Con animo afflitto e deluso, incasso il colpo e spero di contribuire a trovare l’energia necessaria ad andare avanti
Non so quale saranno le mie decisioni prossime, ora ho bisogno di confrontarmi con tutti quelli a cui mi legano impegni istituzionali, affinità elettive e affetti profondi e sinceri
Ho dovuto prendere respiro prima di trovare la forza di condividere con Voi, con la mia Comunità offesa e violata, la mia amarezza, il mio disorientamento, la profonda delusione.
Dopo tanto lavoro portato avanti con passione, dopo tanto sacrificio capace di raggiungere risultati luminosi al punto da cancellare ogni ombra, oggi mi sento devastato da un accadimento atroce che mi sconvolge lasciandomi basito. È straziante sentirsi ingannato e mi sconvolge toccare con mano la fragilità dell’animo umano che é veramente impossibile conoscere fino in fondo.
Mi sento profondamente colpevole, come comandante della nave, per non aver colto nessun segnale che mi portasse sulle tracce delle orribili dinamiche che si consumavano tra di noi, evidentemente avvertiti da molti se è stato possibile parlare di “segreto di pulcinella”.
Non intendo scaricare su altri responsabilità e leggerezze di cui mi carico in toto, né le giustifico col lavoro assorbente macinato per due anni senza un giorno di riposo. Al momento rimango confuso, addolorato, sconvolto, atterrito. . . . e voglio coltivare con tutte le persone buone e sincere il profondo sentimento di pietà verso uno dei luoghi più sacri della civiltà umana. Il nostro Cimitero è stato profanato orribilmente ed io nel dolore e nella preghiera avvio il cammino di riscatto che tutti desideriamo dal profondo del cuore lacerato dall’offesa ai nostri amati defunti, a tutti.
Fermissima la mia condanna verso i gesti scellerati e fortissima la mia fiducia nella Giustizia da cui tutti attendiamo chiarezza massima e completa.
Non so quale saranno le mie decisioni prossime, ora ho bisogno di confrontarmi con tutti quelli a cui mi legano impegni istituzionali, affinità elettive e affetti profondi e sinceri.
Con animo afflitto e deluso, incasso il colpo e spero di contribuire a trovare l’energia necessaria ad andare avanti. La nostra Comunità non meritava questo, tante speranze, tanti sogni, tanti sacrifici messi a repentaglio, il colpo subito é fortissimo, per proseguire ci vuole coraggio, ci vuole il coraggio di tutti, solo se questo coraggio emergerà potremo continuare la nostra avventura.
Mi rivolgo al nostro Beato Padre Mottola, alla nostra Patrona, la Vergine Santissima di Romania, perché diano la luce che guidi alle scelte giuste per il Bene di Tropea e dei Tropeani e di tutti quelli che hanno a cuore la crescita della Civiltà.
Giovanni Macrì, Sindaco di Tropea