Promosso dal comitato dei genitori
Cirillo: “Emergenza, intervenga la Prociv”
“La scuola non è solo luogo di formazione ma anche di socializzazione, di legalità e di aggregazione e la crescita sociale, culturale e civile di un paese non può prescindere dal giusto riconoscimento della dignità dell’istruzione scolastica. I nostri rappresentanti politici e soggetti istituzionali hanno il dovere di rendersi attivi ed indefessi promotori delle legittime richieste degli studenti tropeani e delle loro famiglie, impegnandosi a trovare una soluzione condivisa nell’interesse del futuro della nostra città”.
Su queste basi si è tenuto martedì scorso presso i locali della biblioteca provinciale sita in località campo, un pubblico incontro promosso dal comitato dei genitori degli alunni della scuola media “don Francesco Mottola” al fine di addivenire ad un’unica soluzione da presentare alle competenti autorità pubbliche in merito alla individuazione di una struttura idonea ad ospitare alunni e personale della scuola medesima.
All’incontro, presieduto dalla signora Caterina Fiorelli in rappresentanza del comitato genitori, hanno preso parte il dirigente scolastico di Tropea, Francesco Laganà, il consigliere provinciale Giuseppe Rodolico, ex amministratori comunali e tantissimi genitori.
Assenti, invece, il direttore generale del comune, i due commissari prefettizi e l’assessore provinciale alle Politiche Sociali Maria Salvia.
L’incontro è stato introdotto da Caterina Fiorelli, la quale, dopo aver dettagliatamente illustrato i contorni della vicenda a partire dal mese di maggio scorso, ha quindi riferito dell’incontro tenutosi presso la sede municipale con i commissari prefettizi Giovanni Cirillo e Maria Rosa Luzza.
Durante lo stesso, così come riportato nell’articolo apparso ieri su questa testata, il dottor Cirillo ha tra l’altro dichiarato che “la vicenda della Scuola Media è una calamità, diventa un’emergenza di protezione civile e come tale verrà impostata, seguita e risolta. Le soluzioni fin qui proposte possono d’ora in poi risultare anche superate.”
La rappresentate del comitato dei genitori ha inoltre accennato ad un altro incontro svoltosi i primi giorni di agosto con l’assessore regionale ai lavori pubblici, dottor Incarnato, il quale, “pur nella difficoltà di reperire fondi, cosciente del grave problema prospettatogli dai genitori di Tropea, riesce a reperire la somma di 80.000 euro da destinare all’adeguamento di Palazzo Collaretto Galli, somma poi persa – ha dichiarato Caterina Fiorelli – a causa dell’inattività dei soggetti istituzionali a ciò preposti”.
Nel sottolineare altresì le difficoltà economico-finanziarie del comune di Tropea, “che non è neppure nelle condizioni tali da poter accendere un mutuo di 100mila euro”, Caterina Fiorelli ha dato lettura della missiva del dirigente scolastico di Tropea, Francesco Laganà, diretta ai commissari prefettizi, ai dirigenti scolastici regionali ed alle famiglie degli alunni, in cui lo stesso formula il suo parere in merito all’annoso problema. “La collocazione delle classi presso i locali di Largo Sedile Africano – si legge nella missiva – rappresentano uno smembramento dell’Istituto, con compromissione dell’offerta didattica, determinando altresì una carenza nella necessaria vigilanza degli alunni durante la rotazione degli insegnamenti. È escluso dalla normativa – prosegue la nota – che il personale Ata possa subentrare ai docenti per la vigilanza. Senza infingimenti passeranno anni prima che si realizzi una soluzione definitiva.”
Numerose sono state quindi le proposte avanzate dai genitori presenti all’incontro. Tra le altre: trasferire le attività didattiche nella vicina Parghelia; utilizzare gli uffici della Asl ubicati nei pressi del porto di Tropea; realizzare dei prefabbricati così come è stato fatto a l’Aquila; adibire la biblioteca provinciale ad aule scolastiche.
Dal canto suo, il consigliere provinciale Giuseppe Rodolico ha assicurato che “la provincia, pur non avendo competenze in merito, metterà comunque tutte le strutture tropeane di sua proprietà a disposizione della scuola. Di ciò – ha affermato Rodolico – mi farò portavoce con il presidente Francesco De Nisi e l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Barbuto.”
Il dirigente Laganà ha invece sottolineato nel suo intervento che, “per non far perdere giorni di scuola ai ragazzi, sarebbe opportuno prorogare temporaneamente l’ordinanza sindacale che ha disposto il funzionamento della Media in un plesso della scuola elementare. Superata questa fase – ha proseguito Laganà – bisogna individuare una soluzione intermedia, di 2, 3 anni in attesa che si costruisca un edificio definitivo.”
La riunione si è infine conclusa con la proposta, largamente condivisa da tutti i convenuti, di “accompagnare i nostri figli a palazzo S. Anna il 14 di settembre, se entro quella data non sarà individuata una soluzione chiara e concreta, sia pure provvisoria, che assicuri il diritto allo studio ai nostri ragazzi, sancito peraltro dalla Carta Costituzionale.”