Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Il tradizionalista e il progressista.
L’azione rinnovatrice di Papa Francesco in seno alla Chiesa, fatta con semplicità ma con decisione, sta allarmando molti tradizionalisti… Qualcuno ha finito col chiamarlo addirittura “Anticristo”. La sua visita dei giorni scorsi a Cuba è stata occasione di accostarlo ai rivoluzionari Fidel Castro o Che Guevara. Ma egli annunzia il Vangelo e la dottrina sociale della Chiesa che è attualizzazione del Vangelo nelle situazioni dei nostri giorni. – Ma chi è il tradizionalista?Chi è il progressista? L’arguta storia di oggi ci può aiutare a riflettere.
C’erano una volta due cristiani, che passeggiavano, pregando, alle due estremità d’una meravigliosa foresta.
Il primo di loro diceva:
– Mio Dio, come questa foresta, che è qui da secoli, così la vostra Chiesa è meravigliosa, perché non cambia mai! Io vi ringrazio per questa continuità e per questa perenne tradizione. Vi prego, Signore, con tutto il cuore, perché nulla cambi! Amen.
Il secondo invece pregava così, dando del tu al Signore:
– Mio Dio, ogni giorno c’è sempre qualcosa di nuovo in questa foresta e così è nella tua Chiesa. La tua giovinezza e la tua libertà che ci hai donato, come questi alberi, trasformano continuamente il mondo. Ti ringrazio d’avermi fatto nascere in questo secolo, in cui tutti gli occhi sono aperti. Ti prego: fa’ che la tua Chiesa non rimanga mai ferma, ma continui a rinnovarsi con la tua novità. Amen.
♥ I due cristiani, continuando la loro passeggiata, pregando e con le mani giunte, ad un certo punto si incontrarono e si salutarono, ridendo.
(fonte: Gilbert Cesbron 1913– 1979, scrittore francese, Diario senza date, Massimo).
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♥ La Chiesa mette le sue radici nel passato, perché Dio è eterno, mette però i suoi remi nel futuro, perché Dio è sempre nuovo.