da nota stampa
“A favore della bonifica, il sindaco D’Agostino e il presidente della Regione Calabria Scopelliti, entrambi del Pdl”
«Li avevamo anticipati, oggi si sono scoperti. È emerso chiaramente l’asse Italcementi-Pd per bruciare il css presso l’ex cementificio». Lo afferma la deputata M5S Dalila Nesci dal ministero dello Sviluppo economico, dove è appena finito il tavolo tecnico su Italcementi di Vibo Valentia. Il presidente della Regione Calabria è andato via anzitempo, non condividendo le posizioni a favore del css, soluzione proposta in cima allo studio di Nomisma.
La parlamentare M5S precisa: «Il Pd e l’azienda della famiglia Pesenti hanno seguito i vari percorsi istituzionali, ma avevano in mente proprio il css. Da principio volevano trasformare lo stabilimento vibonese di Italcementi in un inceneritore, abbandonando con vari pretesti ogni altro discorso, anche più interessante per gli sbocchi occupazionali, più rispettoso dell’ambiente, più sicuro e più produttivo». «Il Movimento Cinque Stelle e le associazioni vibonesi – precisa la deputata calabrese – si erano espressi costantemente per la bonifica, e ci saremmo battuti, nelle sedi istituzionali, per farvi lavorare gli operai cassintegrati».
Nesci conclude: «A favore della bonifica sono il sindaco Nicola D’Agostino e il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, entrambi del Pdl. Ci saremmo aspettati molto di più dalla sinistra democratica, che dichiara di voler difendere l’ambiente e la salute degli operai e, in ultimo, si lascia influenzare dal potere economico. Evidentemente l’Ilva di Taranto non ha insegnato nulla, proprio nulla, agli eredi di Massimo D’Alema».