Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Iman in Nigeria salva 262 cristiani.
– Gli islamici in Nigeria già da tempo fanno continue stragi di cristiani, riportate dai vari social. Stragi che rattristano profondamente la sensibilità internazionale.
– Eppure un seme di fraternità intereligiosa fra tanto orrore, è brillato davanti agli occhi, quasi increduli, di quanti insistono a riportare solo le cattive notizie. Un anziano imam della Nigeria, l’83enne Abubakar Abdullahi, ha salvati 262 cristiani, mettendo a rischio la sua vita.
– Per questo il Dipartimento di Stato americano gli ha consegnato un importante Premio, “The International Religious Freedom Award” per aver nascosto e salvato la vita a centinaia di cristiani.
– Questo seme di fraternità intereligiosa potrà crescere nella misura in cui si avrà perseveranza a resistere di vero cuore al male, alla violenza e alla intolleranza religiosa.
♦ Nello stato africano della Nigeria gli islamici sono diventati sempre più violenti contro la minoranza cristiana, costretta ad andare sotto scorta a messa. Ma tra loro, c’è una eccezione che vale la pena di raccontare.
♥ Abubakar Abdullahi, 83enne imam nigeriano, ha nascosto e salvato la vita a centinaia di cristiani. Per questo il Dipartimento di Stato americano nel mese di luglio scorso gli ha consegnato un premio prestigioso, “The International Religious Freedom Award”.
Un gesto che la dice lunga come tra i musulmani ci siano molte persone ricche di senso della carità, pronte a rischiare la propria vita per salvare quella dei cristiani, nonostante la furia omicida di musulmani radicali estremisti.
La storia
♦ Un gruppo di pastori musulmani attacca armi alla mano il villaggio di Nghar in Nigeria. Il paese africano da anni è vittima della persecuzione anti cristiana di gruppi di radicali islamici vicini a al Qaeda, che vogliono cacciarli dai territori del nord del paese dove la maggioranza della popolazione è musulmana.
♥ Quel giorno (17 giugno 2019), appena finite le sue preghiere di mezzogiorno, l’imam della piccola comunità Abubakar Abdullah sente gli spari ed esce di casa: vedono che è in atto una vera e propria caccia ai cristiani.
Immediatamente l’uomo si mette a chiamarli e in pochi minuti ne nasconde ben 262 nella moschea e a casa sua.
Dopo, esce fuori a mani nude fronteggiando gli aggressori e proibendo loro di entrare nella moschea e offrendosi al posto dei cristiani come vittima sacrificale.
Nessuno osa entrare nella moschea, e sebbene quel giorno saranno 84 i cristiani uccisi per le strade della città, il conto sarebbe stato più alto senza il coraggioso imam.
La strage e la scorta
♦ La situazione dei cristiani in Nigeria è molto complicata. La strage si è consumata lo scorso il 17 giugno in due diversi Stati della Nigeria. Centinaia di musulmani di etnia Fulani armati, hanno fatto irruzione in diversi villaggi, uccidendo 13 cristiani, tra cui tre bambini, radendo al suolo centinaia di case e bruciando almeno due chiese.
♦ «Tutte le case sono state bruciate e razziate, i campi sono andati in fumo e gli abitanti si sono dispersi», ha dichiarato un testimone al giornale Morning Star News (17 giugno), che ha contato 93 abitazioni bruciate. Tutto il raccolto è andato distrutto.
♦ Dopo questi attacchi terroristici, per andare a messa, i cristiani sono costretti a farsi accompagnare da una scorta, come si vede nei video che sono sul web.
(fonte: cf aleteia.org/2019/07/24)