Attualità Fede e dintorni

Il sogno della Vergine Maria

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

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Il sogno della Vergine Maria.

Una bella e severa riflessione sul vero significato del Natale: tutti siamo beneficiari di questo evento unico nella storia dell’umanità; ma non tutti neo godiamo alla stessa maniera. Papa Francesco in questo Natale ha invitato tutti alla sobrietà per condividere concretamente gioia e risorse con chi è bisognoso, ma che ugualmente è destinatario del Natale.

♦ «Giuseppe, ieri notte ho fatto un sogno molto strano, come un incubo.
La verità è che non lo capisco. Si trattava di una festa di compleanno di nostro figlio. La famiglia si era preparata per settimane decorando la sua casa. Andava di negozio in negozio comprando ogni genere di regali.
Sembra che tutta la città era nello stessa ansia, perché tutti i negozi erano affollati.
Ma qualcosa mi ha colpito molto: nessuno dei regali era per nostro figlio.
Avvolgevano i regali in carte meravigliose e vi mettevano nastri e fiocchi molto belli.
E li mettevano sotto un albero. Sì, un albero, Giuseppe, proprio lì all’interno della loro casa.
Addobbavano anche l’albero: i rami pieni di palline colorate e ornamenti brillanti.
C’era una figura in cima all’albero. Sembrava un angioletto. Era bellissimo.
♦ Finalmente arrivò il giorno del compleanno di nostro figlio. Tutti ridevano e sembravano molto felici con i regali che davano e ricevevano. Ma guarda, Giuseppe: non hanno dato niente a nostro figlio. Io credo che neanche lo conoscessero. In nessun momento pronunciarono il suo nome.
Non ti sembra strano, Giuseppe, che la gente faccia tanto lavoro per festeggiare il compleanno di qualcuno che nemmeno conosce?
Mi sembrava che Gesù si sarebbe sentito come un intruso se avesse assistito alla sua festa di compleanno.
♦ Tutto era bellissimo, Giuseppe, e tutto il mondo era così felice, ma tutto si è fermato alle apparenze, il piacere dei regali. Mi veniva voglia di piangere che quella famiglia non conoscesse Gesù.
Che grande tristezza per Gesù non essere invitato alla sua festa!
Ma sono tanto contenta che era tutto un sogno, Giuseppe. Che cosa terribile se questo sogno fosse realtà!

All’improvviso una moltitudine di esseri celestiali apparve accanto all’angelo, e lodavano Dio con queste parole: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini : questa è l’ora della sua grazia”.
Noi, i beneficiari di questo evento, abbiamo non solo alcuni motivi, ma un vero e proprio obbligo di festeggiare Lui, nostro Signore, che ha lasciato il suo regno per venire a nascere in una capanna, tra animali, povero tra i poveri, il più umile di tutti.
La sua Famiglia chiedeva alloggio e nessuno l’accolse; Egli si sacrificò per la salvezza degli uomini, e noi così ingrati, che ci ricordiamo di lui solo quando abbiamo dei problemi.
(fonte: dal web spagnolo: traduzione p.SB).

Noi, i beneficiari di questo evento, abbiamo non solo alcuni motivi, ma un vero e proprio obbligo di festeggiare Lui, nostro Signore, che ha lasciato il suo regno per venire a nascere in una capanna, tra animali, povero tra i poveri, il più umile di tutti.
Noi, i beneficiari del Natale, abbiamo non solo alcuni motivi, ma un vero e proprio obbligo di festeggiare Lui, nostro Signore, che ha lasciato il suo regno per venire a nascere in una capanna, tra animali, povero tra i poveri, il più umile di tutti. Rallegriamoci e facciamo vera festa: questa è l’ora della sua grazia.

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