La Domenica).
Una preghiera per restare vigili
Come è possibile, mio Signore, che la porta della salvezza sia così stretta? Non è affatto stretta, figlio mio. Così ti appare perché hai ingigantito il tuo io. Se ti fossi fatto piccolo, come ti ho insegnato, ora passeresti agevolmente. Ti consiglio di non aspettare l’ultimo momento per convertirti ed entrare, come molti fanno, pensando che tanto c’è tempo. Ora la porta è spalancata, le mie braccia sono aperte per te da quando sono state inchiodate sulla croce. Non prenderti gioco della mia misericordia. (A. G.).
2. Aspetti della vita
Un Egitto libero dalla violenza.
In un comunicato alle organizzazioni del mondo, la Chiesa Copta Cattolica in Egitto chiarisce che ciò che accade nel Paese non è un conflitto politico, ma una lotta di tutti gli egiziani al terrorismo.
La Chiesa Cattolica in Egitto segue con sofferenza e speranza gli avvenimenti di terrorismo, morti, incendi di chiese, scuole e istituzioni pubbliche che sta vivendo il nostro paese. Spinti, perciò, dall’amore per il nostro paese e in segno di solidarietà con tutti coloro che amano l’Egitto, siano essi cristiani e musulmani, secondo le nostre possibilità, di comunicare con numerose organizzazioni nel mondo per chiarire la verità dei fatti.
Desideriamo confermare quanto segue:
- – Il nostro sostegno fermo, cosciente e libero a tutte le istituzioni del paese e in particolare alla polizia egiziana e alle forze armate per tutti gli sforzi che stanno compiendo per proteggere il paese.
- – Il nostro apprezzamento per la posizione dei paesi che comprendono la natura del corso degli avvenimenti e nello stesso tempo il nostro rifiuto categorico di ogni intromissione negli affari interni dell’Egitto o di ogni tentativo di influenzare le sue supreme decisioni, da qualsiasi parte provengano e per qualsiasi pretesto.
- – Il nostro ringraziamento a tutti i media egiziani e stranieri che trasmetto le notizie e i fatti con oggettività e onestà, mentre biasimiamo i media che diffondono bugie e falsificano la verità con lo scopo di deviare l’opinione pubblica mondiale.
- – Il nostro ringraziamento a tutti i nostri connazionali musulmani rispettabili che ci sono stati vicini, secondo le loro possibilità, per difendere le nostre chiese e le nostre istituzioni.
- – E infine ci rivolgiamo alla coscienza mondiale e a ogni capo di stato perché comprendano e credano che ciò che accade in Egitto ora non è un conflitto politico tra fazioni diverse, ma una lotta di tutti gli Egiziani al terrorismo.
(da Zenit.org)
3. Le Opere di S. Alfonso
1771 – Il rimedio di chi si trova in peccato e vuol salvarsi.
Gesù Cristo un giorno fu interrogato se erano pochi quelli che si salvano. Rispose: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare». Disse che molti cercano d’entrare in cielo, ma non entrano, e perché? Perché vogliono entrarvi, ma senza scomodo, senza farsi forza per astenersi da’ piaceri illeciti; e perciò disse: la porta del cielo è stretta, bisogna faticare, farsi forza per entrarvi. E bisogna persuadersi che quello che possiamo fare oggi non potremo farlo sempre appresso.
Questo è l’inganno che manda tante anime all’inferno; perché in seguito l’anima sarà fatta più debole, più ottenebrata, più dura, e saranno mancati gli aiuti divini; e così resterà morta nel suo peccato.
Tu dici: appresso lo farò; dunque già conosci che per salvarti bisogna che lasci il peccato; e giacché bisogna lasciare il peccato, perché non lo fai ora che Dio ti chiama? Quel tempo che al presente hai di rimediare, appresso non l’avrai, e quella misericordia che ora ti usa Dio, appresso non te l’userà; e così, se ti vuoi salvare, quel che hai da fare fallo presto.
Confessati quanto prima puoi, e trema che ogni dilazione che prendi, non sia la rovina eterna dell’anima tua.
Scrive San Fulgenzio: Se tu stessi infermo, e il medico ti offrisse un rimedio sicuro per sanarti, diresti, non voglio sanarmi ora, perché spero di sanarmi appresso? E per la salute dell’anima poi vuoi restare in peccato, con dire, spero che Dio anche appresso mi userà misericordia? E se il Signore secondo i suoi giusti giudizi non vorrà usartela, che ne sarà di te, non sarai dannato? Dunque, dice l’apostolo, facciamo il bene or che abbiamo tempo di farlo. Perché appresso forse non avremo più questo tempo. Perciò ci esorta il Signore a star vigilanti in custodire le anime nostre, perché non sappiamo l’ora quando il Signore ha da venire a prendere i conti della nostra vita.
(da Sermoni compendiati – Sermone 52. – Punto II)
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4. Vivere la settimana con la liturgia = XXI Settimana del Tempo Ordinario
(26-31 agosto) – Liturgia delle Ore: I Settimana.
26 agosto (lunedì) – Colore liturgico verde
- – Pensiero dalle letture bibliche di oggi – Il Signore ama il suo popolo. – Tuona il Signore contro l’ipocrisia, il malinteso proselitismo, le false sottigliezze che deformano l’autentico culto verso Dio.
- – Letture bibliche alla Messa di oggi = 1Ts 1,1-5.8b-10; Sal 149,1-6.9; Mt 23,13-22.
- – Santi di oggi = Sant’Anastasio; Sant’Alessandro; Beata Maria Beltrame Quattrocchi.
27 agosto (martedì) – Colore liturgico bianco.
- – Pensiero dalle letture bibliche di oggi = Signore, tu mi scruti e mi conosci. – Le due distorsioni più rilevanti in campo religioso del “fariseismo” di tutti i tempi: l’ossessione per i dettagli trascurando l’essenziale, la cura puntigliosa dell’esteriorità dimenticando il primato della vita interiore.
- – Letture bibliche alla Messa di oggi = 1Ts 2,1-8; Sal 138,1-6; Mt 23,23-26.
- – Santi di oggi = Santa Monica, madre di sant’Agostino. San Rufo; San Narno.
28 agosto (mercoledì) – Colore liturgico bianco
- – Pensiero dalle letture bibliche di oggi = Signore, tu mi scruti e mi conosci. Terribile l’immagine evangelica dei sepolcri imbiancati: gente marcia dentro con una faccia rispettabile, ammiratrice dei santi del passato e ostile ai profeti di oggi.
- – Letture bibliche alla Messa di oggi = 1Ts 2,9-13; Sal 138,7-12ab; Mt 23,27-32.
- – Santi di oggi = Sant’Agostino, vescovo e dottore della Chiesa. Santa Fiorentina; San Vicinio.
29 agosto (giovedì) – Colore liturgico rosso.
- – Pensiero dalle letture bibliche di oggi = La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza. La missione del Battista – preparare la via al Signore – viene suggellata dal martirio. Limpido testimone della verità e della giustizia, la sua voce ancora risuona nella Chiesa.
- – Letture bibliche alla Messa di oggi Ger 1,17-19; Sal 70,1-6.15.17; Mc 6,17-29.
- – Santi di oggi = Martirio di San Giovanni Battista. Santa Sabina.
30 agosto (venerdì) – Colore liturgico verde
- – Pensiero dalle letture bibliche di oggi = Gioite, giusti, nel Signore. Non basta aver acceso la lampada, occorre alimentarne la fiamma con l’olio: questo dice la parabola odierna. Se la nostra fede non è continuamente alimentata dall’amore per lo Sposo, non regge l’usura del tempo.
- – Letture bibliche alla Messa di oggi = 1Ts 4,1-8; Sal 96,1-2.5-6.10-12; Mt 25,1-13.
- – Santi di oggi = Santa Margherita Ward; Beato Ildefonso Schuster.
31 agosto (sabato) – Colore liturgico verde.
- – Pensiero dalle letture bibliche di oggi = Il Signore viene a giudicare i popoli con rettitudine. Possibile che il vangelo, i sacramenti, le testimonianze dei santi non ci smuovano dal nostro torpore? In attesa dell’incontro con Cristo, non seppelliamo i doni di grazia che ci ha lasciato!
- – Letture bibliche alla Messa di oggi = 1Ts 4,9-11; Sal 97,1.7-9; Mt 25,14-30.
- – Santi di oggi = Santi Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo; San Raimondo Nonnato; Sant’Aristide.
5. La Calabria e i Santi.
La Madonna di Romania a Tropea
Tropea si prepara a festeggiare la sua Patrona: la Madonna di Romania, la cui novena inizia a fine agosto mentre la festa si celebra il 9 settembre.
La leggenda dice che al tempo delle lotte iconoclaste un marinaio riuscì a salvare un quadro della Madonna e lo portò sulla sua nave.
Durante un viaggio la nave fu sospinta da una tempesta nel porto di Tropea. Riparate le avarie, il Capitano cercò di ripartire ma la nave rimaneva ferma in rada.
Nella stessa notte il Vescovo della città sognò la Madonna che gli chiedeva di rimanere a Tropea e diventarne la Protettrice. Il sogno si ripeté per varie notti. Alla fine il Vescovo, convocati gli alti funzionari e i cittadini, si recò al porto a prendere il quadro della Madonna. Non appena il quadro fu portato a terra la nave ripartì.
La Madonna promise di difendere la cittadina dalle pestilenze, dai terremoti e dalla guerra e molti fatti accaduti fino ad oggi lo testimoniano. Ne citiamo uno per tutti: durante l’ultima guerra Tropea subì’ un bombardamento; ma le sei bombe sganciate caddero tutte in una buca e rimasero inesplose.
La Madonna di Romania si festeggia Il 27 marzo e il 9 settembre con una solenne processione a cui partecipano con grande devozione tutte le autorità e tutto il popolo.
(dal sito web della Pro loco di Tropea).
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