Rubrica religiosa settimanale a cura di P. Salvatore Brugnano
Pensieri sparsi per nutrire la mente e l’anima durante la settimana
Luglio 2013, quarta settimana: 21-27 luglio.
1. Vangelo della domenica 21 luglio – «Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore».
2. Aspetti della vita – Papa Francesco in Brasile alla XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù dal 23 al 28 luglio.
3. Le Opere di S. Alfonso = Il solo tuo amore, o Signore.
4. Vivere la settimana con la liturgia = 22-27 luglio 2013.
5. Santi calabresi del passato = San Pantaleone, confessore e martire (27 luglio).
1. Vangelo della domenica – (Lc 10,38-42)
« Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore».
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
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I testi biblici che ci riportano il messaggio di questa domenica (la prima lettura e il Vangelo) ci insegnano che il Dio della Trinità ama recarsi di tanto in tanto dagli uomini, perché la sua presenza è un onore e una benedizione. Al tempo dei patriarchi, si reca da Abramo e promette un figlio a Sara che non ne ha ancora. Gesù, da parte sua, esalta due donne nubili, Maria e Marta, onorandole della sua visita e della sua parola. Il racconto di questa visita ci mostra che si deve manifestare a Gesù un vero rispetto.
Il Dio della Trinità oggi continua a recarsi presso gli uomini. Questo noi la chiamiamo visita. Spesso, ci rendiamo conto della venuta di Dio solo dopo la sua visita.
In questo giorno, il nostro Signore e Salvatore ci invita a recarci da lui. Egli è il sacerdote, l’annunciatore e l’ospite di questa festa liturgica. Gioiamo di questo onore, ascoltiamo la sua parola con attenzione e festeggiamo con lui la comunione di oggi con atteggiamento di venerazione. Ma soprattutto prendiamo a cuore quello che lui ci dice: è colui che si impregna della sua parola e vive secondo essa che gli manifesta il più grande rispetto.. (da Chiesa.it)
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Beati noi se sapremo accogliere la parola di Dio – Il brano evangelico ci fa riflettere sui nostri atteggiamenti nei confronti dell’ospitalità: può prevalere la preoccupazione di preparare qualcosa da offrire agli ospiti o piuttosto il desiderio di comunicare con l’ascolto e il dialogo con la persona che accogliamo. Non sono modi da contrapporre, ma piuttosto da tenere uniti come si comportarono le due sorelle Marta e Maria con Gesù, benché sembra che una impersoni la vita attiva e l’altra la vita contemplativa.
Abbiamo bisogno dell’atteggiamento sia di Marta, sia di Maria, perché la nostra ospitalità si realizzi.
La liturgia della Parola accosta il racconto dell’ospitalità (I Lettura) che Abramo offre a tre inviati di Dio e la ricompensa che è il dono di un figlio. Nella comunione delle persone si realizza la Chiesa come corpo di Cristo (II Lettura). Celebrando l’Eucaristia accogliamo e serviamo come ospite Gesù e da lui impariamo a servirlo nei nostri fratelli. Così sperimentiamo la mirabile comunione con Dio e siamo portati ad essere ospitali verso tutti, non escludendo nessuno. È il volto che la Chiesa, comunità che Dio costituisce e raduna, ha da trasmettere. (Bartolomeo Stellino, liturgista., in La Domenica).
Una preghiera per restare vigili
O Gesù, tu che sei venuto tra noi per servire e non per essere servito, donaci la grazia di servirti nei nostri fratelli bisognosi, senza escludere nessuno, nemmeno gli emarginati, gli extracomunitari o coloro che ci sono poco simpatici; fa’ che li aiutiamo con amore e con generosità, ricordandoci di offrire loro anche la tua Parola, che abbiamo ascoltato con diligenza e assiduità. (D. Mariano Grosso, osb).
2. Aspetti della vita
Papa Francesco in Brasile alla XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù dal 23 al 28 luglio.
Giovani in missione: «Andate e fate miei discepoli tutti i popoli» (Mt 28,19). Questo tema accompagnerà dal 23 al 28 luglio la XXVIII Giornata mondiale della gioventù a Rio de Janeiro. Un raduno mondiale in America Latina a 26 anni dalla Gmg di Buenos Aires. L’evento è stato preceduto dalla Settimana missionaria (16-21 luglio) che vedrà parte attiva le diocesi e le parrocchie del Brasile. «Una missione per annunciare Gesù Cristo e approfondire la fede, in risposta all’invito del Papa – come ha detto l’arcivescovo di Rio, Monsignor Orani João Tempesta in un’intervista su Avvenire il 3 febbraio. –
La Gmg è un grande dono per cercare di cambiare il volto della nostra Chiesa e di renderlo più giovane e missionario».
Benedetto XVI, ora papa emerito, un anno fa, nel suo messaggio per la Gmg ha evidenziato la necessità di un impegno missionario soprattutto in due ambiti: le comunicazioni sociali (internet) e la mobilità nel mondo (partire da se stessi per andare verso gli altri e condurli a Dio).
Presso la spiaggia di Copacabana sono previste: la messa di apertura, la cerimonia di benvenuto e la Via Crucis, a Guaratiba: la veglia e la messa conclusiva.
Dopo l’elezione di Papa Francesco si prevedono due milioni di giovani e 10.000 italiani.
Nel logo ufficiale: un grande cuore con simboli e colori del Brasile. In verde: la Croce pellegrina e il “Pão de Açúcar”, il “Pan di Zucchero” (collina di Rio de Janeiro), in giallo: il Cristo Redentore (simbolo della città), in blu: il litorale brasiliano. (Lucia Giallorenzo in La Domenica).
Papa Francesco partirà 22 luglio, di mattina, da Fiumicino. Il programma si può definire con una sola parola: intenso. Tra visite a favelas, santuari, ospedali, e incontri con pellegrini, malati, poveri, autorità politiche e religiose, il Pontefice dedicherà un solo giorno al riposo degli otto programmati.
Alla fine delle celebrazioni il Santo Padre annuncerà il luogo della prossima Giornata mondiale della gioventù. È quasi ufficiale che si tratti di Cracovia, ma aspettiamo che sia Papa Francesco a confermarlo.
3. Le Opere di S. Alfonso
1754 – Il solo tuo amore, o Signore.
La bella virtù della carità del santo amor di Dio è quella virtù regina delle altre che regna e regnerà in eterno.
La fede dopo morte avrà il suo premio perché vedrà quel che ha creduto; ma la virtù della fede in paradiso non vi sarà.
La speranza dopo morte avrà il suo premio, perché possederà quel che ha sperato; ma la virtù della speranza in paradiso non vi sarà.
La carità, l’amore verso Dio dopo morte avrà il suo premio e regnerà in eterno, perché con immensa beatitudine seguirà ad amare in eterno quel Dio che avrà amato qui in terra.
Amiamo dunque tutti, amiamo tutti e ciascuno il nostro Dio. In ogni nostra operazione il nostro Dio abbiamo innanzi agli occhi, seguendo sempre in ogni nostra azione la sua divina volontà, il suo divino beneplacito, e non solo con sofferenza, ma ancor con gioia portiamo tutto ciò che contrario sia al nostro amor proprio e all’umana nostra sensibilità.
Per questo solo ed unico fine di amare il nostro Dio, noi siamo stati da Dio creati e messi al mondo.
In seguir quest’unico e solo fine noi poniamo in questo mondo ogni nostra cura, ogni nostra sollecitudine.
Del solo suo santo amore noi solamente facciamo conto; il solo suo santo amore a lui spesso con istanza chiediamo: il solo tuo amore, o Signore (tutti diciamo spesso, e ciascuno) il solo tuo santo amore, o Signore, colla tua santa grazia donaci. E son ricco abbastanza né altro più da te richiedo, come di continuo supplicava quel gran santo tanto innamorato di Dio, il gran S. Ignazio..
(da Contrassegni sicuri da riconoscere in noi il santo amor di Dio)
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4. Vivere la settimana con la liturgia = XVI Settimana del Tempo Ordinario
(22-27 luglio) – Liturgia delle Ore: IV Settimana.
22 luglio (lunedì) – Colore liturgico bianco
- – Pensiero dalle letture bibliche di oggi – Ha sete di te, Signore, l’anima mia. – Ad una donna viene affidato il primo annunzio della risurrezione del Signore. Soltanto chi ha visto e ascoltato, come Maria di Magdala, è in grado di dare agli altri il lieto annunzio.
- – Letture bibliche alla Messa di oggi = Ct 3,1-4a oppure 2Cor 5,14-17; Sal 62,2-6.8-9; Gv 20,1-2.11-18.
- – Santi di oggi = Santa Maria Maddalena. Beato Agostino da Biella.
23 luglio (martedì) – Colore liturgico bianco.
- – Pensiero dalle letture bibliche di oggi = Benedirò il Signore in ogni tempo. – Così come i tralci fruttificano soltanto se collegati alla vite, porterà frutto soltanto il discepolo che rimane unito a Colui che dà la vera vita.
- – Letture bibliche alla Messa di oggi = Gal 2,19-20; Sal 33,2-11; Gv 15,1-8.
- – Santi di oggi = Santa Brigida di Svezia, religiosa, patrona d’Europa (1303-1373). Fondatrice dell’Ordine delle Brigidine e mistica. San Giovanni Cassiano.
24 luglio (mercoledì) – Colore liturgico verde.
- – Pensiero dalle letture bibliche di oggi = Diede loro frumento dal cielo. – Perfino nell’attuale situazione di “desertificazione” spirituale, la Parola di Dio viene seminata come in atmosfera di “nuova evangelizzazione”: sapremo accoglierla?
- – Letture bibliche alla Messa di oggi = Es 16,1-5.9-15; Sal 77,18-19.23-28; Mt 13,1-9.
- – Santi di oggi = San Charbel (Giuseppe) Makhluf ; Santa Cristina di Bolsena; Sant’Eufrasia.
25 luglio (giovedì) – Colore liturgico rosso.
- – Pensiero dalle letture bibliche di oggi = Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia. – La chiamata del Signore non è mai in vista del dominio o dell’oppressione degli altri, bensì per il servizio e la testimonianza, fino al martirio se occorresse.
- – Letture bibliche alla Messa di oggi = 2 Cor 4,7-15; Sal 125,1-6; Mt 20,20-28.
- – Santi di oggi = San Giacomo, apostolo. San Cristoforo; Santa Valentina.
26 luglio (venerdì) – Colore liturgico bianco.
- – Pensiero dalle letture bibliche di oggi = Il Signore gli darà il trono di Davide suo padre. – Noi, nati nei contesti cristiani, siamo ben più fortunati dei profeti antichi, i quali desiderarono di vedere e sentire il compiersi delle antiche promesse in Gesù, ma non vi riuscirono.
- – Letture bibliche alla Messa di oggi = Sir 44,1.10-15; Sal 131,11.13-14.17-18; Mt 13,16-17.
- – Santi di oggi = Santi Gioacchino e Anna. Memoria. Beato Tito Brandsma.
27 luglio (sabato) – Colore liturgico verde.
- – Pensiero dalle letture bibliche di oggi = Offri a Dio come sacrificio la lode. – Anche se talvolta il male commesso da alcuni sembra intollerabile, bisogna lasciar crescere zizzania e buon seme, in attesa fiduciosa del giudizio riservato al Padre.
- – Letture bibliche alla Messa di oggi = Es 24,3-8; Sal 49,1-3.5-6.14-15; Mt 13,24-30.
- – Santi di oggi = San Simeone stilita; San Pantaleone; San Celestino I.
5. Santi calabresi del passato o venerati in Calabria
San Pantaleone, confessore e martire (27 luglio).
Il martirio di San Pantaleone.
Tutto ciò che si sa su di lui è che esercitò la professione di medico presso l’imperatore Massimiano Galerio. Fervente cristiano, ebbe però una crisi religiosa che lo convinse ad abiurare e venerare le divinità pagane. Fortunatamente questo periodo fu di breve durata; Dio illuminò la sua mente e Pantaleone tornò al cristianesimo, donando quanto era in suo possesso ai poveri.
Per la sua fede cristiana subì il martirio mediante decapitazione dopo essere stato torturato orribilmente.
Il suo culto è ben documentato: esistevano chiese a lui dedicate fin dal tempo di Giustiniano.
San Pantaleone era venerato come uno dei santi ausiliatori per l’aiuto speciale che elargivano in caso di necessità.
Dagli orientali era definito “grande martire e taumaturgo” e “anarghiro” (medico che svolgeva la professione gratuitamente); a Costantinopoli, Madrid e Ravello (Salerno) esistono ampolle del suo sangue; a Ravello il suo sangue si liquefaceva nel giorno della sua festa, come quello di san Gennaro a Napoli. Lione e Venezia affermano di possedere reliquie del Santo.
San Pantaleone è invocato contro gli esaurimenti, le malattie mentali, la tubercolosi; inoltre è protettore di medici, balie, nutrici ed ostretiche.
Popolarmente protegge dallo strabismo e dai disturbi della parola, ma viene invocato anche quale protettore contro il terribile flagello degli scarafaggi. Si narra che tornò al cristianesimo dopo aver visto un sacerdote far morire con un segno di croce una moltitudine di scarafaggi che avevano invaso una casa.
In Calabria è venerato a Reggio nella frazione omonima e a Papanice di Crotone.
(da Calabriaecclesia2000.it).