“Diffidate da quelli che vi propongono scorciatoie”
“L’emergenza educativa va spesso ricercata negli adulti”
Applausi scroscianti hanno accolto l’arrivo del vescovo Luigi Renzo nella sala delle conferenze dell’Istituto di istruzione superiore di Tropea per il convegno organizzato dalla dirigente scolastica Beatrice Lento.
Assieme al vescovo ed alla dirigente scolastica, il tavolo dei relatori era composto da Don Giuseppe Florio, docente di Religione, da Sergio Camporeale, presidente del consiglio d’istituto, e da Adolfo Repice, sindaco della città.
La Lento, aprendo i lavori, si è soffermata sul significato del termine “auctoritas”, intesa come percorso di responsabilità, ed ha poi spaziato sino a toccare il ruolo degli educatori, che devono riuscire nel loro difficile intento di «rendere “liberi” gli studenti, dando loro dei valori di riferimento, grazie ai quali essi potranno esercitare pienamente e liberamente le loro scelte».
Rivolgendosi ai suoi ragazzi, la Lento ha poi ricordato i valori fondamentali del messaggio di don Luigi Giussani, quali libertà, responsabilità, comunione, sano rischio, lanciando loro un monito materno: «Diffidate da quelli che vi propongono scorciatoie – ha detto la dirigente –, chi vi prospetta la strada più semplice, ma badate a migliorare voi stessi, perché questo è possibile ed è doveroso farlo sempre».
Prima di lasciare la parola a don Florio, in sala sono state proiettate le immagini relative all’esperienza vissuta da alcuni studenti al campus “Albachiara” di Montecatini, in cui sono stati evidenziati i valori della solidarietà e della tolleranza verso ogni forma di differenza.
Il professor Florio, riprendendo il discorso della Lento, ha chiesto ai suoi ragazzi di «diffidare dai falsi maestri».
Il sindaco di Tropea, dopo aver ammesso ai relatori di non riconoscersi in tutti gli insegnamenti di don Giussani, ha riconosciuto il difficile compito di educare i giovani, ai quali ha comunque chiesto di non cercare sempre qualcosa che sta al di fuori di sé.
A tal proposito, cercando di calare il suo discorso in un contesto più concreto, ha promesso loro una sorpresa per le vacanze natalizie: «ci stiamo organizzando – ha detto Repice – affinché non dobbiate prendere le macchine per andare a divertirvi fuori, ma possiate rimanere a Tropea».
Successivamente, Camporeale ha raccontato la sua esperienza come allievo di Giussani, spiegando ai giovani che «la libertà è seguire qualcuno più autorevole, stabilendo un buon rapporto con chi aiuta a crescere, a diventare grandi, riuscendo anche ad obbedire consapevolmente».
Infine è intervenuto mons. Luigi Renzo, che nel suo attesissimo discorso ha ripreso alcune sue considerazioni contenute nella lettera pastorale che pongono al centro proprio i giovani, i quali «non sono – ha precisato – la speranza, ma sono essi stessi “speranza”». Per fortuna, infatti, «le nuove generazioni non sono il prodotto di questa cultura individualista», ha detto il vescovo, anche se, rivolgendosi ai ragazzi, ha aggiunto in seguito che «l’emergenza educativa va spesso ricercata negli adulti, che a volte non sanno accogliere le vostre richieste, che sono poi sempre state le stesse».