Festival della Cipolla Rossa di Tropea, edizione 2022
In merito alla sterile polemica che Paolo Pecoraro ha ritenuto di ingaggiare, ecco un chiarimento per chi fosse interessato a conoscere la vicenda che ha assunto toni marziani
Il festival della cipolla rossa di Tropea era, ed è, un, punto del programma elettorale della lista “Forza Tropea” che al paragrafo 6 così recita: “Festival della cipolla rossa. La cipolla rossa rappresenta una delle eccellenze della nostra terra ed uno dei motivi della popolarità di Tropea in tutto il pianeta. Per tale ragione riteniamo doveroso tributare al prodotto ed ai produttori quel riconoscimento che ad oggi è mancato. Pensiamo alla creazione di un evento ad hoc che battezzeremo “Festival della Cipolla Rossa di Tropea”: una sette giorni all’insegna della degustazione tra tradizioni, folclore, storia e scienza alimentare con il coinvolgimento di importanti chef e nutrizionisti. In collaborazione con i produttori ed i ristoratori daremo vita ad una manifestazione annuale, da collocarsi nel periodo di raccolta del bulbo (fine aprile / primi di maggio), che, nel celebrare il prodotto ed il territorio, contribuirà ad arricchire l’offerta turistica attraverso il circuito enogastronomico. La “Notte della Rossa”, evento già sperimentato, segnerà la fase conclusiva del festival e sarà l’occasione per offrire a tutti i visitatori un assaggio “stellato” del nostro sublime prodotto.”.
Il progetto, già presente nel piano elettorale del 2014, è stato ribadito in quello del 2018. L’idea originale che, evidentemente, appartiene a questa compagine amministrativa, quindi, al Comune, ha trovato concretezza ed è stata realizzata anche grazie alla collaborazione di Paolo Pecoraro che ne assunse nel 2019 la direzione artistica. Il comune e gli sponsor, questi ultimi coinvolti esclusivamente grazie al lavoro certosino del sottoscritto, hanno reso possibile la realizzazione dell’edizione 2019 che si è rilevata un successo grazie al lavoro e alla passione di tutti, ristoratori in testa. Non mi soffermo sull’impegno inesistente dei mega sponsor dati per acquisiti da qualcuno.
Non mi intrattengo, di poi, sull’edizione – non condivisa – del 2020 che ha determinato, purtroppo, screzi e rotture con importanti protagonisti della prima edizione, mentre, quanto a quella 2021, la stessa si è svolta con un tono e con ambizioni decisamente diverse grazie al significativo contributo, non solo economico, del Consorzio di Tutela e di altri enti – GAL e FLAG – sollecitati e coinvolti dal sottoscritto. L’evento, che per via del covid-19 non ha potuto coinvolgere il pubblico come si sarebbe invece voluto, in linea con quelli che erano gli obiettivi prefissi, è stato un successo mediatico di portata internazionale.
Ebbene, le dichiarazioni di Paolo Pecoraro, oltre ad essere inaspettate, sono del tutto infondate e mi lasciano basito e dispiaciuto. Non le commento perché sarebbe difficile farlo senza rischiare toni che non desidero assumere. Alcuni sentimenti non mi sono mai appartenuti e non voglio cambiare ora. Lungi da ma l’idea di assumere la direzione artistica del Cipolla Party, ho impegni molto più importanti che non me lo consentono, tuttavia, non intendo neppure continuare a ricoprire il ruolo di Mr Wolf della situazione.
Fortunatamente, il rapporto con il Consorzio, e non solo, che a causa del mio affetto per Paolo stava per compromettersi irrimediabilmente, si è salvato. La manifestazione, dunque, per come ovvio, continuerà ad andare avanti con rinnovata energia e secondo le linee guida tracciate nel programma elettorale di Forza Tropea. L’evento si svolgerà a fine aprile, abbiamo già ipotizzato le date del 29 e 30 aprile e 1maggio che confermeremo a breve assieme ad un programma dettagliato che avrà come protagonisti chef stellati nazionali e regionali, oltre, naturalmente, ai nostri ristoratori che, per cinque giorni, proporranno e si sfideranno nella preparazione di piatti dove dovranno essere esaltati i prodotti locali e la tradizione culinaria calabrese.
Ringrazio sinceramente Paolo per il contributo dato all’evento e gli auguro ogni bene. Mi dispiace per la sua defezione che nessuno si aspettava e auspicava, ma dovrebbe comprendere, da imprenditore qual è, che un evento non può prescindere dagli sponsor e che tra il proporre un’iniziativa e realizzarla c’è di mezzo l’oceano. Lanciare idee stratosferiche senza confrontarsi con la realtà, in primo luogo con la sostenibilità economica, ha più l’odore dell’innocenza che del genio.
Giovanni Macrì, Sindaco di Tropea