Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Ingratitudinee perdono.
Dominique Auguste Sibour (1792–1857), arcivescovo francese di Parigi noto per la sua fedeltà alla curia di Roma, fu assassinato il 3 gennaio 1857 nella cattedrale di Notre Dame da un uomo che poi risultò essere un ex sacerdote di nome Jean-Louis Verger, che apertamente ammise poi il proprio crimine. Il giorno prima aveva chiesto al vescovo un aiuto.
♦ Si presentò un giorno all’arcivescovo di Parigi, mons. Sibour, un povero uomo, che, piangendo, disse:
– Aiutatemi, per amor di Dio! Ho perso il lavoro per malattia, ho cinque figli da mantenere, sono in estrema miseria.
L’arcivescovo, commosso, gli diede una buona offerta, poi, benedicendolo, disse:
– Brav’uomo, per lei e per la sua famiglia la mia porta e il mio cuore saranno sempre aperti!
♦ Ma la storia, purtroppo, racconta, che quell’individuo aveva mentito. Con i soldi ricevuti era andato a comprarsi un pugnale.
Il giorno dopo, festa solennissima di Santa Genoveffa, patrona di Parigi, mentre l’arcivescovo entra nella cattedrale, per celebrarvi il pontificale, quell’uomo, beneficato con amore, gli si fa incontro e lo assassina a pugnalate.
♥ Delitto assurdo, illuminato appena dalle sublimi parole dell’arcivescovo morente:
– Perdono di cuore! Aiutate quell’uomo e la sua famiglia!
♦ Mons. Sibour fu l’unico ecclesiastico dell’era moderna a venire assassinato per motivi teologici. Il suo assassino, che risultò esse l’ex sacerdote Jean-Louis Verger, si opponeva fermamente al dogma dell’Immacolata Concezione ed al celibato del clero.
Verger venne arrestato il 17 gennaio 1857 e poco dopo condannato a morte il 30 gennaio di quell’anno nella prigione di La Roquette, convinto sino all’ultimo che l’Imperatore lo avrebbe graziato per la politicirà del suo grande gesto, che avrebbe allontanato l’ombra della Chiesa dalla Francia libera.
* Adoperare i doni di Dio per offenderlo è la peggiore ingratitudine. In questo consiste soprattutto il peccato!
(fonte: Esempi catechistici).