La bisaccia del pellegrino

Rubrica religiosa settimanale

a cura di P. Salvatore Brugnano

Giugno 2010, quarta settimana: 20-26 giugno 2010
1. Vangelo della domenica – «Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto».
2. Aspetti della vita – Il superfluo.
3. Un insegnamento di S. Alfonso – La bestemmia dei morti.
4. La settimana con la liturgia = 21-26 giugno.
5. Saggezza calabrese – Buona sera alla Madonna.

1. Vangelo della domenica – Lc 9, 18-24
«Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto».

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà».
L’evangelista Luca ci offre un sondaggio proposto da Gesù. Il risultato è deludente. Però, Pietro, illuminato dallo Spirito del Padre, proclama che Gesù è «Il Cristo di Dio». Ci fa meraviglia che il Maestro inviti al silenzio. Gesù non è venuto per essere un Re trionfale. E richiama che dovrà intraprendere la strada della croce, via necessaria che porta alla vita in pienezza.
Gesù è il Messia, ma non come quello di cui fantasticavano gli uomini. Egli segue il cammino tracciato da Dio, che è il cammino della croce. Chiunque vuole essere con lui, deve seguirlo in questo cammino. Tutti i credenti sono discepoli di Cristo. Egli non li tratta come mercenari, ma come amici, vuole che lo accompagnino nel suo cammino e prendano parte alle sue sofferenze. Il suo destino deve essere anche il loro. Che essi portino ogni giorno la loro croce. Gesù non parla del martirio, che può capitare una sola volta, ma delle sofferenze che ognuno incontra nell’adempimento serio del proprio dovere e delle difficoltà quotidiane che devono essere sopportate pazientemente grazie all’amore per lui. – A ognuno la scelta: seguire Gesù o altri, accogliere la croce o fuggirla, servire Dio o noi stessi.

2. Aspetti della vita
Il superfluo

La conquista del superfluo dà un’eccitazione spirituale più grande che la conquista del necessario. L’uomo è una creazione del desiderio, non del bisogno.
Alcuni anni fa, dovendo scrivere un articolo sul simbolo, avevo letto con interesse un saggio del filosofo francese Gaston Bachelard (1884-1962), intitolato La psicanalisi del fuoco (egli poi aveva studiato anche “l’acqua e i sogni” e “la poetica dello spazio”). Sfogliando ora di nuovo quel volume, m’imbatto in questa frase che mi colpisce. Ci si stupisce quando si atterra su una grande metropoli dell’Africa, dell’Asia o dell’America Latina perché dall’aereo si vedono immense baraccopoli tutte però segnate da una selva di antenne e persino di parabole televisive. E ci si domanda: ma è proprio necessario patire la fame e sacrificarsi per avere un televisore?
La risposta è proprio nella riflessione di Bachelard: ciò che domina in noi è il desiderio, che è capace persino di dominare e sopravanzare il bisogno. Nasce, così, la falsa necessità e si sviluppa il superfluo: la pubblicità gioca proprio su questo dato, creando continue necessità non necessarie attraverso la molla del fascino e del desiderio. Per questo dovremmo un po’ tutti controllare noi stessi per non lasciarci irretire da questa spirale così che da una realtà positiva come il desiderio – che è alla base delle conquiste dello spirito – non si generi una deviazione misera che conduce all’egoismo, allo squilibrio dei veri valori, all’ottundimento morale. Diceva Gandhi: «Un oggetto, anche se non ottenuto col furto, è tuttavia come rubato se non se ne ha bisogno». (Mons. Gianfranco Ravasi).

3. Un insegnamento di S. Alfonso
La bestemmia dei morti

In Puglia S. Alfonso (1696-1787) ritrovò un peccato riservato: la maledizione dei morti. Ecco le parole del Tannoia, primo biografo del Santo: “Benché la riserva facesse ribrezzo, non per questo toglieva il vizio. Scrutinando Alfonso l’intenzione, e non conoscendoci livore verso i defunti, ma una stizza verso i viventi, entrò nel dubdio, se di per se fosse o no colpa mortale. Non conoscendola tale, ebbe a male la riserva, e molto più l’erroneità delle coscienze, e le Anime, perchè recidive, lontane mesi e mesi da’ Sacramenti, stimandosi ree di colpa mortale.
Non esitando Alfonso su tale opinione, volendo disingannare i Parrochi, diede fuori colle stampe una dottissima lettera. Ma ci fu un Claustrale Pugliese, che offeso dalla novità, non rispose alle dottrine, ma lo caricò di note non dovute. Chi sei tu, gli scrisse, che uscendo dal bosco, vuoi dar legge ad altri, e farla da maestro. Non avendo che si dire, tra l’altro lo trattò da Eretico, asserendo francamente, che riprovasse le Orazioni vocali”. (Tannoia, Della Vita ed Istituto del venerabile servo di Dio Alfonso M. Liguori, libro II, cap. 26)

4. La settimana con la liturgia = 21-26 giugno 2010 – Liturgia delle Ore: IV settimana

21 giugno (lunedì)Salvaci, Signore, per amore del tuo popolo. – Diventare simili a Cristo che è stato misericordioso verso tutti, perdonando anche coloro che lo inchiodarono sulla croce
Letture di oggi = 2Re 17,5-8.13-15a.18; Sal 59,3-5.13-14; Mt 7,1-5.
Santi di oggi = San Luigi Gonzaga, San Rodolfo.

22 giugno (martedì) – Pietà di noi, Signore: abbiamo peccato. – Gesù ci ha indicato una via stretta, è proprio attraverso di essa che ci è donato di incontrarlo.
Letture di oggi = 2Re 19,9b-11.14-21.31-35a.36; Sal 47,2-4.10-11; Mt 7,6.12-14.
Santi di oggi = San Paolino da Nola; Santi Giovanni Fisher e Tommaso More.

23 giugno (mercoledì)Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti. – Non è il vestito, l’apparenza, a cui dobbiamo badare, ma ai frutti che sono lo specchio del nostro intimo, del cuore
Letture di oggi = 2Re 22,8-13; 23,1-3; Sal 118,33-37.40; Mt 7,15-20.
Santi di oggi = San Giuseppe Cafasso; San Lanfranco; Beata Maria R. Cimatti.

24 giugno (giovedì)Natività di San Giovanni Battista. Solennità – Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda. – La particolare venerazione di san Giovanni per la Chiesa è dimostrata dal fatto che di lui, come per Maria, si celebra oltre che la nascita al cielo anche quella secondo la carne.
Letture di oggi = Is 49,1-6; Sal 138,1-3.13-15; At 13,22-26; Lc 1,57-66.80.
Santi di oggi = San Giovanni Battista.

25 giugno (venerdì)In terra d’esilio leviamo il nostro canto. – Gesù insegna e guarisce con autorità non per ostentazione, ma per manifestare la gloria di Dio.
Letture di oggi = 2Re 25,1-12; Sal 136,1-6; Mt 8,1-4.
Santi di oggi = San Guglielmo di Montevergine; San Prospero.

26 giugno (sabato) Ascolta, Signore, il grido dei poveri. – La lontananza da Gerusalemme, a cui allude la prima lettura, l’esperienza dell’esilio, vuole condurre al pentimento e a rivolgere lo sguardo a Dio perché torni a operare in mezzo al suo popolo.
Letture di oggi = Lam 2,2.10-14.18-19; Sal 73,1-7.20-21; Mt 8,5-17.
Santi di oggi = Santi Giovanni e Paolo; San Vigilio; San Josemaria Escrivá de B.

5. Saggezza calabrese
Buona sera alla Madonna

Bona sira, rigina Madonna,
Chi di l’Angiuli siti culonna,
Di la terra siti Regina,
Io vi cantu la bona sira.
Bona sira, grandi Rigina,
Tuttu lu mundu a vui s’inchina,
S’inchinò l’eternità
Pi la vostra Divinità.
La Mamma è rosa,
Lu figgi è gigghiu,
Bona sira alla Mamma
Bona sira allu Figghiu.
(cf Giuseppe Chiapparo, Etnografia di Tropea, Scritti demologici e storici, M.G.E. 2009, pag. 140).

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