Dibattito su “Cultura Woke: il potere delle narrazioni identitarie” il prossimo 5 dicembre
Nell’ambito del ciclo di incontri di cultura e politica “Pomeriggi Popolari a Montecitorio”
E’ un tema particolarmente insidioso quello dell’ideologia “woke” e del collegato fenomeno della “cancel culture”. Perché in Italia, il dibattito a riguardo è ancora in fase emergente, mentre è diffuso e preminente negli Stati Uniti e nel mondo anglosassone. Per contribuire alla comprensione e alla riflessione critica su questi temi, si terrà un importante evento a Palazzo Montecitorio, il 5 Dicembre alle ore 17 e 30, a Palazzo Montecitorio nella Sala della Regina dal titolo: “Cultura woke, il potere delle narrazioni identitarie”.
I relatori saranno Paola Concia, Marco Minniti, Giuseppe Fioroni e Antonio Di Bella, con apertura dei lavori e saluti istituzionali dell’On. Anna Ascani Vicepresidente della Camera dei Deputati.
Si tratta del già avviato ciclo di incontri “Pomeriggi Popolari a Montecitorio. Dialoghi sulle priorità del Paese”. L’organizzazione degli eventi nasce – a partire dal 2017 – da un’idea di Diego Antonio Nesci e dell’On. Dalila Nesci, Già Sottosegretario di Stato del Governo Draghi.
“L’obiettivo – si legge nel sito web di riferimento paroleguerriere.info – è quello di sollecitare il dialogo e l’ascolto fra esperti, politici e persone cosiddette comuni sulle grandi questioni – dal clima alla tecnologia, dalla demografia, alla geopolitica – che riguardano il destino dell’Essere umano e del Pianeta Terra”.
Così dichiara Diego Antonio Nesci riguardo alla scelta del tema che sarà oggetto del dibattito: “In un’epoca di pericolosa spoliticizzazione dei cittadini e fragilità inedite, il potere delle narrazioni identitarie gioca un ruolo importante nella formazione culturale dei giovani e nei possibili condizionamenti dell’opinione pubblica. Sarà utile, per tanto, stimolare una discussione costruttiva che possa arricchire il panorama culturale e politico del nostro Paese”.
Ma andiamo a capire di più sul tema su cui si confronteranno gli illustri relatori.
Il termine woke ha subito una notevole evoluzione nel suo significato e utilizzo. Originariamente, indicava una consapevolezza delle ingiustizie sociali, in particolare quelle legate a genere ed etnia. Questo termine è diventato virale durante le proteste di Black Lives Matter negli Stati Uniti, simbolizzando la sensibilità verso le ingiustizie sistemiche. Tuttavia, col passare del tempo, woke ha acquisito una connotazione negativa. Oggi, è frequentemente associato alla cancel culture e descritto dai critici come un atteggiamento dogmatico e intollerante.
Si legge ancora nella nota stampa: “All’indomani della vittoria di Donald Trump, è ancor di più utile analizzare il fenomeno “woke”. Da una degenerazione estrema della sinistra illiberale, all’atteggiamento intollerante di una certa destra populista verso le questioni delle minoranze e dei diritti civili. Ecco come la cultura woke si è fatta spazio nelle università, istituzioni e aziende americane, alimentando posizioni ideologiche estremamente polarizzanti e confronti spesso violenti”.
Infine, l’evento si propone di approfondire ed analizzare le ricadute possibili dell’ideologia woke all’interno della politica italiana. Per rispondere alla domanda se vi siano partiti e movimenti che in Parlamento supportano questa ideologia e con quali narrazioni identitarie.
Per partecipare all’evento è necessario accreditarsi qui https://bitly.cx/ujp7J oppure visita il sito paroleguerriere.info.
Trailer evento pomeriggi popolari a montecitorio