Il Risorto cammina con i suoi discepoli

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Il Risorto cammina con i suoi discepoli.

Gesù Risorto ieri ha accompagnato il cammino dei suoi discepoli delusi per la sua morte e oggi continua a camminare con i suoi discepoli, in modo misterioso, ma reale, restando presente nel segno del pane e nella parola delle Scritture, attorno ai quali la comunità dei credenti si raduna. – E Papa Francesco non si stanca di andare a confortare i discepoli provati dalle sofferenze di una persecuzione senza fine, portando un messaggio di pace e l’invito al reciproco dialogo. 

Dal vangelo di questa domenica (Lc 24,13-35).
Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.
Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro.
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Non siamo soli nel cammino della vita
♦ Accompagnando il cammino dei due discepoli di Emmaus, Gesù Risorto «spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui». Li ha riscaldati con la Parola, convertendo la loro delusione in speranza, fino a far ardere il loro cuore. E per farsi riconoscere, poi, spezza il pane. Il discepolo Cleopa e il suo compagno solo allora comprendono.
♦ Anche noi, ogni volta che celebriamo l’Eucaristia non solo accogliamo il Vivente in mezzo a noi, ma consentiamo alla sua vita di nutrire la nostra: il sangue prezioso di Cristo ci libera dal male e dalla morte, fondando la nostra fede e la nostra speranza.

Papa Francesco pellegrino di pace
Papa Francesco si è presentato come “pellegrino di pace nell’Egitto di pace”. Sì, messaggero di pace ed ha detto con coraggio che la sua visita è un abbraccio di consolazione e di incoraggiamento a tutti i cristiani del Medio Oriente. E ancora è un messaggio di fraternità e di riconciliazione a tutti i figli di Abramo, “particolarmente al mondo islamico, in cui l’Egitto occupa un posto di primo piano.
Papa Francesco si augura che il suo sarà anche un valido contributo al dialogo interreligioso con il mondo islamico e al dialogo ecumenico con la venerata e amata Chiesa Copto Ortodossa.

Gesù Risorto ieri ha accompagnato il cammino dei suoi discepoli delusi per la sua morte e oggi continua a camminare con i suoi discepoli, in modo misterioso, ma reale, restando presente nel segno del pane e nella parola delle Scritture, attorno ai quali la comunità dei credenti si raduna. –  E Papa Francesco non si stanca di andare a confortare i discepoli provati dalle sofferenze di una persecuzione senza fine, portando un messaggio di pace e l’invito al reciproco dialogo.

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