Fassina disponibile ad ascoltare i lavoratori del cementificio
Il viceministro dell’Economia Stefano Fassina con la parlamentare Nesci e D’Attorre sul silo dell’Italcementi
«Il viceministro dell’Economia Stefano Fassina si è impegnato per sapere direttamente dai vertici aziendali che cosa vuol fare Italcementi dello stabilimento di Vibo Valentia e dei suoi lavoratori». Lo dice la deputata tropeana Dalila Nesci, del Movimento Cinque Stelle, al termine dell’incontro pomeridiano con gli operai del cementificio, in protesta da tre settimane.
La parlamentare prosegue: «Come immaginavo, il viceministro è salito con noi sul silo e ha mostrato disponibilità all’ascolto. Di questo sono molto soddisfatta, perché significa che l’impegno collettivo è servito a togliere i lavoratori da un isolamento pericoloso e ingiusto. Grazie a tutti i politici che fin qui si sono spesi e che vorranno ancora spendersi».
Nesci aggiunge: «Ho rappresentato al viceministro Fassina la necessità di considerare questa vicenda nell’insieme, gli ho detto con chiarezza che il lavoro è l’emergenza di tutto il territorio. Vibo Valentia non può più essere l’ultima provincia della Calabria, che, purtroppo, è l’ultima regione d’Europa».
Nesci aggiunge: «Il problema di fondo, però, è che la Regione Calabria è finora rimasta sulle sue, rifiutando ogni discorso sulla trasformazione dello stabilimento in centro per riciclare i rifiuti e spacciando lo stesso per una discarica. Un centro riciclo non è una discarica, il governatore Scopelliti lo sa molto bene».
La deputata Cinque Stelle sottolinea: «Al viceministro Fassina ho rimarcato che la giunta regionale calabrese ha un problema, visto che l’ex sindaco di Reggio Calabria, comune sciolto per infiltrazioni, ora è salito di grado, promosso assessore regionale alle attività produttive».
Nesci conclude: «Se vogliamo pensare insieme allo sviluppo, dobbiamo collaborare ma anche avere il coraggio di raccontare i fatti per come stanno. Scopelliti la smetta di fare chiacchiere. Fin qui ha mostrato superficialità e disinteresse per i lavoratori Italcementi, addirittura pensando di riconvertire l’impianto in residence da 2.000 posti letto. Siamo seri e veri, abbiamo responsabilità enormi».