Rubrica religiosa settimanale
a cura di P. Salvatore Brugnano
Maggio 2010, terza settimana: 23-29 maggio 2010
1. Vangelo della domenica – «Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa.».
2. Aspetti della vita – Invocazione allo Spirito Santo.
3. Un insegnamento di S. Alfonso – Il sacerdote, uomo dello Spirito
4. La settimana con la liturgia (24-29 maggio).
5. Saggezza calabrese – Una Madonna piena di consolazione
1. Vangelo della domenica – Gv 14,15-16.23-26
«Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa».
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Oggi è la solennità della Pentecoste. Invochiamo lo Spirito Santo; ma chi è e perché è importante per noi? Sappiamo che è il consolatore, la terza persona della Trinità, che ha parlato mediante i profeti, che è principio d’unità, etc…, ma io affermo che è anche il Dio perfetto, l’unico che percepiamo come totalmente altro, perché ci sfugge e non riusciamo a dargli un volto. Dimostrazione di ciò è che non mi viene spontaneo pregarlo.
Dio, nella sua infinita misericordia e bontà, ci si è presentato lungo la storia della rivelazione come Padre e poi come fratello in Gesù, per aiutarci a conoscerlo almeno un po’ e a relazionarci con lui. L’immagine di padre e di figlio mi aiuta perché sono figure che conosco, ma è anche vero che mi distorcono dalla realtà perché rischio di immaginarmeli ad immagine e somiglianza di mio padre e dei miei fratelli. In altre parole la mia esperienza relazionale con mio padre e con i fratelli mi condiziona nel mio tentativo di immaginarmi un Dio Padre e fratello. Dio è molto di più, è il totalmente altro, l’inimmaginabile, ecco perché lo Spirito Santo alla fin fine è l’immagine di Dio più autentica che conosco, perché non lo conosco per niente.
Altra cosa importante è il domandarsi se esiste, perché se non esiste, non mi inabita, io sono nato per caso e cammino verso il nulla, come la zanzara che ho appena schiacciato; se invece esiste e vive in me, io ho un futuro da figlio di Dio. Ecco perché ogni giorno è bene che m’interroghi riguardo all’esistenza o meno di questo Spirito Santo che è Dio; è una questione semplicemente di vita o di morte. (Paul Devreux)
2. Aspetti della vita
Invocazione allo Spirito Santo
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
O luce beatissima,
invadi nell’intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
nulla è nell’uomo,
nulla senza colpa.
Lava ciò che è sórdido,
bagna ciò che è árido,
sana ciò che sánguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.
(Sequenza di Pentecoste)
3. Un insegnamento di S. Alfonso
Il sacerdote, uomo dello Spirito
S. Agostino afferma: “Rendere giusto un peccatore è opera più grande che creare cielo e terra”. Scrive s. Ambrogio: “L’ufficio del sacerdote è lo stesso dello Spirito Santo”. Ecco perché Gesù nrl concedere ai sacerdoti la facoltà di assolvere, “soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi non li perdonerete, non saranno perdonati» (Gv 20,22). Diede loro lo Spirito suo, cioè lo Spirito Santo, costituendoli “collaboratori di Dio nel suo campo” (1 Cor 3,9).
Con buone ragioni, quindi, s. Clemente Alessandrino chiama il sacerdote “Dio sulla terra”. E papa Innocenzo III6 aggiunge: “I sacerdoti per la dignità del loro ufficio prendono il nome di Dio”.
“Ora quale contraddizione sarebbe – scrive s. Ambrogio – vedere un onore tanto sublime in una persona dalla vita indegna; una professione divina fatta da persona che vive nell’illegalità. L’attività deve rispondere al ruolo”. Sarebbe come incastonare una gemma su un cumulo di fango. – “Entrino – scrive s. Gregorio – nella patria celeste i sacerdoti dalle mani pulite. Gli altri siano subito spediti tra i supplizi dell’inferno”. (Alfonso Amarante, dalla “Selva di materie predicabili e istruttive, di S. Alfonso”)
4. La settimana con la liturgia = 24-29 maggio 2010 – Liturgia delle Ore: IV settimana
24 maggio (lunedì) Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza. – Il giovane del vangelo muta l’entusiasmo iniziale in tristezza: non ha avuto il coraggio di anteporre l’amore di Cristo ai suoi molti beni.
Letture di oggi = 1Pt 1,3-9; Sal 110,1-2.5-6.9-10; Mc 10,17-27.
Santi di oggi = Beata Vergine Maria Ausiliatrice; San Vincenzo di Lerins.
25 maggio (martedì) – Il Signore ha rivelato la sua giustizia. – Tanti cristiani pagano un alto costo per essere fedeli al Signore. Ma sperimentano già fin d’ora una straordinaria pienezza di vita.
Letture di oggi = 1Pt 1,10-16; Sal 97,1-4; Mc 10,28-31.
Santi di oggi = San Beda Venerabile (m.f.); San Gregorio VII (m.f.); Santa M. Maddalena de’ Pazzi (m.f.).
26 maggio (mercoledì) – Celebra il Signore, Gerusalemme. – Confessiamolo: in Giacomo e Giovanni che chiedono onori e privilegi, mentre Gesù sta parlando di passione, servizio, dono della propria vita, ci identifichiamo tutti noi.
Letture di oggi = 1Pt 1,18-25; Sal 147,12-15.19-20; Mc 10,32-45.
Santi di oggi = San Filippo Neri; San Lamberto di Vence; Beato Andrea Franchi.
27 maggio (giovedì) – Presentatevi al Signore con esultanza. -Coraggio! Alzati, ti chiama!»: questo dovremmo dire in nome di Cristo ai tanti disperati che vivono ai bordi della vita, invece di zittirli infastiditi.
Letture di oggi = 1Pt 2,2-5.9-12; Sal 99,2-5; Mc 10,46-52.
Santi di oggi = Sant’Agostino di Canterbury (m.f.); Santi Barbara Kim e compagni.
28 maggio (venerdì) – Vieni, Signore, a giudicare la terra. – Per non essere come il fico che aveva solo foglie e nessun frutto, le nostre comunità devono ravvivare la fede nella preghiera e praticare il perdono sincero.
Letture di oggi = Pt 4,7-13; Sal 95,10-13; Mc 11,11-25.
Santi di oggi = San Germano; Santa Ubaldesca; Beata Maria B. Bagnesi; Beato Luigi Biraghi.
29 maggio (sabato) – Ha sete di te, Signore, l’anima mia. – Gesù non ha risposte da dare a chi prima non si è lasciato scalfire dal ministero profetico di Giovanni Battista e ora è prevenuto e ostile nei suoi confronti.
Letture di oggi = Gd 17,20-25; Sal 62,1-6; Mc 11,27-33.
Santi di oggi = Sant’Orsola (Giulia) Ledochowska.
5. Saggezza calabrese
Una Madonna piena di consolazione
Durante una terribile carestia che afflisse la città di Reggio Calabria nel 1672, il quadro della Madonna -dipinto da tal reggino Nicola Andrea Caprioli nel 1547 e raffigurante la Madonna col Bambino tra S.Francesco di Assisi e S.Antonio di Padova- fu portato per la prima volta in solenne processione al Duomo.
E mentre quivi clero, autorità, popolo accomunati dalla stessa angoscia, fervidamente pregavano, ecco arrivare un messo recare una straordinaria, consolante notizia: parecchie navi cariche di grano, legumi e altri generi commestibili, incalzate dal fortunale, hanno dovuto abbandonare la rotta e rifugiarsi nella rada reggina. Il capitano è disposto a vendere buona parte del carico: ci sarà da mangiare per tutti a sufficienza. – Fu questo il primo miracolo “sociale” attribuito alla Madonna; poi seguirà quello della peste allontanata miracolosamente. (cf Salvatore Brugnano, Espressioni di religiosità popolare, vol. 3, La Madonna)