Una delegazione di Tropea al “Family Day”? Si vedrà. «Come cittadini e come cattolici affermiamo che ciò che è bene per la famiglia è bene per il Paese. Perciò la difenderemo con le modalità più opportune da ogni tentativo di indebolirla sul piano sociale, culturale o legislativo. E chiederemo politiche sociali audaci e impegnative. Il nostro è un grande sì alla famiglia che, siamo certi, incontra la ragione e il cuore degli italiani». Queste parole ricche di sentimento rappresentano la parte conclusiva del simbolico manifesto del “Family Day”, organizzato dalla Conferenza Episcopale Italiana per il 12 maggio in Piazza San Giovanni a Roma. Alla manifestazione prenderanno parte sia i rappresentanti dei partiti politici appartenenti alla maggioranza sia quelli appartenenti alle “due” opposizioni, oltre alle più grandi associazioni ruotanti attorno alla componente cattolica del paese (Cielle, Azione cattolica, Focolarini, Acli, Neocatecumenali ed altre decine). Molte sono anche le amministrazioni d’Italia che hanno già fatto esplicita dichiarazione di volervi prendere parte ufficialmente e, tra queste, potrebbe esserci anche il comune di Tropea.
L’avvocato Giovanni Macrì – che nella cittadina tirrenica, oltre ad avere un posto di primo piano in sede al consiglio comunale, è il massimo esponente del partito di Casini -, assieme all’altro consigliere dell’Udc Saverio Caracciolo, «nel fare proprio il contenuto del manifesto per il Family Day» ha fatto una formale richiesta al sindaco Antonio Euticchio, con lettera datata 29 marzo 2007 (prot. n. 6644), di inserire nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale la proposta di deliberazione sull’opportunità di far aderire e partecipare ufficialmente il comune di Tropea alla manifestazione in difesa della famiglia.
Difficilmente una simile proposta potrà essere rigettata, viste e considerate le tradizioni politiche di provenienza degli altri principali esponenti della maggioranza, come De Monte, Cortese, Muscia, Il Grande, e dello stesso capogruppo delle forze di minoranza Orfanò.