Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Il Signore della Vita.
In questa domenica risuona con particolare forza la parola «Àlzati», pronunciata da Gesù che guarisce i malati e riporta i morti alla vita. La compassione di Gesù verso l’umana sofferenza ci assicura che Dio non ci abbandona ai lacci del peccato e della morte.-
«Àlzati» È il verbo della Risurrezione, che potrà essere attribuito a tutti coloro che scelgono di seguirlo e di accoglierlo nella vita.
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♦ Dal vangelo di questa domenica (Luca 7,11-17)
Ragazzo, dico a te, alzati!
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo».
Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.
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♥ Il Signore è amante della vita. Egli non vuole per le sue creature un destino di disgrazia, ma di felicità piena. In suo potere è tutto quanto il creato. Nessuna realtà sfugge alla sua mano, anche la morte deve soggiacergli.
In questo senso, Cristo è l’immagine più perfetta dell’onnipotenza e della misericordia del Padre. Dove egli passa fiorisce la vita. Come nell’episodio narrato nel Vangelo di Luca che ascoltiamo oggi. Gesù ha compassione della vedova a cui è morto l’unico figlio.
Teneramente, il Maestro richiama in vita il ragazzo e lo affida all’amore di sua madre. La gioia riappare, la festa inizia. Quando il Signore passa la tristezza e il pianto scompaiono e subentra la pace.
Così è stato fin dagli inizi della storia della salvezza. Dal Primo Libro dei Re riceviamo che Dio interviene ascolta le preghiere di Elìa e riporta il soffio vitale nel figlio della padrona di casa che aveva ospitato il profeta.
Paolo ai cristiani di Galazia annuncia che il Vangelo è per tutti gli uomini e non solo per gli appartenenti del popolo eletto. La sua misericordia è rivolta a tutti, senza distinzioni (Nicola Gori).