Rubriche

La bisaccia del pellegrino 2

Rubrica religiosa settimanale a cura di P. Salvatore Brugnano

Pensieri sparsi per nutrire la mente e l’anima durante la settimana

 

Gennaio 2012, seconda settimana: 8-14 gennaio

1. Vangelo della domenica 8 gennaio – «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento.».
2. Aspetti della vita  – Il Battesimo – aspetti fondamentali.
3. Un incontro con S. Alfonso – I funerali … da vivo – Gaffe giornalistiche a ripetizione.
4. Vivere la settimana con la liturgia =  9-14 gennaio 2012.
5. Curiosità calabresi del passato  =  Atto di consacrazione.

 

1. Vangelo della domenica –  (Mc 1,7-11)
Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento.
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

L’evangelista Marco racconta il battesimo di Gesù con la sua abituale sobrietà. Non ha parlato (e non parlerà) della nascita di Gesù, e nemmeno della sua infanzia. Per lui, tutto ha inizio col battesimo di Gesù. I pochi versetti dedicati alla missione di Giovanni richiamano e riassumono in breve la lunga attesa, da parte dell’umanità, della venuta del Salvatore.
La missione del Salvatore comincia con il far passare in secondo piano il precursore, il quale, potendo proporre soltanto un battesimo d’acqua, lascia il posto a colui che battezzerà nello Spirito Santo. Comincia una nuova era, una creazione assolutamente nuova.
Il Creatore prende il posto della creatura. Il Salvatore scende nel Giordano come un peccatore, il giudice di questo mondo fa la parte di un nuovo Adamo. Gesù esce dall’acqua e intraprende la propria missione, come all’inizio l’uomo fu plasmato dal fango, mentre un flutto risaliva dalla terra e bagnava la superficie del suolo (Gen 2,6). Gesù riceve lo Spirito Santo come già un tempo: “Dio… soffiò nelle sue narici un alito di vita” (Gen 2,7). E Gesù, secondo Marco, diviene l’uomo nuovo, proprio come di Adamo si dice: “E l’uomo divenne un essere vivente” (Gen 2,7).
L’umanità ricomincia allora, col battesimo di Gesù, su basi nuove. Dovrà ancora passare attraverso l’esperienza della morte ed entrare quindi nella gloria della risurrezione. Dovrà ancora, e deve tuttora, trasformarsi lentamente in ogni uomo, aspettando il giorno in cui “vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi… Ed egli… riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo” (Mc 13,26-27). Allora non ci sarà più battesimo (At 21,23-27). (La Chiesa.it). 

E venne una voce dal cielo: «tu sei il figlio mio, l’amato» – Il Vangelo di Marco ci ricorda il Battesimo di Gesù nelle acque del Giordano. L’acqua scorre sul capo del Cristo. Con quel gesto di umiltà Gesù prende su di sé la fragilità della condizione umana condividendo con noi tutto eccetto il peccato. E inizia la sua vita pubblica con quel gesto penitenziale.
– La missione di salvezza del Servo sofferente comincia con l’obbedienza incondizionata al Padre. Prende su di sé i nostri peccati e li espia. Il Battesimo preannuncia così la Pasqua e il “sì” pronunciato nella Passione. Anche l’apostolo Giovanni menziona l’acqua che insieme con il sangue hanno caratterizzato la venuta di Cristo.
Questi due elementi uniti alla voce dello Spirito Santo testimoniano che Gesù è davvero il Figlio di Dio, il Messia atteso. L’acqua ricorre anche nella Prima lettura tratta dal profeta Isaia: il Signore invita tutti gli assetati a dissetarsi all’acqua che sgorga dal costato di Cristo.
Chiunque voglia ottenere la salvezza dovrà ricorrere a lui che ha indetto un tempo di grazia per i peccatori. Attingiamo all’acqua che purifica finché ne abbiamo la possibilità. (Nicola Gori in “La Domenica”).

 2. Aspetti della vita Il Battesimo – aspetti fondamentali.

Il sacramento del Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana, il vestibolo d’ingresso alla vita nello Spirito, e la porta che apre l’accesso agli altri sacramenti. Mediante il Battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione: Il Battesimo può definirsi il sacramento della rigenerazione cristiana mediante l’acqua e la parola».
Fede e Battesimo

  • Il Battesimo è il sacramento della fede. La fede ha bisogno della comunità dei credenti. È soltanto nella fede della Chiesa che ogni fedele può credere. La fede richiesta per il Battesimo non è una fede perfetta e matura, ma un inizio, che deve svilupparsi. Al catecumeno o al suo padrino viene domandato: « Che cosa chiedi alla Chiesa di Dio? ». Ed egli risponde: « La fede! ».
  • In tutti i battezzati, bambini o adulti, la fede deve crescere dopo il Battesimo. Per questo ogni anno, nella Veglia pasquale, la Chiesa celebra la rinnovazione delle promesse battesimali. La preparazione al Battesimo conduce soltanto alla soglia della vita nuova. Il Battesimo è la sorgente della vita nuova in Cristo, dalla quale fluisce l’intera vita cristiana.
  • Perché la grazia battesimale possa svilupparsi è importante l’aiuto dei genitori. Questo è pure il ruolo del padrino o della madrina, che devono essere credenti solidi, capaci e pronti a sostenere nel cammino della vita cristiana il neo-battezzato, bambino o adulto. Il loro compito è una vera funzione ecclesiale. L’intera comunità ecclesiale ha una parte di responsabilità nello sviluppo e nella conservazione della grazia ricevuta nel Battesimo. (dal Catechismo della Chiesa cattolica).

3. Un incontro con S. Alfonso I funerali … da vivo – Gaffe giornalistiche a ripetizione

Era morto il piccolo Carlo de Liguoro, figlio di Ercole, il quale era fratello minore di S. Alfonso. Questa morte  fu causa di un grosso equivoco giornalistico, che valse, però, a palesare il credito grande in cui era universalmente tenuto il santo vescovo di S. Agata.

«A Napoli, nella chiesa della nobilissima arciconfraternita della Concezione di Montecalvario, dove giaceva sepolta donna Anna Cavalieri, mamma di sant’Alfonso e nonnina del morticino, vennero celebrati sontuosi funerali con fiori, musiche e canti. Tannoia racconta: “Di altro in Napoli non si parlava che di questa pompa. Il gazzettiere, credendo morto Mons. Liguori, lo pose nei suoi fogli”. È chiaro che il cronista aveva ‘orecchiato’ la notizia per la strada, dove risonava il nome del celebre zio e quello del nipotino defunto. Riassuntala a modo suo l’inoltrò a Firenze, dove si pubblicavano le Notizie del mondo, di cui era corrispondente.
L’articoletto sensazionale apparve al numero 10 del giornale: “Napoli 22 gennaio 1771. È passato agli eterni riposi Monsignor D. Alfonso de Liguori, vescovo di S. Agata dei Goti, patrizio napoletano, fondatore di molte congregazioni e di spirito illibatissimo. Le di lui opere date alla luce ne caratterizzano la pietà e le singolari virtù, che l’adornavano: una sola serve per fargli un eterno elogio. Le rendite del suo vescovado le ha tutte erogate in beneficio de’ poveri e delle chiese. Non volle mai servirsi di carrozza, fu zelante dell’onor di Dio, e un ottimo Prelato”.

Aggiunge il menzionato biografo settecentesco: “Pervenuta in Lucca questa notizia, non mancarono i rispettabili canonici di quella cattedrale, tanta era la venerazione che per lui si aveva di fargli un solenne funerale come benemerito della Chiesa e dell’Europa tutta. Alfonso ne restò confuso; né mancò ringraziarne quel rispettabilissimo Capitolo di tanta bontà per esso avuta”.

Qualche familiare o discepolo del Santo dovette avvertire il gazzettiere del granchio preso, perché rettificasse, ed egli il 12 febbraio inserì nel giornale una smentita: “Si è dileguata la comune voce della morte di Mons. Liguori, vescovo di S. Agata de’ Goti, nata per equivoco della morte del di lui fratello”. Intanto prendeva un’ulteriore gaffa: dissepolto Monsignore, calava nella tomba il signore Ercole vivissimo!

Ma… la rettifica non riuscì a sradicare del tutto l’errore. Infatti un anonimo raccoglitore di avvisi mortuari del 1771 riportò l’elogio fiorentino quasi  con le stesse parole nel codice 366 (f. 8) del fondo Ferraioli della biblioteca vaticana, rilevando: “Ora va a adorarsi sugli altari”!

Alfonso sopravisse ancora 16 anni a questo curioso episodio. (da Oreste Gregorio, Monsignore si diverte).

4. Vivere la settimana con la liturgia = I Settimana Tempo Ordinario (9-14 gennaio)
Liturgia delle Ore: I Settimana.

9  gennaio  (lunedì) – Colore liturgico verde.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  = A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento. – La chiamata a essere cristiani e a seguire Gesù non è frutto di una decisione umana, ma la risposta alla chiamata di Dio.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =  lSamuele 1,1-8; Salmo 115,12-19; Marco 1,14-20.
  • – Santi di oggi  =  San Marcellino; Sant’Adriano; San Fillano.

10  gennaio  (martedì) – Colore liturgico verde.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  =  Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore. – Non si arriva alla fede dopo dotti discorsi su Dio, ma sperimentando l’amore che Dio ha per ogni essere umano.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  = 1Samuele 1,9-20; Cant. lSamuele 2,1.4-8; Marco 1,21b-28.
  • – Santi di oggi  =  San Milziade; San Domiziano; San Gregorio di Nissa.

11 gennaio  (mercoledì) – Colore liturgico verde.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  =   Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà. – Samuele, come ogni persona, ha una chiamata originale e personale a cui deve rispondere facendo il proprio orecchio attento alla voce del Signore.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  = lSamuele 3,1-10.19-20; Salmo 39,2.5.7-10; Marco 1,29-39.
  • – Santi di oggi  =  Sant’Igino; San Leucio; Beato Bernardino.

12 gennaio  (giovedì)  –  Colore liturgico verde.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  = Salvaci, Signore, nella tua misericordia. – Come non è il lebbroso che si avvicina a Gesù, ma è quest’ultimo che si avvicina al primo e lo tocca, così anche con noi è sempre il Signore a farsi a noi vicini se siamo capaci di fare il primo passo verso di lui.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  = lSamuele 4,1b-11; Salmo 43,10-11.14-15.24-25; Marco 1,40-45.
  • – Santi di oggi  = Sant’Arcadio; Santa Cesaria; Sant’Antonio M. Pucci.

13 gennaio  (venerdì) – Colore liturgico verde.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  = Canterò in eterno l’amore del Signore. – Il Signore si manifesta sempre agli uomini di ogni tempo, ma sempre adattandosi alla nostra immaturità, con pazienza instancabile.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =   lSamuele 8,4-7.10-22a; Salmo 88,16-19; Marco 2,1-12.
  • – Santi di oggi  =  Sant’Ilario; San Remigio; San Goffredo.

14 gennaio  (sabato) – Colore liturgico verde.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  =  Signore, il re gioisce della tua potenza! –. La parola di Dio agisce continuamente e trasforma ogni persona che la sa accogliere nonostante i suoi peccati e le sue imperfezioni, come ha fatto con Levi.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  = lSamuele 9,1-4.17-19; 10,1a; Salmo 20,2-7; Marco 2,13-17.
  • – Santi di oggi  = San Malachia profeta; San Felice da Nola; San Nino; San Dazio.

5. Curiosità calabresi del passato
Atto di consacrazione.
Sta pe’ sempi lu bon mbenutu,
Lu mio amanti e lu mio Spusu,
Lu mio Amuri e lu mio riposu.
O tempi d’amuri e di felicità,
Vi dugnu li tre senzi,
E cu li tre potenzi: M
imoria, ‘ntellettu e volontà.
Benadicitimi e santificàtimi
E puro d’ogni mali libaràtimi. (n. 2870).
(S. Leo di Briatico)°

Raffaele Lombardi Satriani In “Canti popolari calabresi” Volume IV Napoli, Eugenio De Simone editore, 1933

 

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