Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Il sogno di Papa Francesco.
Ha vivamente impressionato l’opinione pubblica mondiale l’intervento di Papa Francesco nel ricevere il premio Carlo Magno che i più alti rappresentanti della Unione Europea gli hanno consegnato venerdì scorso nel Vaticano. “Io sogno…”. Come non ricordare l’altro grido storico “Io ho un sogno…” di
Martin Luther King nel Discorso pronunciato a Washington il 28 agosto 1963? Il vero sogno non è una chimera, ma un’ardente aspirazione che muove i nostri passi verso la realizzazione di ciò che appare impossibile. – Oggi, festa della Mamma: mentre diamo con amore e riconoscenza gli auguri alle nostre mamme, perché non cominciare a pensare e a progettare una Europa che sia Madre di popoli?.
Dal Vangelo di questa domenica dell’Ascensione (cf Lc 24,46-53).
Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni». ..
Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo.
Alcuni passaggi del “sogno” di Papa Francesco
- “Con la mente e con il cuore, con speranza e senza vane nostalgie, come un figlio che ritrova nella madre Europa le sue radici di vita e di fede, sogno un nuovo umanesimo europeo (…) Sogno un’Europa giovane, capace di essere ancora madre: una madre che abbia vita, perché rispetta la vita e offre speranze di vita”.
- “Sogno un’Europa che si prende cura del bambino, che soccorre come un fratello il povero e chi arriva in cerca di accoglienza perché non ha più nulla e chiede riparo. Sogno un’Europa che ascolta e valorizza le persone malate e anziane, perché non siano ridotte a improduttivi oggetti di scarto”.
- “Sogno un’Europa, in cui essere migrante non è delitto, bensì un invito ad un maggior impegno con la dignità di tutto l’essere umano. Sogno un’Europa dove i giovani respirano l’aria pulita dell’onestà, amano la bellezza della cultura e di una vita semplice, non inquinata dagli infiniti bisogni del consumismo; dove sposarsi e avere figli sono una responsabilità e una gioia grande, non un problema dato dalla mancanza di un lavoro sufficientemente stabile”.
- Sogno un’Europa delle famiglie, con politiche veramente effettive, incentrate sui volti più che sui numeri, sulle nascite dei figli più che sull’aumento dei beni”:
- “Sogno un’Europa che promuove e tutela i diritti di ciascuno, senza dimenticare i doveri verso tutti. Sogno un’Europa di cui non si possa dire che il suo impegno per i diritti umani è stato la sua ultima utopia”.