Esplorazioni subacquee nellassoluto silenzio della profonda pace marina.
Immergersi a Capo Vaticano
Un itinerario subacqueo alla scoperta degli splendidi fondali di Tropea e Capo Vaticano popolati da una ricca fauna e flora mediterranea.
nostro servizio
Capo Vaticano - Il promontorio di Capo
Vaticano è uno dei punti più belli della costa calabra: un mare incredibilmente limpido
sotto la cui superficie si trovano mille spunti per splendide immersioni.
La trasparenza dellacqua e i colori
smaglianti ricordano lontani paradisi tropicali: il fondale è articolato in una serie di
secche e scogli: lo Scoglio della Galea, quello del Mantineo, i Formicoli e il Vadaro, la
secca dellOrlata e quella di SantIrene sono tra i più interessanti. Piacevole
anche limmersione sul relitto U Vapuri, di cui è rimasto lo scheletro metallico che
si eleva dal fondo di sabbia chiara.
Le immersioni sono adatte sia ai subacquei principianti che a quelli più esperti: infatti
i fondali sono in grado di mostrare le loro bellezze già a pochi metri di profondità.
Molte delle immersioni classiche, come quella dei Formicoli e del Mantineo si svolgono
entro i 20 metri di profondità, e sono quindi la palestra ideale per chi sta muovendo i
primi passi con le bombole: appena sottacqua, con una visibilità che supera i 30
metri, ci si troverà avvolti da una nuvola di castagnole e donzelle, mentre branchi di
curiose ricciole nuoteranno fra le bolle. I subacquei più esperti potranno comunque
sfogare la "voglia di profondità" immergendosi sulle belle secche al largo di
Capo Vaticano: una profonda valle sommersa si insinua infatti nella baia adiacente al
Capo: una catena montuosa sottomarina, costituita da una serie di spaccature che si
affacciano su un fondale davvero profondo.
Sin dai primi metri le rocce sono ricoperte da spugne dalla brillante colorazione arancio,
celenterati come le madrepore arancioni, Cerianti o grossi esemplari di attinie, nonché
da numerosi tunicati come le patate di mare o i limoni di mare. Gorgonie bianche, gialle,
e falso corallo completano il caratteristico fondale.
Molti i molluschi a partire dai piccoli nudibranchi con le coloratissime flabelline, fino
ai polpi, anche di grossa taglia, e alle eleganti polpesse. A questo proposito va detto
che se tra aprile e luglio si proverà a curiosare fra gli anfratti e nelle piccole grotte
delle pareti rocciose, si avrà sicuramente la fortuna di trovare la femmina di polpo che
cura le sue uova: queste sono raccolte in grappoli bianchi sospesi sulle volte della
grotta o del nido, mentre alla base la madre con tocchi delle braccia e getti dacqua
del sifone, le ossigena e le ripulisce costantemente. Sembra che le femmine si siano date
appuntamento in questi scogli per la cova delle uova occupando ogni anfratto disponibile.
Il periodo tra la deposizione e la schiusa dura circa due mesi, e per tutto il tempo la
femmina non si muove dalla tana: molte alla fine muoiono addirittura per lo sforzo.
Anche pesci bentonici sono variamente rappresentati, a partire dal Grongo delle Baleari,
più piccolo e meno conosciuto di quello comune, al pesce balestra, animale insolito nelle
nostre acque, che qui viene indicato come il pesce porco. E poi murene, tanti scorfani,
saraghi, ricciole, grossi branzini, cernie anche di grossa taglia: ecco gli abitatori di
questi fondali.
Arrivederci sottacqua !!!!!!!
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