Attualità Fede e dintorni

Il sogno di un borghese

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

252a-sognoIl sogno di un borghese.

Diceva un un uomo famoso: “Se si potesse conoscere il perché gli uomini fanno le opere di bene, resteremmo sbalorditi, e i presunti benefattori smascherati: quanti sacrifici, lavoro, opere buone, fatti per la carriera, per il successo, per il benessere, per la gloria, per l’interesse e … anche per la paura. Quanto varrano queste azioni di bene?

Un nostro ottimo cittadino, che aveva molto lavorato per il benessere suo, della sua famiglia e della sua città, una notte ebbe un sogno. Fu portato nel “Ministero di Grazia e Giustizia” del Regno dei cieli. Vide una schiera infinita di angeli tutti intenti a scrivere su certi fogli, con i quali formavano poi dei libri.
Si avvicinò ad un angelo, curioso di sapere cosa scrivesse. Il celeste scrivano sollevò lo sguardo e disse:
– Noto sul libro della vita quello che ciascun uomo fa per Dio.
Crescendo la sua curiosità, il bravo nostro cittadino, sempre nel sogno, osò domandare all’angelo se fosse lecito vedere quanto era stato scritto sul suo conto.
Disse il suo nome e l’angelo, garbatamente, annuì. Cercò quel nome in uno dei molti scaffali, poi, portandolo, disse:
– Ecco qua il tuo libro.
Trasognò altamente stupito il nostro ottimo cittadino, allorché, pur guardando e riguardando, sul suo conto non vi trovò che poche righe, sì solo poche righe di bene.
– Possibile? – esclamò stizzito,- possibile che sia notato così poco delle mie numerose opere di bene?
Rispose l’angelo:
– Amico mio, comprendo la tua delusione; però devi sapere che in questi fogli non si registra se non ciò che si fa per puro amore di Dio. Sacrifici, lavoro, opere buone, fatti per la carriera, per il successo, per il benessere, per la gloria, per l’interesse, per la paura, ecc… valgono niente per il paradiso e quindi non sono notati.
Fu tale la delusione provata che l’ottimo nostro cittadino stava quasi per svegliarsi, quando gli venne in mente un’idea curiosa. Sussurrò:
– Angelo bello, toglimi un’ultima curiosità: fammi vedere il libro delle opere buone di mia moglie.
Purtroppo si svegliò quando l’angelo glielo stava aprendo davanti agli occhi.
Ma il sogno gli aveva fatto enorme impressione, tanto che propose:
Qui non si scherza: devo migliorare. Ho speso quasi tutta la mia vita per me, ma per Dio ho ancora fatto poco, troppo poco, con puro amore.

Nel fuoco dell’amore di Dio, la paglia brucerà, l’oro invece si purificherà.

Rispose l'angelo: - Amico mio, comprendo la tua delusione; però devi sapere che in questi fogli non si registra se non ciò che si fa per puro amore di Dio. Sacrifici, lavoro, opere buone, fatti per la carriera, per il successo, per il benessere, per la gloria, per l'interesse, per la paura, ecc... valgono niente per il paradiso e quindi non sono notati.
Rispose l’angelo: – Amico mio, comprendo la tua delusione; però devi sapere che in questi fogli non si registra se non ciò che si fa per puro amore di Dio. Sacrifici, lavoro, opere buone, fatti per la carriera, per il successo, per il benessere, per la gloria, per l’interesse, per la paura, ecc… valgono niente per il paradiso e quindi non sono notati.

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